domenica 28 dicembre 2014

il cambiamento rende vivi

Cara Giorgia,
anche quest'anno sta per finire.
L'abbiamo iniziato in due e lo stiamo finendo in tre.
Non potevamo chiedere di meglio.
Un 2014 ricco di tante cose, belle e brutte.
Un 2014 con diverse sorprese, alcune negative e altre positive.
Tante cicogne, tanti cambiamenti lavorativi, nuove attività, nuovi stimoli, nuove persone, nuovi colori e nuove emozioni.
Eh si piccolina, il nuovo non ci spaventa, anzi.
Il nuovo c'incuriosisce.
Il nuovo ci piace.
Il nuovo ci rende attivi e pimpanti.
Il nuovo ci stimola.
Il nuovo ci manca quando tutto è vecchio.
Il nuovo da' energia alla nostra voglia di vivere.
Il nuovo è il carburante per le nostre aspettative.
Il nuovo è la molecola del cambiamento.
Si, il cambiamento.
Il cambiamento come motore della vita.
Guai a rimanere sempre fermi, immobili.
Guai ad aver paura di cambiare.
Il cambiamento rende vivi.
E sentirsi vivi è tra le cose più belle che ci sia.
Ti auguro un 2015 super colorato e pieno di bellissimi cambiamenti piccola Giorgia :-)


martedì 23 dicembre 2014

niente accade per caso

Cara Giorgia,
è trascorso quasi un mese da quel bellissimo giorno.
Dire che è volato è poco.
Com'è stato? Stai già chiedendo feedback?
Com'è stato... vediamo un po'... Dicevano che tutto sarebbe cambiato, e avevano ragione.
Ma nonostante le notti in cui non si dorme otto ore di fila come prima, nonostante il tempo per le mie cose sia ridottissimo, nonostante tu assorba tutte le mie energie, nonostante a volte la stanchezza si trasformi in nervosismo, nonostante qualche momento di disperazione, nonostante la non possibilità di programmare una qualsiasi cosa (che fino a qualche tempo fa per me era fondamentale!), nonostante tutto questo le ultime settimane sono state coloratissime.
Colorate dalla tua dolcissima presenza.
Colorate dai tuoi sguardi, dalle tue mille smorfie,
Colorate dalla bellissima energia positiva che emani.
Colorate dall'amore che ti diamo e che sentiamo ricambiato con serenità.
Quasi un mese.
Hai pensato bene di nascere il 25 novembre per compiere il tuo primo mese il giorno di Natale.
Hai pensato bene di nascere il 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne.
Chissà perché ma io me lo sentivo.
Io che da qualche anno m'interesso a questo argomento, porto in giro un monologo teatrale sul tema, faccio parte di un'associazione che organizza vari eventi tra cui alcuni legati a questo problema sociale, sapevo che anche tu avresti dato un cenno contro la violenza degli uomini sulle donne.
E il tuo cenno c'è stato.
Sei una grande, non c'è che dire.
Hai ritardato di 5 giorni e hai scelto il giorno giusto.
Niente accade per caso.
Non lo so se il caso esista o se il caso abbia sempre una spiegazione.
La spiegazione secondo me c'è sempre, è che a volte è duro scovarla.
Ma per ora vivi tranquilla senza porti tante domande, hai una vita per farlo.
Dormi nella tua culletta, sottofondo musicale di Paolo Fresu.
Relax, nient'altro.
Beato e puro relax.


(Copertina realizzata da nonna Cesira mentre aspettava me)


lunedì 15 dicembre 2014

non bisogna solo dire ma anche fare

Cara Giorgia,
le giornate trascorrono tra varie cose da fare, disfare e rifare.
Tu cresci tranquilla e ogni giorno ci regali dei bellissimi momenti, e non solo a noi.
Ogni tanto ti portiamo a spasso a conoscere nuove persone, nuovi posti.
E' la volta dei Mercatini di Natale per respirare un po' di atmosfera natalizia e per fare i primi acquisti festivi. Sei ancora piccola per vedere cosa succede fuori dalla carrozzina, ma probabilmente senti la musica e l'aria di festa. 
Te la godi tranquilla, al calduccio tra le tue morbide copertine.
La tua tranquillità ci fa proseguire la serata.
La rassegna teatrale Pantheon Eventi è iniziata già da un po' ma noi non ci siamo ancora fatti vivi.
Si, forse oggi è il giorno giusto.
Ci proviamo?
Certo, why not?
Raggiungiamo l'auditorium con un'altra breve passeggiata.
Cerchiamo un posto a sedere con una via di fuga abbastanza vicina e facile da raggiungere in caso di un tuo pianto improvviso.
Si spengono le luci.
Mi propongono di presentare la serata leggendo due righe di presentazione.
Lo faccio volentieri.
Un ritorno emozionante.
Il tuo primo spettacolo teatrale: Mauro Salis in "Quirra Megastore".
Grosse risate e diversi spunti di riflessione.
Tu dormi beatamente, ti svegli solo per mangiare.
Bravissima, hai già capito tutto.
Hai capito che ti porteremo in tanti posti senza aspettare che tu sia grande.
Hai capito che potrai goderti ogni evento anche se nei primi tempi non capirai un granchè.
Hai capito che a volte è bello anche solo respirare l'aria, l'atmosfera che trasmette quel determinato evento.
Hai capito che anche se si è piccoli e fuori fa freddo fuori c'è un mondo tutto da scoprire.
Noi ti copriamo per bene e piano piano e compatibilmente con i tuoi bisogni primari ti facciamo conoscere questo fantastico mondo che finora ti abbiamo solo raccontato.
Si piccolina, perchè nella vita non bisogna solo dire ma anche fare.

(Foto di Zia Annalisa Lande)

mercoledì 10 dicembre 2014

nè rosa nè celeste

Cara Giorgia,
oggi ci rilassiamo per davvero. Il fuocherello acceso, tu che dormi nella tua culletta e io che trovo finalmente qualche minuto per scrivere.
Si, un bellissimo momento.
I giorni volano in un modo incredibile tra poppate, pannolini, i tuoi canti, le tue smorfie, i tuoi pisolini, i tuoi sorrisi che dicono siano solo dei riflessi ma per tutti noi stai sorridendo e questo ci basta per ricambiare con altri mille sorrisi.
Come per qualsiasi cosa, siamo noi a darle la giusta importanza, il giusto significato.
Come per qualsiasi cosa siamo noi a guardarla con i nostri occhi e ad ascoltarla col nostro cuore.
Perché fissarci con una cosa se possiamo spaziare con la fantasia e stare decisamente meglio?
Si, piccola Giorgia, noi scegliamo la positività, le cose belle, le persone che ci fanno stare bene.
Noi scegliamo e già questo ci fa stare bene.
Per la tua nascita abbiamo scelto un bel fiocco da mettere sulla porta.
Un bel fiocco a forma di fiore bianco, verde e giallo.
Un bel fiocco, ma non rosa.
Non vogliamo che tu vesta il tipico ruolo femminile con tanti limiti, tanti doveri e quant'altro.
Vogliamo semplicemente che tu sia libera di esprimerti come vuoi, libera di fare ciò che ti senti a prescindere dalle regole che detta questa società un po' malata.
Ti guideremo in questa vita piena di bei momenti ma anche di difficoltà e momenti no.
Ti guideremo di certo, ma nel rispetto della tua persona, del tuo essere.
Ti guideremo con amore e positività perché la vita è bella.
Ti guideremo con amore e positività perché la vita è degna di essere vissuta al meglio, in libertà.



