giovedì 16 ottobre 2014

tanto la medaglia non ce la danno

Caro Millimetroemezzo,
oggi finiamo l'ottavo mese di gravidanza e ci affacciamo alle ultime settimane. Eh si, ormai manca poco e quel poco vediamo di trascorrerlo in modo sereno e con il massimo riposo possibile.
Dicono di arrivare al parto riposate.
In realtà dicono una marea di cose, molte delle quali sono delle leggende metropolitane.
Molte le tralasciamo, ogni gravidanza è diversa da tutte le altre.
Ma questa l'ascoltiamo, perchè ci troviamo una logica. Il travaglio e il parto saranno assai faticosi, quindi ci riserviamo le forze per quel momento, per quel viaggio che ti porterà alla luce.
Ma tu farai l'anestesia epidurale?
Si, o almeno ci provo se al momento ho tutti i valori giusti per farla. Tu?
No.
Tu?
Non lo so.
Ora come ora ritengo che se c'è un modo per soffrire meno perchè dovrei evitarlo?
Beh certo, le donne della generazione delle nostre madri ti diranno che ormai le ragazze di oggi non sopportano niente, che sono viziate dai mariti, che vivono la gravidanza come una malattia mentre quando erano incinta loro pulivano la casa e facevano acrobazie casalinghe fino al momento di partorire.
Rispetto il loro pensiero, ma poi io ho il mio.
Credo che il corpo vada rispettato.
Credo che la pancia vada rispettata e protetta.
Credo che nessuna debba vergognarsi di voler soffrire meno, anche perchè la maggior sofferenza non comporta nessuna medaglia.
Anche se facciamo lavori pesanti o grandi sforzi per fare chissà quale cosa urgente prima del parto, tanto la medaglia non ce la danno.
In nessun caso, a prescindere dalla gravidanza, se ci ammazziamo di lavoro casalingo a volte non necessario in quel determinato giorno, tanto la medaglia non ce la danno.
Se siamo stanche e continuiamo a sistemare, fare e disfare, tanto la medaglia non ce la danno.
Nessuna medaglia per nessuno.
Beh allora mi tengo le forze, scelgo l'anestesia e vada come vada sarà un successo.


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