giovedì 17 luglio 2014

quello faccia a faccia

Caro Millimetroemezzo,
a quanto pare l'estate stenta ad arrivare, ogni tanto ci da un accenno di caldo per poi sparire nel nulla e lasciarci con nuvole e basse temperature. E' un'estate un pò strana, in tutti i sensi. Manca qualcosa, manca quel tocco magico che ogni anno l'estate porta. Manca qualcosa che ancora non mi so spiegare.
In compenso ci sei tu, e questo colora l'estate che finora si mostra un pò in bianco e nero.
La pancia cresce, ti fai sentire per tutto il giorno, come una trottola.
Oggi finisce la ventiduesima settimana della nostra gravidanza.
Tra un po' ti porteremo al mare, a respirare aria buona.
Sentirai il dolce rumore delle onde, i bimbi che giocano tra mille spruzzi, i grandi che cercano di rilassarsi o che gridano per far uscire dall'acqua i bambini.
Ogni volta che vedo queste scene penso a quanto sia difficile il mestiere del genitore, dire di no ad alcune cose mentre guardi quei grossi occhioni che chiedono un si, essere coerenti tra marito e moglie nell'educazione dei propri figli, capire quali sono le scelte giuste e quelle sbagliate per loro, educare i bambini in questa società ormai in stato avanzato ma che per certi aspetti, quelli umani, regredisce in modo impressionante.
Non lo so come riusciremo a dimenarci in questo delirio di vita tecnologica, virtuale e senza confini umani.
Non lo so come andrà piccolina, ma ti prometto che ce la metteremo tutta e che cercheremo di non tralasciare l'aspetto relazionale e comunicativo, quello vero, quello faccia a faccia.