(Fiocco realizzato da Zia Elisa Masala e ricamato da Zia Michela Murru)

sabato 6 dicembre 2014

benvenuta Giorgia

Cara Giorgia,
è da ben 11 giorni che ti chiamiamo così, dal giorno in cui sei venuta alla luce e da Millimetroemezzo sei passata a ben 49,5 centimetri d'amore e felicità.
Un giorno speciale.
Un giorno colorato e indescrivibile.
Un giorno in cui tutto è cambiato.
Un giorno in cui le emozioni hanno raggiunto l'apice.
Un giorno in cui tutto splende di una nuova luce.
Un giorno in cui abbiamo toccato con mano la felicità.
Un giorno in cui abbiamo stretto tra le nostre braccia un bellissimo fagotto.
Un fagotto atteso per nove mesi, che puoi solo immaginare come sarà, ma la realtà è molto più bella dell'immaginazione.
Sei nata col viso bello rilassato e non tutto stroppicciato come la pietra di Fantaghirò.
Sei nata con le meches, sorprendendoci con questo tuo look piuttosto bizzarro per un neonato.
Sei nata di notte, come ho sempre pensato.
Sei nata il 25 novembre, come ho pensato appena ci hanno detto la data presunta della tua nascita. 
Sei nata, e questo è ciò che conta.
Il tuo primo vagito, il tuo primo sguardo.
Immagini indelebili che tuttora mi fanno battere forte il cuore.
Penso alla natura, a quanto sia magica.
Penso alla danza della natura che ti ha portato fino a noi.
Una danza bellissima con un ritmo sorprendente.
Questa danza è finita.
Ora ne inizia un'altra ancor più bella.
La danza della vita.
Benvenuta piccola Giorgia.


(Su brossolu, realizzato dalla Falegnameria Nivola e intarsiato da nonno Toi)



venerdì 21 novembre 2014

pronti pronti pronti

Caro Millimetroemezzo,
le quaranta settimane di gravidanza sono ormai passate. 
Oggi è iniziata la quarantunesima ma nessuno ha fatto toc toc.
Lo so, bisogna avere pazienza, bisogna aspettare ed essere pronti in qualsiasi momento del giorno e della notte.
Noi siamo pronti, ma forse tu stai benissimo la' dentro e ormai sei affezionata alla tua culla acquosa dove puoi dormire al calduccio e nutrirti senza tanti sforzi.
Ti svelo un segreto: anche quando uscirai dal tuo nido avrai una bella culletta calda (però asciutta!) e un buon nutrimento con il minimo sforzo.
E in più ci saremo noi a coccolarti, a stringerti tra le nostre braccia, a consolarti quando ti sembrerà tutto così strano, a cullarti quando non riuscirai a dormire, a sorriderti e a raccontarti com'è la vita.
Noi siamo pronti e non vediamo l'ora di conoscerti.
Ogni giorno che passa ci chiediamo se sarà quello giusto.
Ad ogni contrazioncina che arriva ci chiediamo se sia quella che da' inizio al tuo viaggio verso di noi.
Ogni persona che incontriamo ci chiede quando arriverai.
Mi guardano la pancia.
Chi mi dice che è scesa.
Chi mi dice che è ancora alta.
Chi mi dice che è troppo a destra.
Chi mi dice che è troppo a sinistra.
Noi ascoltiamo, sorridiamo.
Si, sorridiamo perchè ognuno ha la sua teoria e i suoi occhi per guardare.
Sorridiamo perchè forse la prossima volta che vedremo queste persone non ci sarà più la pancia e magari staremo spingendo la tua carrozzina.
Sorridiamo perchè ci chiedono di te e questo ti fa capire che i bambini sono la cosa più bella del mondo.
Sorridiamo e continuiamo ad attendere il tuo arrivo.
Forza piccolina, noi siamo pronti pronti pronti.


martedì 18 novembre 2014

il silenzio non è d'oro, è di platino

Caro Millimetroemezzo,
siamo giunti alla quarantesima settimana di gravidanza. Ancora pochi giorni (spero!) e potremo incontrarci faccia a faccia :-)
Nel frattempo qui si respira un po' di tristezza.
La vita che s'incrocia con la morte e l'impotenza verso le cose brutte che avvengono nella vita.
Si piccolina, nella vita si nasce e si muore e per entrambe le cose basta un attimo.
Quell'attimo che ti fa riflettere.
Quell'attimo che ti cambia la vita, nel bene e nel male.
Quell'attimo che scatena la rabbia che hai dentro di te o che fa emergere l'amore che hai nel cuore.
Quell'attimo che sembra un sogno, perchè vorresti che non fosse mai accaduto o perchè non credevi che prima o poi nella tua vita sarebbe accaduto.
Quell'attimo che ti cambia, forse per sempre.
Quell'attimo che ti fa provare, pensare e dire tante cose.
Quell'attimo che talvolta fa parlare la tua rabbia.
La rabbia ha bisogno di uscire, in un modo o nell'altro.
Così anche l'amore per un nuovo nato.
La rabbia e l'amore possono esprimersi in tanti modi, anche senza parlare.
Si, senza parlare.
Perchè a volte il silenzio non è d'oro.
Il silenzio è di platino.



giovedì 13 novembre 2014

il popolo del mattino

Caro Millimetroemezzo,
oggi usciamo a fare due passi approfittando di un po' di sole e di un po' di forze.
Sistemiamo diverse cose arretrate e ci godiamo il popolo del mattino.
Popolo che io adoro.
Quando incontri diverse persone, ci scambi quattro chiacchiere, un sorriso.
Tutto ciò che non accade quando si esce in auto.
Peccato che la maggior parte delle persone non esca quasi mai a piedi.
Si ha sempre fretta e con l'auto si fa prima, ma si perdono un sacco di cose.
Per alcuni è così strano uscire a piedi che anni fa, vedendomi uscire a piedi mi chiedevano se avessi problemi con l'auto.
No no, tutto a posto. Volevo solo fare due passi e incontrare le persone.
Ora non c'è tempo.
Si corre e si rincorre il tempo.
Si corre, si ma dove?
Qual'è il traguardo?
Forse nessuno lo sa.
Forse non c'è un traguardo ma siamo presi dalla freneticità della vita odierna piena di mille impegni e mille cose da fare.
Ogni tanto bisognerebbe fermarsi, fermarsi a vivere quell'attimo, quel momento.
Oggi lo abbiamo fatto e prometto di farlo spesso anche quando ci sarai tu.
Prometto di portarti a spasso e farti conoscere il popolo del mattino senza fretta.
Prometto di non avere fretta nel fare le cose con te.
Prometto di farti vivere attimo per attimo, facendoti gustare ogni momento.
Iniziamo da subito.
Ti aspettiamo, senza fretta.
La valigia è pronta.
Quando vuoi, noi siamo qui.










martedì 11 novembre 2014

come un'altalena

Caro Millimetroemezzo,
siamo giunti alla quarantesima settimana di gravidanza. Ancora pochi giorni (spero!) e potremo incontrarci faccia a faccia :-)
Nel frattempo qui si respira un po' di tristezza.
La vita che s'incrocia con la morte, l'impotenza verso le cose brutte che possono accadere tutti i giorni.
Si piccolina, si nasce e si muore e per entrambe le cose basta un attimo.
Quell'attimo che ti fa riflettere, che ti cambia la vita, nel bene e nel male.
Quell'attimo che sembra un sogno, perché vorresti che non fosse mai accaduto o perché non credevi che prima o poi nella tua vita sarebbe successo.
Quell'attimo che scatena la rabbia che hai dentro di te o che fa emergere l'amore che hai nel cuore.
La rabbia ha bisogno di uscire, in un modo o nell'altro.
La rabbia, così come l'amore, possono esprimersi in tanti modi, anche senza parlare.
Si, senza parlare.
Perché a volte il silenzio non è d'oro.
Il silenzio è di platino.

