martedì 16 gennaio 2018

se una mamma è felice lo sono anche i figli

Cara Giorgia,
ecco il primo post del 2018. Un anno iniziato un po' così, che giorno dopo giorno è peggiorato per poi riprendersi non so come, non so quando, non so perchè. Ma di fatto ci speravo, pensavo che potesse solo migliorare e così è stato. E' migliorato con la pazienza, l'attesa, lo sfogo, le grida, l'ascolto di se stessi, lo stringere i denti per poi lasciarsi andare ad una dolce carezza che arriva come un balsamo per lenire tutta la stanchezza, lo stress e il malumore di alcuni giorni forse da dimenticare.
Mi riprendo, non mi riposo ma vado avanti per la mia strada, proseguiamo il nostro tour con grinta e con l'energia che abbiamo conservato dentro di noi per l'occasione.
Senis, Fonni, Oristano, Cagliari, Nuoro. Ogni tappa ha la sua bellezza, il suo pubblico, la sua atmosfera. Ogni spettacolo mi lascia addosso una bellissima sensazione, il piacere di conoscere persone nuove e di rivedere alcuni vecchi amici.
Arrivo al traguardo di 500 spettacoli, 500 palchi, 500 emozioni. Me ne accorgo per caso, compilando un file che aggiorno molto raramente. Lo apro, aggiungo i dati e... wow!
Succede alla quarta tappa, a Oristano. La patria di Donna Eleonora, icona che io adoro. Città che finora ci ha portato fortuna per diversi motivi. Incrocio le dita, festeggio, mi ricarico, certa che anche stavolta succederà qualcosa di bello.
E poi accade a Nuoro con lo spettacolo a favore di una raccolta fondi per l'Associazione Alzheimer Nuoro, una serata per ricordarci chi dimentica.
Stavolta vuoi venire anche tu, me lo chiedi espressamente. Io sono titubante, non vorrei che mi chiamassi o che tu piangessi mentre sono in scena. Tuo padre dice che forse il Teatro Eliseo è proprio la location giusta per farti vedere lo spettacolo. Ok, lo ascolto, forse ha ragione, anzi tolgo il forse. Ha ragione. Ci organizziamo per farti venire.
La tua felicità è immensa. Ridi, ti emozioni dalla contentezza, non vedi l'ora.
E finalmente capisci cosa faccio quando vado a lavorare, finalmente sai come trascorro le ore rubate ai nostri giochi, alle nostre attività, alle nostre chiacchierate.
Sono ore che utilizzo per le mie passioni, il mio lavoro e l'essere persona oltre all'essere mamma. Ore che mi fanno sentire viva nonostante sia distrutta dalla stanchezza. Ore che mi danno parecchie soddisfazioni dopo un intenso lavoro che dura ormai da mesi. Ore che mi portano a costruire una professione che non ho ancora definito ma che sento che è quella giusta.
Perdonami se a volte non sono presente, se non ci sono quando talvolta hai bisogno di me, se qualche giorno non mi vedi arrivare alla scuola materna per portarti a casa, se ti addormenti senza darmi la buonanotte. Perdonami e ricordati che io sono sempre con te, anche quando sono lontana. Ci sono sempre, ogni volta che hai bisogno di qualcosa. Ci sarò quando commetterai degli errori che ti sembreranno irreparabili, quando ti caccerai in situazioni scomode e ingarbugliate. Io ci sarò, sempre.
Perchè se una mamma si realizza anche come persona è più felice.
E se una mamma è felice lo sono anche i figli.


(Foto di Madrina Annalisa)