lunedì 17 dicembre 2018

benvenuto Nicolò

Cara Giorgia,
è giunto dicembre e con lui anche il dono più bello di quest'anno: Nicolò.
E' arrivato una mattina, mentre tu andavi a scuola con nonna Cesira, dopo essere stata catapultata tra le sue braccia in piena notte. 
E' arrivato una settimana prima, come immaginavo viste le sensazioni e i messaggi del mio corpo degli ultimi giorni. Nicolò aveva fretta di conoscere questa splendida sorella maggiore, certo che lo avrebbe coccolato e amato fin dal primo giorno del suo arrivo tra noi. E così è stato.
Grande emozione per tutti, in un modo o nell'altro. Per chi c'era quando è nato, per chi era in contatto con noi e ha vissuto questo evento a distanza, per chi ha ricevuto questa notizia dal vivo come te. Ed emozionarsi è sempre bello, anche se talvolta non sappiamo come gestire questa scossa, soprattutto se è di una grandezza che nemmeno immaginiamo. Questo piccolo esserino è entrato a far parte delle nostre vite con un piccolo vagito, baciato dal sole del mattino e da sua madre. E con il suo arrivo a casa ha segnato una nuova pagina del nostro libro familiare, o forse la copertina di un nuovo volume.
Pagine che ora verranno riempite dai momenti belli e felici e da quelli più faticosi alla ricerca di un nuovo equilibrio familiare e di vita. I ritmi rallentano parecchio, ci sono diverse priorità, suddivisioni di compiti, nuovi bisogni a cui rispondere e attenzioni da distribuire. Il tutto per accogliere in modo dolce e delicato il piccolo Nicolò, così come abbiamo fatto con te 4 anni fa. Ma c'è una piccola differenza che non possiamo non notare: Nicolò ha la fortuna di avere una sorella come te, pronta a coccolarlo, ad insegnargli tantissime cose, a giocare con lui, a consolarlo quando è triste, a ridere con lui, a litigarci se necessario perché anche questo fa crescere sani e forti. Ma il tutto accadrà piano piano, senza fretta, senza senso del dovere, senza stress, senza imposizioni. Sono sicura che accadrà.
Per ora godiamoci questo lieto evento, festeggiamo il suo arrivo, brindiamo alla vita.
Tu hai già iniziato i festeggiamenti con i tuoi compagnetti di classe e con le maestre.
E non può che essere un bellissimo inizio la condivisione di una gioia con chi ci sta accanto.


(Realizzato dagli splendidi bambini della Sezione B
Scuola dell'Infanzia di Orani)

lunedì 3 dicembre 2018

famiglia di artisti e autisti

Cara Giorgia,
ormai ci siamo quasi, stai per diventare sorella maggiore e stai per vivere una nuova avventura insieme a tutti noi. La data presunta si avvicina e ora siamo pronti pronti pronti, così come lo eravamo per te 4 anni fa. Abbiamo sistemato diverse cose e più o meno finito gli eventi, a parte il Concerto di Natale del Coro Polifonico nel quale canta tuo padre. 
Io ho salutato il palcoscenico qualche giorno fa. Lo so, avrei dovuto farlo molto prima, ma la passione per il canto e per il Coro Polifonico di cui faccio parte era troppo forte per mancare all'evento che preparavamo da mesi. E' stato un bellissimo finale pre maternità, un po' rischioso visto l'avvicinarsi della data del parto, ma ne è valsa la pena. E' in queste occasioni che sento una strana armonia tra noi, una sorta di magia che ci unisce nonostante tutte le diversità tra noi coriste. 31 donne con variegate personalità, caratteri, pregi e difetti. Siamo tante ma c'è qualcosa che ci unisce: la passione per il canto. E tu sai benissimo che quando un motore ha la passione come carburante quel macchinario che lo contiene non si ferma, va avanti sempre e comunque, talvolta scalando la marcia, talvolta accelerando. E stavolta il serbatoio era pieno zeppo. Ci siamo messe in gioco, siamo salite sul palco di un grande teatro indossando gli abiti nuovi e con in mano gli spartiti di tre bellissime canzoni. Abbiamo ricordato un grande artista, ci siamo agitate, commosse e infine divertite. Un bel finale.

Lo so, non siamo una famiglia normale.
Famiglia di artisti e autisti. Cambia solo una lettera, per il resto entrambe le categorie non hanno ne giorni ne orari di lavoro prefissati. Non ci sono giorni di festa sempre liberi da impegni lavorativi, non ci sono vacanze fissate sempre nello stesso periodo. Non c'è niente di prestabilito e a volte so che questo può essere molto pesante, soprattutto per te. Ma sappi che abbiamo scelto le nostre strade seguendo ciò che ci piace e che ci rende felici. E se la strada che percorri è quella giusta tutte le salite  si trasformeranno in discese.

Ora ci fermiamo sul rettilineo per qualche mese, ci godiamo un meritato riposo, insieme. Tra giochi, disegni, tutine che entrano nei cassetti, brillantini che colorano le tue opere d'arte, docce stancanti, schiena dolorante, pancione che continua a crescere, tanti chissà quando nasce e valigia pronta ad aprirsi.

Chissà come sarà.
Chissà come saremo.


(Foto di Zia Angela Mureddu
Abito confezionato dalla Sartoria Modolo)