 

domenica 9 novembre 2014

la calma prima della tempesta?

Caro Millimetroemezzo,
siamo alla trentanovesima settimana, ossia molto vicini al traguardo.
Oggi sono parecchio attiva da presto.
La famosa calma prima della tempesta? 
Non saprei.
Farsi troppe domande a volte non serve.
Nel frattempo che ci interroghiamo sul perchè il tempo passa e non ce lo godiamo per niente.
Ma io sai che faccio?
La vivo e me la godo.
Tu nel frattempo ti fai sentire parecchio, il tuo sederino balla la zumba sul mio ombelico, la tua testa si allena a giocare a calcio ma non di certo con un pallone, le tue manine giocano a palla con i miei reni, i tuoi piedini contano le mie costole toccandole una per una come a suonare un pianoforte, tutto il tuo corpo pratica il banzicallelle sui miei polmoni.
Tutto nella norma insomma.
A volte arriva qualche contrazione e io t'immagino sballottata da una parete all'altra della tua culla
acquosa, come gli astronauti sulla loro navicella spaziale.
Tuo padre finisce gli ultimi lavoretti per la tua cameretta.
I tuoi nonni, i tuoi zii e i tuoi cuginetti non vedono l'ora di conoscerti.
ll divano non vede l'ora di riposarsi senza il mio peso per 18 ore su 24.
Persino la valigia rinchiusa in auto non vede l'ora di vedere la luce.
Il portone di casa impaziente di essere adornato col tuo fiocco.
Il tuo corredino profumato non vede l'ora di uscire dall'armadio ed essere indossato.
La nostra casa non vede l'ora di accoglierti e avere una nuova inquilina che colori le sue mura (ma non col pennarelloooooooo).
Il fuoco che inizia a scoppiettare e a scaldarsi per regalarti tante giornate di caldo relax vicino a lui nella tua futura culletta dondolante.
Insomma, è tutto pronto.
Manchi solo tu :-)


venerdì 7 novembre 2014

quando busserà apriremo

Caro Millimetroemezzo,
oggi finisce la trentottesima settimana di gravidanza e in qualche modo inizia il conto alla rovescia.
Facciamo gli ultimi esami, le ultime cose per l'idoneità all'epidurale.
Stavolta andiamo in ospedale, reparto ostetricia. 
Facciamo la fila insieme ad altri due pancioni. Uno lo conosciamo dal corso preparto, con l'altro ci presentiamo.
Data prevista?
Io 18.
Io 19.
Tu?
Io 20.
Si, forse ci rincontreremo qui e pure in pigiama!
Ecco il nostro turno.
Ci chiamano per nome.
Una donna mi guarda, si avvicina.
Ma sei proprio tu? Valentina Loche? 
Si si, sono io.
Ceee, questa ragazza ha scritto un bellissimo blog sulla sua gravidanza!! Leggetelo!!
Sorrido. Guance rosse. Felice.
Entro in una piccola stanza dove mi accoglie uno staff di donne.
Chi mi fa il prelievo in un braccio, chi mi fa domande per compilare una scheda, chi mi fa l'elettrocardiogramma. Il tutto in un clima super allegro e sorridente.
E' bello che uno staff medico si prenda cura di te in questo modo.
A volte le cose fatte bene ti sembrano strane, invece dovrebbe essere la normalità.
Faccio loro i complimenti e spero di rivederle quando tornerò con le doglie.
Guarda la pancia, secondo te è bassa o alta?
Fai vedere... è  ancora in soffitta, bisogna aspettare.
Ok, e noi aspettiamo.
Quando busserà apriremo.
Quando busserà apriremo la porta alla nuova vita.

martedì 4 novembre 2014

quell'amore che ti fa da specchio

Caro Millimetroemezzo,
trascorriamo diversi giorni a casa, a riposo tra divano, pc e libri. Ogni tanto viene qualcuno a trovarci e questo ci distrae da dolori e stanchezza perenne abbastanza insopportabile per chi come me non stava ferma un attimo.
Ma prima o poi mi sa che arriva il momento di fermarsi, volente o nolente.
E quando arriva quel momento provi a resistere con tutte le tue forze ma poi ti arrendi alla realtà perchè proprio non ce la fai.
Io mi sono arresa.
Dopo l'arresa c'è il momento della non accettazione. Ti fa arrabbiare che non riesci a fare praticamente quasi niente, che perdi l'autonomia e devi stare sempre li a chiedere le cose a chi ti sta vicino.
Poi capisci che ci ti sta vicino lo fa con amore.
Ed è proprio quell'amore che ti fa capire che fermarsi alla fine non è poi così tragico ma è necessario per il tuo benessere e per la creatura che porti in grembo.
E' proprio quell'amore che ti fa da specchio e riflette il tuo stato psicofisico.
Quindi arrivi ad accettare la situazione, ne prendi atto e cerchi di trascorrere il tempo nel miglior modo possibile. Ti dedichi a ciò che ti piace, a ciò che quando non avevi tempo avresti voluto fare ma non potevi.
Inviti gli amici a casa e trascorri delle serate tra pizze, chiacchiere e risate.
E così il tempo passa in modo piacevole anche se il modo di trascorrere le giornate è notevolmente cambiato.
Alla fine prima si accetta la realtà e prima si riesce a vivere meglio nelle situazioni nuove.

giovedì 30 ottobre 2014

una scatola di candele

Caro Millimetroemezzo,
oggi finisce la trentasettesima settimana. Ora ne mancano tre, o forse due, o forse una, insomma fai un po' tu.
Quando busserai saremo pronti ad aprirti la porta.
Ora viviamo la fase del "non vediamo l'ora di conoscerti".
Dicono che le ultime settimane siano le più pesanti.
Confermo.
Dicono che le ultime settimane senti tutto il peso del pancione che ti spezza la schiena.
Confermo.
Dicono che le ultime settimane ti senti stanchissima.
Confermo.
Confermo e vado avanti perchè so che il gioco non ne vale una candela ma una scatola di candele.
Me ne sto a riposo e cerco in tutti i modi di alleviare i dolori riducendo ahimè notevolmente la mia autonomia sempre per la stessa scatola di candele.
Come quando salgo sul palco e recito per un'ora intera un monologo comico drammatico sulla violenza sulle donne con un'altalena di emozioni pazzesca e ogni volta mi chiedo chi me lo fa fare.
Me lo fa fare la scatola di candele che contiene le soddisfazioni che mi da il pubblico quando scendo tra gli spettatori, guardo i loro occhi e ascolto le loro emozioni.
Come quando mi butto, come un kamikaze, in qualche prova importante per la quale mi sono preparata parecchio ma con la tensione a mille del "ce la farò?".
Tensione ripagata poi dalla scatola di candele che contiene la soddisfazione di farcela e di dimostrare a me stessa quanto valgo.
Quando siamo scoraggiati e talvolta pensiamo di non farcela dovremo pensare a ciò che ci aspetta alla fine del percorso.
Si, perchè il gioco non ne vale la candela, ma una scatola di candele.


