giovedì 30 ottobre 2014

una scatola di candele

Caro Millimetroemezzo,
oggi finisce la trentasettesima settimana. Ora ne mancano tre, o forse due, o forse una, insomma fai un po' tu.
Quando busserai saremo pronti ad aprirti la porta.
Ora viviamo la fase del "non vediamo l'ora di conoscerti".
Dicono che le ultime settimane siano le più pesanti.
Confermo.
Dicono che le ultime settimane senti tutto il peso del pancione che ti spezza la schiena.
Confermo.
Dicono che le ultime settimane ti senti stanchissima.
Confermo.
Confermo e vado avanti perchè so che il gioco non ne vale una candela ma una scatola di candele.
Me ne sto a riposo e cerco in tutti i modi di alleviare i dolori riducendo ahimè notevolmente la mia autonomia sempre per la stessa scatola di candele.
Come quando salgo sul palco e recito per un'ora intera un monologo comico drammatico sulla violenza sulle donne con un'altalena di emozioni pazzesca e ogni volta mi chiedo chi me lo fa fare.
Me lo fa fare la scatola di candele che contiene le soddisfazioni che mi da il pubblico quando scendo tra gli spettatori, guardo i loro occhi e ascolto le loro emozioni.
Come quando mi butto, come un kamikaze, in qualche prova importante per la quale mi sono preparata parecchio ma con la tensione a mille del "ce la farò?".
Tensione ripagata poi dalla scatola di candele che contiene la soddisfazione di farcela e di dimostrare a me stessa quanto valgo.
Quando siamo scoraggiati e talvolta pensiamo di non farcela dovremo pensare a ciò che ci aspetta alla fine del percorso.
Si, perchè il gioco non ne vale la candela, ma una scatola di candele.


lunedì 27 ottobre 2014

entusiasmo nutritivo

Caro Millimetroemezzo,
reduci dall'ennesimo evento, dall'ennesima festa, cerchiamo di rimetterci in sesto.
Si, ti avevo promesso che mi sarei riposata e che non avrei fatto stravizi.
Ho tenuto la promessa.
Ho partecipato all'organizzazione di Oranegal solo in modo marginale, ma non potevamo non partecipare alla festa.
Un incontro tra due culture diverse, un'occasione di scambio, di confronto.
Una serata trascorsa con diverse persone tra canti, balli e buon cibo.
Una serata diversa, con nuovi colori e nuovi entusiasmi.
Una serata in compagnia di amici di vecchia data e di nuovi amici.
Una festa in cui diversi gruppi hanno collaborato per la realizzazione e questa è una delle cose più belle.
Quando si fanno le cose insieme e in armonia allora lì capisci che ne vale veramente la pena, che tutta la fatica viene ricompensata e che tutte le sere trascorse tra riunioni e discussioni, tutte le ore trascorse ad organizzare sono ore spese bene che poi ti danno veramente tanto.
Ci nutriamo dell'entusiasmo che abbiamo ricevuto e che ci siamo contagiati a vicenda.
Ci nutriamo dell'allegria che abbiamo respirato.
Ci nutriamo di tutto ciò che c'è di bello quando le persone si riuniscono e comunicano tra loro.
Prendiamo tutto questo nutrimento e lo usiamo per affrontare queste ultime settimane di riposo.
Si, ora ci riposiamo sul serio.
Lo so, il prossimo week end ci sarà il Trekking Urbano e ci piacerebbe tanto partecipare per scoprire una parte della storia di Orani, ci piacerebbe visitare lo stabilimento delle miniere dove probabilmente ha lavorato tuo nonno ma ahimè stavolta ce lo dovremo far raccontare.
Ci andremo insieme più avanti.
Promesso.
Ora una pastiglia di entusiasmo nutritivo e via.


