lunedì 24 giugno 2019

come fanno tutte le mamme non solo mamme

Cara Giorgia,

è ormai scientificamente provato che ho perso il ritmo. Che avere due bambini non è come averne uno ma tutto raddoppia o forse si moltiplica. Che il tempo a disposizione è veramente poco e il tempo libero non esiste. O forse esiste ma possiamo definirlo in modo diverso: tempo liberato. Lo ritaglio sottraendolo a tutto quello che c'è da fare nella quotidianità e rubandone un po' ai nostri giochi e al nostro stare insieme. Lo utilizzo poi per fare ciò che mi piace, per ricaricarmi e ricordarmi che non sono solo una mamma. 

Vale ma come fai?
Come fanno tutte le mamme non solo mamme.

Vorrei riuscirci ancora di più dedicandomi a voi allo stesso modo ma attualmente non è possibile. Aspetterò. Bisogna sempre saper aspettare, avere pazienza e nel frattempo godersi il presente.
Difficilissimo.
Questo potremo impararlo da voi che non pensate al passato ne tanto meno al futuro. Vivete qui ed ora. Ecco perché non capite la nostra fretta pensando al dopo e ai vari programmi che si sfaserebbero se perdessimo quel ritmo. Ecco perché il malumore per una caduta o un'offesa sparisce presto e ritrovate il sorriso molto più in fretta di noi.
Vorrei che la vostra spensieratezza potessimo provarla anche noi, almeno una volta al giorno, per dieci minuti.
Vorrei fare una qualsiasi cosa concentrandomi su di essa senza dover pensare a tutto ciò che devo fare poi.
Vorrei svegliarmi ridendo come fa lui, anziché con l'indecisione se stendere i panni prima o dopo la colazione.
Vorrei non dover programmare niente e vivere alla giornata senza sapere nemmeno che giorno è.
Vorrei tutto questo, ma non posso averlo.
Non posso perché l'età della fanciullezza l'ho oltrepassata da parecchio, perché sono mamma e ho grandi responsabilità nei vostri confronti, perché la spensieratezza non fa parte dell'età adulta.
E visto che non posso vivere questo posso almeno liberarmi un po' di tempo per seguire le mie passioni e fare ciò che mi fa stare bene.
Si, lo faccio, l'ho sempre fatto anche se non sempre allo stesso modo. Esistono ritmi diversi in base al periodo che si vive, all'età dei figli e all'ispirazione.
E' sempre una questione di equilibrio che a volte c'è e a volte è precario.
Ora c'è?
Non saprei, ora ho solo necessità di ricaricarmi.
Allora prenditi un po' di tempo liberato.
Ma manca l'ispirazione. Crisi artistica.
La crisi può essere sintomo di crescita.
E allora stop. Vivo la crisi, la accolgo, la ascolto.
E se sono idee arriveranno.