lunedì 27 ottobre 2014

entusiasmo nutritivo

Caro Millimetroemezzo,
reduci dall'ennesimo evento, dall'ennesima festa, cerchiamo di rimetterci in sesto.
Si, ti avevo promesso che mi sarei riposata e che non avrei fatto stravizi.
Ho tenuto la promessa.
Ho partecipato all'organizzazione di Oranegal solo in modo marginale, ma non potevamo non partecipare alla festa.
Un incontro tra due culture diverse, un'occasione di scambio, di confronto.
Una serata trascorsa con diverse persone tra canti, balli e buon cibo.
Una serata diversa, con nuovi colori e nuovi entusiasmi.
Una serata in compagnia di amici di vecchia data e di nuovi amici.
Una festa in cui diversi gruppi hanno collaborato per la realizzazione e questa è una delle cose più belle.
Quando si fanno le cose insieme e in armonia allora lì capisci che ne vale veramente la pena, che tutta la fatica viene ricompensata e che tutte le sere trascorse tra riunioni e discussioni, tutte le ore trascorse ad organizzare sono ore spese bene che poi ti danno veramente tanto.
Ci nutriamo dell'entusiasmo che abbiamo ricevuto e che ci siamo contagiati a vicenda.
Ci nutriamo dell'allegria che abbiamo respirato.
Ci nutriamo di tutto ciò che c'è di bello quando le persone si riuniscono e comunicano tra loro.
Prendiamo tutto questo nutrimento e lo usiamo per affrontare queste ultime settimane di riposo.
Si, ora ci riposiamo sul serio.
Lo so, il prossimo week end ci sarà il Trekking Urbano e ci piacerebbe tanto partecipare per scoprire una parte della storia di Orani, ci piacerebbe visitare lo stabilimento delle miniere dove probabilmente ha lavorato tuo nonno ma ahimè stavolta ce lo dovremo far raccontare.
Ci andremo insieme più avanti.
Promesso.
Ora una pastiglia di entusiasmo nutritivo e via.


venerdì 24 ottobre 2014

le cose belle avvengono sempre per caso

Caro Millimetroemezzo,
oggi inizia la trentasettesima settimana di gravidanza e devo dire che il peso del pancione si fa sentire assai provocandomi diversi dolori qua e la. Dicono che fa parte del gioco, che devo resistere e che è quasi fatta. 
Ok, noi ci crediamo e cerchiamo sollievo in diversi modi. 
Finalmente troviamo una posizione un po' comoda per scrivere al computer, almeno per un po'.
Due coccole al pancione.
Pancione che si muove, forse gradisci l'uva che sto inghiottendo.
Pancione che cresce, ora mi sa che è il periodo in cui cresci di più.
Pancione che tira la mia pelle, è incredibile quanto sia elastica la nostra pelle.
Pancione che da qualche settimana partecipa ad un concorso: "Pancione Loves Selfie" con la scritta "cerca il selfie di Valentina Loche" (se per caso qualcuno ci vuole votare :-).
Siamo arrivati a 99 voti e non ci arrendiamo.
Vogliamo vincere.. why not?
Credo che per vincere, in qualsiasi cosa, ci voglia tenacia, determinazione e soprattutto bisogna crederci.
Noi crediamo nel nostro selfie e, nonostante l'abbiamo già usato in un altro post, lo rimettiamo anche qui.
Siamo in spiaggia, io stesa in riva a rinfrescarmi pancia e quant'altro.
Tuo padre si siede accanto a me e inizia a mettere pietroline sulla pancia.
Lo osservo, sorrido.
Piano piano si delinea un viso.
Rido.
La pancia diventa animata.
Rido e le pietroline ballano.
Il viso delineato, ride anch'esso.
Ridiamo.
Facciamo la foto.
Ignari del fatto che poi quella foto avrebbe fatto il giro del web.
Ma le cose belle, si sa, avvengono sempre per caso.



giovedì 23 ottobre 2014

leggende metropolitane

Caro Millimetroemezzo,
i giorni volano, ho tante cose in testa da raccontarti ma ultimamente non riesco a stare tanto al pc a scriverti. Non importa, recuperiamo subito.
E' arrivato l'autunno con tutte le lamentele del caso "ora c'è troppo freddo" "va bene che rinfreschi un po' ma non così tanto" "siamo passati da un estremo all'altro" e così via. Devi sapere che qui non si è
mai contenti, appena succede qualcosa di nuovo scatta la lamentela in due secondi e mezzo. Noi proseguiamo il nostro cammino semplicemente cercando degli abiti un po' più pesanti che ci coprano in quest'ultima tappa del viaggio. Proseguiamo col corso preparto che stavolta ci illumina su una marea di leggende metropolitane, di pensieri sulle colichette dei bambini, l'allattamento al seno, le ansie tra freddo e caldo, i dentini, i vizietti dei bambini e quant'altro.
Ascolto, faccio domande. Sempre più sorpresa di questo nuovo mondo.
Il pediatra dice che tanto cadremo anche noi in queste cose.
Noooooooooooooooo, la prego, abbia fiducia in noi.
Ci impegneremo a non alimentare le leggende metropolitane, a non stressarci e a non stressare il bambino.
Ci impegneremo a non farci stressare dal contorno che ci riempirà di mille suggerimenti, alcuni dei quali fittizi e senza logica.
Promesso.
Non credo ci creda, ma io si. O comunque ci proverò.
Ci salutiamo con le facce da punto interrogativo.
Ciao, alla prossima settimana.
Accendo il cellulare.
Arrivano vari messaggi, uno in particolare che dà un nuovo colore alla giornata di oggi.
E' nata Agataaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa.
Felicità.
Grande emozione.
Occhi lucidi.
Tu inizi a muoverti vorticosamente, in un modo diverso, strano.
Lo fai per tutta la sera.
Chissà, forse non vedi anche tu l'ora di conoscere la nuova cuginetta.
Anche tu nel tuo mondo acquoso stai festeggiando con noi.
Un altro po' di pazienza e poi festeggeremo anche te :-)



domenica 19 ottobre 2014

non possiamo vivere di se e di ma

Caro Millimetroemezzo,
mi sa che l'estate stavolta sta per finire sul serio. Dicono che ci saranno altri due giorni di caldo e poi inizierà l'autunno. Va bene, stavolta lo aspettiamo. Il caldo non ci fa stare proprio bene quindi una rinfrescatina è ciò che ci vuole. Per il resto tutto procede, passo dopo passo.
La famosa valigia da portare sempre appresso fino al giorno del parto è quasi pronta, con l'occorrente per entrambe.
La valigia che ci accompagnerà in quest'ultimo mese.
La valigia che ci darà l'occorrente per il tuo splendido viaggio che ti porterà da noi.
Ogni volta che faccio un viaggio per me fare la valigia non è un bel momento. Non la faccio con entusiasmo, ma con tanti punti interrogativi "cosa ci metto?" "questo mi servirà?" "e se c'è freddo?" "e se c'è caldo?" "e se mi sto dimenticando qualcosa?". Poi puntualmente la valigia diventa troppo grande e quindi inizio a selezionare e a togliere ma con altri interrogativi "e se poi mi serve proprio questo che sto togliendo?" "e se ci sarà ancora più freddo del previsto?" "e se invece ci sarà un caldo torrido?" "e se piove?" "e se...?" "e se...?".
No, con i se non si va da nessuna parte. A un certo punto tolgo senza ritegno e come va va. 
Non possiamo vivere di se e di ma.
Non possiamo vivere di condizionali.
Possiamo solo vivere di presente e affrontare la vita così come viene, senza tanti ragionamenti inutili e stressanti.
Ed è proprio con questo spirito che ho fatto la nostra valigia :-)
Ma una non basta, ne prenderò anche un'altra, una vuota.
La riempirò di tutto ciò che mi darà questa esperienza.
La riempirò di emozioni e d'amore.
La riempirò anche di sofferenza e dolore, certo, non credo che potrò scamparmela. Ma se la sofferenza e il dolore ci portano un bellissimo regalo da stringere tra le nostre braccia sono pronta a fare spazio nella valigia.