venerdì 24 ottobre 2014

le cose belle avvengono sempre per caso

Caro Millimetroemezzo,
oggi inizia la trentasettesima settimana di gravidanza e devo dire che il peso del pancione si fa sentire assai provocandomi diversi dolori qua e la. Dicono che fa parte del gioco, che devo resistere e che è quasi fatta. 
Ok, noi ci crediamo e cerchiamo sollievo in diversi modi. 
Finalmente troviamo una posizione un po' comoda per scrivere al computer, almeno per un po'.
Due coccole al pancione.
Pancione che si muove, forse gradisci l'uva che sto inghiottendo.
Pancione che cresce, ora mi sa che è il periodo in cui cresci di più.
Pancione che tira la mia pelle, è incredibile quanto sia elastica la nostra pelle.
Pancione che da qualche settimana partecipa ad un concorso: "Pancione Loves Selfie" con la scritta "cerca il selfie di Valentina Loche" (se per caso qualcuno ci vuole votare :-).
Siamo arrivati a 99 voti e non ci arrendiamo.
Vogliamo vincere.. why not?
Credo che per vincere, in qualsiasi cosa, ci voglia tenacia, determinazione e soprattutto bisogna crederci.
Noi crediamo nel nostro selfie e, nonostante l'abbiamo già usato in un altro post, lo rimettiamo anche qui.
Siamo in spiaggia, io stesa in riva a rinfrescarmi pancia e quant'altro.
Tuo padre si siede accanto a me e inizia a mettere pietroline sulla pancia.
Lo osservo, sorrido.
Piano piano si delinea un viso.
Rido.
La pancia diventa animata.
Rido e le pietroline ballano.
Il viso delineato, ride anch'esso.
Ridiamo.
Facciamo la foto.
Ignari del fatto che poi quella foto avrebbe fatto il giro del web.
Ma le cose belle, si sa, avvengono sempre per caso.



giovedì 23 ottobre 2014

leggende metropolitane

Caro Millimetroemezzo,
i giorni volano, ho tante cose in testa da raccontarti ma ultimamente non riesco a stare tanto al pc a scriverti. Non importa, recuperiamo subito.
E' arrivato l'autunno con tutte le lamentele del caso "ora c'è troppo freddo" "va bene che rinfreschi un po' ma non così tanto" "siamo passati da un estremo all'altro" e così via. Devi sapere che qui non si è
mai contenti, appena succede qualcosa di nuovo scatta la lamentela in due secondi e mezzo. Noi proseguiamo il nostro cammino semplicemente cercando degli abiti un po' più pesanti che ci coprano in quest'ultima tappa del viaggio. Proseguiamo col corso preparto che stavolta ci illumina su una marea di leggende metropolitane, di pensieri sulle colichette dei bambini, l'allattamento al seno, le ansie tra freddo e caldo, i dentini, i vizietti dei bambini e quant'altro.
Ascolto, faccio domande. Sempre più sorpresa di questo nuovo mondo.
Il pediatra dice che tanto cadremo anche noi in queste cose.
Noooooooooooooooo, la prego, abbia fiducia in noi.
Ci impegneremo a non alimentare le leggende metropolitane, a non stressarci e a non stressare il bambino.
Ci impegneremo a non farci stressare dal contorno che ci riempirà di mille suggerimenti, alcuni dei quali fittizi e senza logica.
Promesso.
Non credo ci creda, ma io si. O comunque ci proverò.
Ci salutiamo con le facce da punto interrogativo.
Ciao, alla prossima settimana.
Accendo il cellulare.
Arrivano vari messaggi, uno in particolare che dà un nuovo colore alla giornata di oggi.
E' nata Agataaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa.
Felicità.
Grande emozione.
Occhi lucidi.
Tu inizi a muoverti vorticosamente, in un modo diverso, strano.
Lo fai per tutta la sera.
Chissà, forse non vedi anche tu l'ora di conoscere la nuova cuginetta.
Anche tu nel tuo mondo acquoso stai festeggiando con noi.
Un altro po' di pazienza e poi festeggeremo anche te :-)



