mercoledì 15 maggio 2019

crescere e creare

Cara Giorgia,
sono giorni di transizione tra impegni che finiscono e progetti in movimento.
Una sorta di cambio stagione dell'armadio che stenta ad arrivare per vari motivi.
Primo fra tutti: il tempo.
Questo non basta mai.
Vorremo il tempo per giocare con voi e quello per coccolarvi.
Il tempo per leggervi le storie della buonanotte e quello per guardare insieme un film.
Il tempo per inventare nuovi giochi o uscire fuori a giocare all'aria aperta.
Il tempo per lavorare e per inseguire nuovi sogni.
Il tempo per scrivere e per fare formazione.
Il tempo per creare eventi e conoscere persone nuove.
Il tempo per condividere i nostri pensieri e le nostre emozioni.
Stanca solo ad elencare il tempo che occorre.
Stanca perché il tempo è tiranno e forse è suddiviso male.
Tolgo il forse.
Alla fine lo tolgo sempre.
Lo metto mentre rifletto, poi ci penso e lo tolgo.
Ma va bene, si è sempre in tempo per cambiare le cose. Basta riavvolgere un po' il nastro, rivedere la scena dal di fuori, vedere quello che non va e pensarci su.
La notte porta pensiero, dicono.
Ma anche il giorno lo porta.
Il pensiero è sempre lì, dietro l'angolo. A volte lo vediamo, a volte non lo vogliamo ne vedere ne ascoltare. Ma in fondo in fondo sappiamo che c'è.
Il pensiero che forse ci fa male e ci ferisce, ma c'è.
Una realtà che ci porta malessere e momenti out.
Ma anche questi sono necessari per crescere.
Si cresce con fatica, a tutte le età. E forse per chi aiuta a crescere qualcun'altro crescere è ancor più difficile.
Dal latino: crescere dalla stessa radice di creare.
Si cresce e si crea.
Chi non cresce resta fermo, immobile, fisso.
E l'immobilità a lungo andare fa male, molto male.

Cresci, crea, sogna.