giovedì 16 ottobre 2014

tanto la medaglia non ce la danno

Caro Millimetroemezzo,
oggi finiamo l'ottavo mese di gravidanza e ci affacciamo alle ultime settimane. Eh si, ormai manca poco e quel poco vediamo di trascorrerlo in modo sereno e con il massimo riposo possibile.
Dicono di arrivare al parto riposate.
In realtà dicono una marea di cose, molte delle quali sono delle leggende metropolitane.
Molte le tralasciamo, ogni gravidanza è diversa da tutte le altre.
Ma questa l'ascoltiamo, perchè ci troviamo una logica. Il travaglio e il parto saranno assai faticosi, quindi ci riserviamo le forze per quel momento, per quel viaggio che ti porterà alla luce.
Ma tu farai l'anestesia epidurale?
Si, o almeno ci provo se al momento ho tutti i valori giusti per farla. Tu?
No.
Tu?
Non lo so.
Ora come ora ritengo che se c'è un modo per soffrire meno perchè dovrei evitarlo?
Beh certo, le donne della generazione delle nostre madri ti diranno che ormai le ragazze di oggi non sopportano niente, che sono viziate dai mariti, che vivono la gravidanza come una malattia mentre quando erano incinta loro pulivano la casa e facevano acrobazie casalinghe fino al momento di partorire.
Rispetto il loro pensiero, ma poi io ho il mio.
Credo che il corpo vada rispettato.
Credo che la pancia vada rispettata e protetta.
Credo che nessuna debba vergognarsi di voler soffrire meno, anche perchè la maggior sofferenza non comporta nessuna medaglia.
Anche se facciamo lavori pesanti o grandi sforzi per fare chissà quale cosa urgente prima del parto, tanto la medaglia non ce la danno.
In nessun caso, a prescindere dalla gravidanza, se ci ammazziamo di lavoro casalingo a volte non necessario in quel determinato giorno, tanto la medaglia non ce la danno.
Se siamo stanche e continuiamo a sistemare, fare e disfare, tanto la medaglia non ce la danno.
Nessuna medaglia per nessuno.
Beh allora mi tengo le forze, scelgo l'anestesia e vada come vada sarà un successo.


martedì 14 ottobre 2014

alla ricerca di un sorriso

Caro Millimetroemezzo,
a Orani sono giorni di festa, la festa di San Daniele. La gente esce, e forse per qualche ora si dimentica dei problemi e delle difficoltà della vita. Ci s'incontra, si scambia qualche chiacchiera, si commenta questo e quello, questo non va bene, questo dovevano farlo diversamente. Ma si sa che accontentare tutti è assai difficile, quasi impossibile. Dovremo essere fieri di avere dei ragazzi che si occupano di organizzare la festa in tutto e per tutto, dovremo essere contenti della loro voglia di fare e della loro voglia di vivere.
Ci sono persone che vivono per lamentarsi.
Ci sono persone che vivono nell'attesa che gli altri commettano degli errori per poi sottolinearli.
Ci sono persone che vivono per creare problemi agli altri.
Ci sono persone che notano solo le cose negative.
Ma per fortuna piccolina ci sono anche persone che sanno apprezzare, che sanno riconoscere l'impegno e la determinazione, ci sono persone che cercano gli aspetti positivi, che sottolineano la bellezza delle cose, che vivono la vita col sorriso e alla ricerca di un sorriso.
Forse è più facile cercare gli errori che le cose positive.
Non lo so, a me viene meglio il contrario.
Poi gli errori si notano e magari si fanno notare, ma in tono costruttivo, per aiutare a migliorare.
Ma anche i complimenti aiutano a migliorare, a far sentire bene e a far capire il valore di chi sta lavorando.
A volte basta veramente poco.
E quel poco vale molto.


venerdì 10 ottobre 2014

l'autostima ha bisogno di nutrimento

Caro Millimetroemezzo,
oggi inizia la trentacinquesima settimana di gravidanza e noi festeggiamo con un post dedicato a tutti quelli che ci scrivono i loro commenti sul blog. Tutte queste persone meritano uno spazio tutto per loro.
I loro commenti nutrono la nostra autostima e si sa (ma forse non abbastanza) che l'autostima ha bisogno di nutrimento.

"Io adoro tutto ciò che è vita. Questa idea del diario è fantastica!
Riesce a trasmettere la bella persona che sei, la tua energia e la voglia di comunicare emozioni." (S.)

"Vale, che bello, che meraviglia! Sono felicissima per te! Auguri per questa avventura, gran bella avventura! Dai gli auguri anche a tuo marito perchè da che fai il test siete ufficialmente un padre e una madre, le gioie, le ansie, le preoccupazioni sono le stesse di quando nasce. Un bacio speciale lo devi dare a millimetrozero, solo tu puoi farlo, io continuerò a leggere di lui in questa pagina. Ah... dimenticavo... sarai una mamma speciale! Bacio! (G.)

"Senti tutta l'emozione di questo cammino che inizia con una lineetta e ti porta dove non sai ma con tanta voglia di percorrerlo." (F.) 

"Riesci a toccare temi e argomenti assai difficili con parole che toccano l'anima e con una semplicità e naturalezza disarmante! Hai ragione, insegna a Millimetroemezzo il valore della libertà e dell'universalità dei sentimenti e anche le parole sulla tristezza e sul fatto che tutto si sistema sono splendide. Mi piace leggere ciò che scrivi :-)" (S.)

"Complimenti per il blog!!! Sei una persona molto profonda... e tutto ciò che scrivi è reale e ponderato... i consigli che scrivi rivolti alla tua piccola sono preziosi anche per me che ho 26anni!!! Complimenti sono convinta che sarai una mamma fantastica! Una carezza dà parte mia al tuo bellissimo pancione (se mi posso permettere)! Auguri a te e al papà!! E in bocca al lupo per tutto!!!" (P.)

"Complimenti per il tuo blog, ben scritto ed esprime bei sentimenti e belle sensazioni." (A.)
"Auguri Valentina a te e tuo marito. La gravidanza è solo una piccola intensa premessa del bellissimo romanzo che state per scrivere." (M.)

"Complimenti anche a te Vale, ho saputo ieri dell'esistenza del tuo blog e ho iniziato a leggere i tuoi racconti, sei dolcissima e mi hai fatto rivivere i momenti belli della gravidanza. Perché è veramente l'esperienza più bella che vive la donna. Bravissima." (S.)

"Il tuo blog è una grande idea... per condividere emozioni, sentimenti, paure di cui nessuno mai si dovrebbe vergognare... il periodo dell'attesa per una mamma è il più dolce e il più intenso in assoluto... e non ci sarà volta che incrociando una pancia in giro e per caso non si risvegli magicamente il fruscio di farfalle generato dal primo movimento percepibile del proprio bimbo... chi accoglie la vita sceglie coraggiosamente di aggiungere colore al mondo... ammiro ciò che stai facendo... uno splendido dono a noi... alla tua piccola... e forse potrebbe essere un aiuto a chi ha paura di diventare mamma ...."(M.)
"Valeeeee... tantissimi auguroni sono sicura che la tua bimba sarà come te... una grande... un grosso bacio e un abbraccio!" (V.)

"Brava Valentina piacevolissimi i tuoi"articoli" o racconti, salutami millimetroemezzo." (M.) 

"Solo tu con la tua sensibilità potevi creare un blog del genere. Non finisci mai di stupirci. E' bellissimo, complimenti, una lezione di vita per tante persone, donne e uomini." (G.)

"Ciao Sa Sposa!.....è da tanto tempo che volevo scriverti...ma x chi sa quale motivo non l'ho mai fatto!!!...Allora piccolina tra un po' arriverai tra noi....e ne siamo molto contenti!!! Posso dirti di già milly che sei una bambina molto fortunata...e sai perchè??....perchè hai due genitori davvero fantastici....in questo anno milly mi sono stati tanto vicino e mi hanno aiutato davvero tanto....ognuno dei due a suo modo...ma sempre con tanto amore e rispetto. Credo che queste saranno due "parole" che guideranno il loro "essere genitore"....amore e rispetto!...con modalità diverse, perchè sono due persone diverse....e questa sarà per te una risorsa milly...perchè come spesso ti ha scritto tua mamma la diversità, sotto ogni forma, è ricchezza!...pensa che grigiore milly se avessimo tutti lo stesso colore della pelle, lo stesso colore degli occhi, dei capelli...se tutti vedessimo le cose della vita allo stesso modo...parlassimo la stessa lingua e avessimo un unico pensiero....no no.....forse milly in un mondo cosi non esisterebbe la fantasia, non esisterebbe la creatività, non esisterebbe la musica (magari ce ne sarebbe una sola)...non esisterebbero nemmeno i colori....forse in un mondo così non ci sarebbero nemmeno le emozioni, i sentimenti e le passioni. Forse milly in un mondo così non si potrebbe nemmeno giocare....ma....mia dolce milly...nel mondo che tu stai per visitare tutto questo non c'è!....molti ti diranno che è brutto anche questo mondo...e ultimamente milly l'ho pensato anch'io...sai tanti problemi...si chiamano cosi quelle cose che ti mettono in difficoltà...ma se ti fermi un pò...se osservi bene...se riesci ad andare oltre la superficie delle cose, a leggere le persone e i loro comportamenti oltre quello che appare...beh forse i problemi ti appariranno meno complicati...sicuramente avrai uno spirito maggiormente propositivo nell'affrontarli. Non sei sola piccolina....per ora oltre ai tuoi genitori, ai nonni e agli zii, hai tantissime altre persone accanto a te...e crescendo, nel tuo cammino, ne incontrerai molte altre....ecco piccolina io ti auguro questo...di conoscere...conoscere tanto....persone, luoghi, sapori, colori....conosci milly....e non fermare mai i tuoi sogni....ti aspetto piccolina...un bacio" (F.)

martedì 7 ottobre 2014

puo' sempre servire

Caro Millimetroemezzo,
dopo giorni di festa, grandi manovre per fare spazio alla tua futura cameretta e delirio tra web, radio e tv riprendo a scriverti.
Nonostante tutta la stanchezza fisica, nel mio corpo (e quindi anche nel tuo) scorre una bella quantità di adrenalina che mi accompagna in tutte le cose che faccio.
Fatica ma anche soddisfazione nel vedere che io e tuo padre abbiamo fatto proprio un bel lavoro.
Soddisfazione per aver recuperato un sacco di spazio dove potrai riposare, giocare e sognare.
Soddisfazione per essere riusciti a buttare un sacco di cose che alla fine non servono.
Si continua ad accumulare inutilmente una marea di oggetti pensando "può sempre servire". Ma poi arriva il giorno in cui devi scegliere, selezionare. E per fare questo devi essere molto severo e buttare senza ritegno, soprattutto se si tratta di cose che non sapevi nemmeno di avere.
Alla fine riusciamo pure a fare dei regalini a delle persone a noi care, cose che probabilmente loro riescono ad usare, anzichè lasciarle in una scatola a prendere polvere.
Depenniamo alcune cose della lista delle cose da fare prima del venti novembre, che ormai si avvicina.
Siamo alla trentaquattresima settimana di gravidanza.... ceeee... come vola il tempo!
Si, forse è arrivato il momento di rallentare i nostri ritmi.
Tolgo il forse.
Lo so piccolina, lo sto dicendo da settimane ma non mi sono ancora fermata a dovere.
Ti prometto che da oggi rallentiamo e riduciamo le catapulte.
Hai presente quando passo da una cosa all'altra senza avere il tempo di passarci anche mentalmente? Ecco questa sono le catapulte. Passare per esempio dalle pulizie allo scegliere la culla, dal corso preparto ad una riunione organizzativa di eventi, dallo spostare mobili ad una festa con gli amici.
Stop.
Ora la danza della natura ha bisogno di musica rilassante.
Ascoltiamola e facciamoci trascinare dalla bellezza di queste ultime settimane.

giovedì 2 ottobre 2014

la vita è anche follia

Caro millimetroemezzo,
non sempre le giornate si svolgono come da programma, ma forse l'avrai già capito... un giorno pensi di rotolare a destra e poi ti sposti a sinistra, un giorno pensi di fare le capriole e invece ti alleni a fare streching allungandoti in tutte le posizioni, un giorno pensi di riposarti e invece non resisti e ti muovi dalla mattina alla sera provocando nella pancia tante dolcissime onde.
Si, capita proprio così.
Mi alzo con diverse idee da fare, ma poi la giornata si trasforma un po' e mi ritrovo in un turbinio di comunicazione all'interno del web.
Preparo un comunicato, super motivata a diffondere il nostro blog.
Chiedo consigli alla tua MadrinaWeb Eleonora, mi da le dritte, le seguo. Scrivo, invio.
Email inviata.
Email inviata.
Email inviata.
Email inviata.
Email inviata.
.......
E' fatta.
Firmo il comunicato, ormai ho deciso: mi butto.
Il pomeriggio trascorre sul pc.
Leggo le risposte ai comunicati, guardo i diversi siti in cui è stato pubblicato il link del nostro blog, sorrido, rido, penso, scrivo, leggo.
Strana sensazione.
Bellissima sensazione.
Si Vale, mi sa che stavolta ti sei proprio buttata.
La vita è anche follia.
La vita è anche buttarsi in ciò in cui si crede.
La vita è anche mostrarsi senza paura ne vergogna.
La vita è anche esprimere ciò che si ha dentro, così con spontaneità. 
La vita è anche credere in se stessi.
La vita è anche vivere la vita che si vuole.





mercoledì 1 ottobre 2014

errare humanum est

Caro Millimetroemezzo,
ci prepariamo per il secondo incontro del corso preparto. Stavolta parliamo di come abbiamo vissuto la gravidanza nei vari trimestri.
Ascoltiamo le altre fino al nostro turno. In alcuni aspetti mi ci ritrovo, in altri no.
Come sappiamo la gravidanza è super soggettiva.
Cambiamenti del corpo già dall'inizio, difficoltà nella digestione, nausea dalla mattina alla notte, olfatto stile segugio. Mi dicevano che al quarto mese tutto sarebbe passato. Ho contato i giorni, le ore, e alla fine il tutto si è avverato.
Secondo trimestre molto molto più tranquillo, a parte la stanchezza che credo mi accompagni fino al parto (e presumo anche oltre!) e l'umore un pò ballerino... la pancia che cresce e tu che ti fai sentire al momento giusto. Da quel giorno è uno spettacolo sentirti e vedere la pancia che si muove.
Mi godo questi tre mesi prima di iniziare il terzo trimestre dove la pancia inizia a pesare, la schiena a farsi sentire con dolori pesantini e tu che inizi a dare dei colpetti più forti, come se stessi spingendo per farti spazio.
Hey hey piccolina.... calma e sangue freddo... mancano ancora 7 settimane, continua a goderti il tuo sacchetto, continua a nuotare nel tuo piccolo spazio mentre cresci ancora un po' per poi essere pronta per affacciarti alla vita. Goditi ancora la tranquillità del mio grembo perché una volta che lo saluterai ci saremo noi adulti che ti coccoleremo e cercheremo di farti crescere sana e forte Fin qui nessun problema, ma ti avviso già che nel provarci commetteremo tanti errori.
Perdonaci quando non riusciremo a capirti, quando perderemo la pazienza, quando cercheremo di renderti perfetta sapendo comunque che la perfezione non esiste.
Perdonaci quando avremo fretta di vederti crescere.
Perdonaci perché errare humanum est.


martedì 30 settembre 2014

semplicemente siamo

Caro millimetroemezzo,
salutiamo il palco per qualche mese, lo facciamo in un modo insolito, con uno spettacolo all'interno di una casa circondariale.
All'inizio sembra di essere in un film.
Tensione, curiosità, vari controlli per entrare, verifica documenti.
Zero cellulari, zero tutto. Solo noi e i costumi di scena.
Io e la mia pancia salutiamo le guardie e raggiungiamo gli altri.
Inizia ad arrivare il pubblico, tutto al maschile.Vari controlli per entrare.
Controllo documenti.
Zero cellulari, zero tutto. Solo noi e i costumi di scena.
Io e la mia pancia salutiamo le guardie e raggiungiamo gli altri.
Inizia ad arrivare il pubblico, tutto al maschile.
C'è qualche guardia donna e l'educatrice (anche lei con un bel pancino!).
Arriva anche l'emozione, piano piano inizia a salire l'adrenalina.
Mi cambio. Ora siamo pronte per andare in scena.
Iniziamo noi, con uno sketch che coinvolge i detenuti. Li trasciniamo sul palco, si divertono, ci divertiamo.
Giocano con noi per tutto lo spettacolo, ridono, applaudono, ci ringraziano per queste due ore divertenti e sorprendenti.
Mi emoziono sui ringraziamenti finali, ma non so come riesco a non far tremare la voce.
L'emozione c'è sempre, ogni volta che salgo sul palco, ma stavolta è diversa.
Cos'è che accomuna tutte le persone che stanno in questa stanza? Guardie, comandanti, detenuti e attori?
In fondo siamo tutti delle persone, a prescindere dal motivo per cui siamo qui, a prescindere dal cappello che portiamo, siamo tutti esseri umani.
Ci togliamo il nostro cappello per un paio d'ore, ci spogliamo di quello che facciamo e semplicemente siamo.
Essere, prima di tutto.
Poi viene il resto e ci assumiamo le responsabilità delle nostre azioni.


mercoledì 24 settembre 2014

ciascuno ha la sua storia

Caro millimetroemezzo,
ci prepariamo per il primo incontro del corso preparto. Cuscino, asciugamano e calzette. Una bottiglietta d'acqua che serve sempre e tanta curiosità. Inizialmente tutte un pò timide, compiliamo un modulo, appiccichiamo il nostro nome sulla maglietta e ci togliamo le scarpe. Siamo pronte.
Una stanza piena di tappetini, ci accomodiamo in cerchio, nella posizione che ci fa stare più comode. Le provo tutte, ma l'unica che mi da un po' di sollievo è quella stesa su un lato. Mi metto a mio agio proprio su un fianco. Ci presentiamo, ciascuno a suo modo.
Aspetto una femminuccia, nascerà il venti novembre o comunque quando lei vorrà. 
Non so perchè ma non ho paura e non sono preoccupata.
Forse dovrei preoccuparmi di non essere preoccupata?!
Perchè siete qui?
Perchè abbiamo bisogno di condividere, di comunicare ciò che ci accade, di sapere cosa accadrà, di conoscere le nostre potenzialità, di esprimere le nostre paure e i nostri dubbi.
Sappiamo solo in parte di cosa siamo capaci e cosa ci aspetta.
Un po' lo immaginiamo, un po' ci viene raccontato.
Ma alla fine ciascuno ha la sua storia, come per ogni cosa.
Possiamo ascoltare consigli, suggerimenti, alla fine tutto serve.
Mettiamo tutto nella valigia. Prepariamo i bagagli per affrontare questi ultimi mesi e ciò che ci aspetta poi.
Poi sarà la nostra natura a guidarci, ciò che abbiamo dentro, come sempre.
Vado via per ultima, mi sistemo con calma, senza fretta.
E' stato un bel pomeriggio.
Un bell'incontro di pance.




venerdì 19 settembre 2014

il re quando lo troveremo?

Caro millimetroemezzo,
stiamo per iniziare l'ottavo mese di gravidanza, sempre più vicini al lieto evento.
Da domani finiamo di lavorare e ci dedichiamo completamente, o quasi, a noi.
Oggi non siamo esattamente in forma fisicamente, l'apparato respiratorio fa un po' di vizi e la schiena continua a fare scintille. Come dice un mio amico: la fisica è spietata.
Continuano a farci gli auguri.
Maschietto o femminuccia?
Femminuccia!
Evviva!
Sapete cos'è?
Si, femminuccia!
Evvai!!
Il sesso?
Femminuccia!
Che bello!
Il sesso volete saperlo?
Si, è una femminuccia!
Evvaiiii! Viva le donne!!!
Non so perché ma sono tutti contenti che tu sia una femminuccia. Appena lo diciamo sorridono, esultano in un modo incredibile, chissà perché.
Sorrido anch'io, e anche tuo padre.
Sorridiamo perché hanno tutti questa reazione, soprattutto le donne.
Come se si avesse bisogno di un numero maggiore di donne, forse per farci più forza in una società dove ahimè esiste ancora tanto maschilismo, dove la donna è vista ancora come la regina della casa.
E come dice Zia Alisa: il re quando lo troveremo?

lunedì 15 settembre 2014

ogni istante è importante

Caro Millimetroemezzo,
le giornate volano alla grande, eppure dopo aver visto quella piccola lineetta sembrava che il tempo non passasse mai. Ora ho l'impressione che questi due mesi voleranno senza darci il tempo di pensare a tutte le cose che ci sono da fare.
Tra qualche giorno inizierò il congedo di maternità, il lavoro è poco ma già l'idea di cinque mesi di "riposo" mi da sollievo.
La pancia inizia a pesare, nonostante non abbia dimensioni esagerate.
Tutto nella norma, la fatica che aumenta, il fiato che manca.
Tutto procede come da copione e giorno per giorno mi chiedo come andrà il saggio finale.
Non so perchè ma per ora non ho paura del parto.
Non mi spaventano i racconti dei vari parti più o meno difficili o lunghi.
Cerco di godermi questa splendida danza giorno per giorno.
Sono cose che si vivono una sola volta nella vita.
Sono giorni che poi non si ripropongono.
Sono sensazioni uniche.
Il tutto da vivere qui ed ora.
Il futuro si vedrà.
Se pensiamo troppo al futuro sprechiamo troppo il presente e a volte è un vero peccato.
Godiamoci ciò che ci accade ora.
Nutriamoci delle belle sensazioni che abbiamo adesso, istante per istante.
Ogni istante è importante.



giovedì 11 settembre 2014

con il cuore e con la pancia

Caro Millimetroemezzo,
oggi ti abbiamo rivisto in tutto il tuo splendore. E' sempre un'emozione vederti rotolare nel tuo nido acquoso, vedere come cerchi di nasconderti o vedere come ti mostri in tutta la tua bellezza.
Ora pesi 1,533 kg e riusciamo a vedere il tuo bel visino in 3D.
La tecnologia fa dei passi da gigante, non c'è che dire.
Abbiamo la prima foto del tuo futuro album.
Vederti è una bellissima sensazione.
Le belle sensazioni servono parecchio sai?
Soprattutto quando si è stanchi e un po' così.
Eh si piccolina, questo lungo viaggio è bellissimo ma ci sono comunque degli aspetti non proprio piacevoli, come per ogni cosa d'altronde. 
Come sta signora?
Bene, a parte il mal di schiena, il reflusso gastroesofageo e la difficoltà a riaddormentarmi dopo che mi sveglio di notte per andare in bagno, pancia dura per le contrazioni. Tutte cose facilmente superabili, ma al momento che le provi non ti fanno esattamente fare salti di gioia.
Ci sono poi gli ormoni ballerini, la testa che si perde in un pò di tristezza e scoraggiamento, un velo grigio che copre i pensieri trasformandoli con negatività.
Eh si, tutto questo a volte succede, ma noi proviamo a combatterlo.
Ricordati sempre che l'importante è capire il problema, per poi capire ciò che ci fa stare male, cercare e trovare la soluzione.
Ciabatte con un po' di tacco per il mal di schiena.
Un medicinale per placare il reflusso.
Lunghe passeggiate e andare a letto il più tardi possibile per far in modo di dormire diverse ore di seguito senza svegliarsi per andare in bagno.
Riposo per evitare contrazioni e pancia dura.
I consigli degli amici e l'ascolto del marito per placare gli ormoni ballerini e farli smettere di danzare.
Ora la danza più bella è la tua, e noi la seguiamo col cuore e con la pancia.

venerdì 5 settembre 2014

scoraggiarsi non serve

Caro Millimetroemezzo,
rieccoci qui dopo un po' di vacanze al mare.
Ora siamo alla trentesima settimana di gravidanza, riposate e abbronzate.
Le vacanze prima o poi finiscono ed è sempre un trauma tornare alla vita quotidiana e riprendere i ritmi non vacanzieri. Ma forse le vacanze sono belle anche per quello.
Noi ci prendiamo ciò che di bello c'è stato in questi giorni e lo usiamo per ripartire con grinta e per affrontare le ultime settimane... ne mancano solo dieci!!
Sole, mare, relax, manicaretti, pisolini all'ombra, bagni freschi e bagni caldi, gite, spiagge, risate, passeggiate, paesaggi spettacolari, amici, nuove conoscenze, la pancia che cresce e tu che ti fai sentire sempre di più.
Pensiamo all'anno prossimo, a quando in spiaggia porteremo anche te.
Tutto sarà diverso, dagli orari alle abitudini, e non solo.
Ma soprattutto saranno diversi i colori della vacanza, con te sappiamo già che tutto avrà dei colori più belli, più luminosi, più forti e più magici.
Si, piccolina, ti aspettiamo a braccia aperte, pronti per questa nuova avventura.
Non ci spaventano le notti insonni, o tutto ciò che ci raccontano per prepararci al tuo arrivo.
Vivremo il tuo arrivo con gioia e affronteremo tutte le difficoltà una per una, senza scoraggiarci.
Scoraggiarsi non serve.
Pensare a te e immaginare come sarai ci carica alla grande.
Preferiamo caricarci di positività ed è ciò che facciamo giorno per giorno guardando la pancia e ascoltando i tuoi movimenti.
Continua a crescere tranquilla, nel frattempo prepariamo il tuoi nido per quando arriverai.


mercoledì 6 agosto 2014

c'è sempre una soluzione

Caro Millimetroemezzo,
rieccoci di nuovo on line dopo una mini vacanza. Ogni tanto ci vuole, ogni tanto si ha bisogno di uscire dalla vita quotidiana, di staccare la spina dai soliti pensieri e far spazio a degli altri, meno pesanti e più colorati.
Ogni tanto occorre mollare tutto e partire.
Uno zainetto con due cosette e via.
Ieri abbiamo fatto proprio così.
Mi propongono di andare al mare.
Ci penso e ci ripenso.
Dovrei modificare tutto il programma della settimana.
Ok, ci provo.
Riesco a sistemare tutto, a trovare nuovi incastri e a liberarmi per due giorni.
Respiro già aria di libertà al solo pensiero di esserci riuscita.
Non mi arrendo al primo ostacolo.
Cerco possibili soluzioni, le trovo e le metto in atto.
Alla fine piccolina, c'è sempre una soluzione.
A volte è facile trovarla, altre volte è più difficile e faticoso.
Ma alla fine lei c'è sempre, nascosta ma c'è.
Applicarla può voler dire cercare anche dei compromessi o fare delle rinunce.
In questo caso bisogna semplicemente calcolare se il gioco ne vale la candela.
Se si provaci, buttati e vedrai che la scelta sarà quella giusta.


giovedì 31 luglio 2014

a volte bisogna usare il cuore per capire

Caro Millimetroemezzo,
oggi riprendiamo a lavorare con i bambini, in una piccola parentesi.
Sono tanti, molto vispi e con tanta voglia di vivere.
Ecco che due litigano e si prendono a schiaffi.
Ha iniziato lui.
No, ha iniziato lei. E' lei che mi ha messo un dito in un occhio.
Si, ma non l'ho fatto apposta.
Invece si, l'hai fatto apposta.
Beh se dice che non l'ha fatto apposta forse sta dicendo la verità. Come ti sentiresti tu se non ti credessero?
A me non mi crede mai nessuno, ci sono abituato.
E come ti senti a non essere creduto?
Non mi pesa, ci sono abituato.
E prima di abituarti come ti sentivi?
Male.
E secondo te ora lei come si sente a non essere creduta?
Male.

...... Si piccolina, a volte abbiamo bisogno di ragionare, di metterci nei panni degli altri, di pensare a cosa provano, alle loro emozioni e sensazioni.
A volte bisogna usare il cuore per capire, e non la testa.
A volte bisogna leggere gli occhi degli altri, vedere cosa c'è dietro una semplice azione, vedere cosa c'è oltre quell'apparenza.
Non fermarti a ciò che appare, usa il tuo lato emotivo, vai oltre a conoscere le emozioni dell'altro e vedrai che tutto sarà più chiaro.




giovedì 24 luglio 2014

noi siamo nient'altro che noi

Caro Millimetroemezzo,
ho conosciuto una splendida ragazza, solare, vivace e con tanta voglia di vivere. Fa piacere conoscere persone nuove con questa energia positiva, persone che ti raccontano la loro vita estraendone gli insegnamenti migliori.
Si parlava di gelosia, di desiderio di possesso, di amore malato.
Eh si piccolina, la gelosia è una gran brutta bestia, soprattutto se la si trova a livelli molto alti.
Un po' di gelosia ci sta, è umano provarla, ma l'importante è non far stare male l'altra persona, non farla sentire in colpa per colpe che tra l'altro non ha commesso.
A volte gli esseri umani sanno essere molto disumani.
Alcune persone cercano di farti cambiare la tua vita per loro, ti costringono a tagliare amicizie, rapporti con i tuoi familiari. Ti isolano piano piano, per paura di perderti. E' un meccanismo subdolo, lento ma ahimè molto efficace. Ti dicono di amarti alla follia ma in realtà non è amore, ti vogliono per sé e questo non è giusto.
Tieni gli occhi ben aperti.
Non cambiare per gli altri ma se vuoi cambiare fallo per te.
Non mettere la tua vita in mano agli altri, ma sii sempre autonoma e indipendente.
Si può amare anche essendo artefici della propria vita.
Si può amare anche se non ci sottomettiamo a chi ci ama.
Si può amare anche se non sottostiamo ad alcuni comportamenti malati di chi ci impone una finta libertà.
Si può amare. A partire da noi.