domenica 19 ottobre 2014

non possiamo vivere di se e di ma

Caro Millimetroemezzo,
mi sa che l'estate stavolta sta per finire sul serio. Dicono che ci saranno altri due giorni di caldo e poi inizierà l'autunno. Va bene, stavolta lo aspettiamo. Il caldo non ci fa stare proprio bene quindi una rinfrescatina è ciò che ci vuole. Per il resto tutto procede, passo dopo passo.
La famosa valigia da portare sempre appresso fino al giorno del parto è quasi pronta, con l'occorrente per entrambe.
La valigia che ci accompagnerà in quest'ultimo mese.
La valigia che ci darà l'occorrente per il tuo splendido viaggio che ti porterà da noi.
Ogni volta che faccio un viaggio per me fare la valigia non è un bel momento. Non la faccio con entusiasmo, ma con tanti punti interrogativi "cosa ci metto?" "questo mi servirà?" "e se c'è freddo?" "e se c'è caldo?" "e se mi sto dimenticando qualcosa?". Poi puntualmente la valigia diventa troppo grande e quindi inizio a selezionare e a togliere ma con altri interrogativi "e se poi mi serve proprio questo che sto togliendo?" "e se ci sarà ancora più freddo del previsto?" "e se invece ci sarà un caldo torrido?" "e se piove?" "e se...?" "e se...?".
No, con i se non si va da nessuna parte. A un certo punto tolgo senza ritegno e come va va. 
Non possiamo vivere di se e di ma.
Non possiamo vivere di condizionali.
Possiamo solo vivere di presente e affrontare la vita così come viene, senza tanti ragionamenti inutili e stressanti.
Ed è proprio con questo spirito che ho fatto la nostra valigia :-)
Ma una non basta, ne prenderò anche un'altra, una vuota.
La riempirò di tutto ciò che mi darà questa esperienza.
La riempirò di emozioni e d'amore.
La riempirò anche di sofferenza e dolore, certo, non credo che potrò scamparmela. Ma se la sofferenza e il dolore ci portano un bellissimo regalo da stringere tra le nostre braccia sono pronta a fare spazio nella valigia.



giovedì 16 ottobre 2014

tanto la medaglia non ce la danno

Caro Millimetroemezzo,
oggi finiamo l'ottavo mese di gravidanza e ci affacciamo alle ultime settimane. Eh si, ormai manca poco e quel poco vediamo di trascorrerlo in modo sereno e con il massimo riposo possibile.
Dicono di arrivare al parto riposate.
In realtà dicono una marea di cose, molte delle quali sono delle leggende metropolitane.
Molte le tralasciamo, ogni gravidanza è diversa da tutte le altre.
Ma questa l'ascoltiamo, perchè ci troviamo una logica. Il travaglio e il parto saranno assai faticosi, quindi ci riserviamo le forze per quel momento, per quel viaggio che ti porterà alla luce.
Ma tu farai l'anestesia epidurale?
Si, o almeno ci provo se al momento ho tutti i valori giusti per farla. Tu?
No.
Tu?
Non lo so.
Ora come ora ritengo che se c'è un modo per soffrire meno perchè dovrei evitarlo?
Beh certo, le donne della generazione delle nostre madri ti diranno che ormai le ragazze di oggi non sopportano niente, che sono viziate dai mariti, che vivono la gravidanza come una malattia mentre quando erano incinta loro pulivano la casa e facevano acrobazie casalinghe fino al momento di partorire.
Rispetto il loro pensiero, ma poi io ho il mio.
Credo che il corpo vada rispettato.
Credo che la pancia vada rispettata e protetta.
Credo che nessuna debba vergognarsi di voler soffrire meno, anche perchè la maggior sofferenza non comporta nessuna medaglia.
Anche se facciamo lavori pesanti o grandi sforzi per fare chissà quale cosa urgente prima del parto, tanto la medaglia non ce la danno.
In nessun caso, a prescindere dalla gravidanza, se ci ammazziamo di lavoro casalingo a volte non necessario in quel determinato giorno, tanto la medaglia non ce la danno.
Se siamo stanche e continuiamo a sistemare, fare e disfare, tanto la medaglia non ce la danno.
Nessuna medaglia per nessuno.
Beh allora mi tengo le forze, scelgo l'anestesia e vada come vada sarà un successo.


martedì 14 ottobre 2014

alla ricerca di un sorriso

Caro Millimetroemezzo,
a Orani sono giorni di festa, la festa di San Daniele. La gente esce, e forse per qualche ora si dimentica dei problemi e delle difficoltà della vita. Ci s'incontra, si scambia qualche chiacchiera, si commenta questo e quello, questo non va bene, questo dovevano farlo diversamente. Ma si sa che accontentare tutti è assai difficile, quasi impossibile. Dovremo essere fieri di avere dei ragazzi che si occupano di organizzare la festa in tutto e per tutto, dovremo essere contenti della loro voglia di fare e della loro voglia di vivere.
Ci sono persone che vivono per lamentarsi.
Ci sono persone che vivono nell'attesa che gli altri commettano degli errori per poi sottolinearli.
Ci sono persone che vivono per creare problemi agli altri.
Ci sono persone che notano solo le cose negative.
Ma per fortuna piccolina ci sono anche persone che sanno apprezzare, che sanno riconoscere l'impegno e la determinazione, ci sono persone che cercano gli aspetti positivi, che sottolineano la bellezza delle cose, che vivono la vita col sorriso e alla ricerca di un sorriso.
Forse è più facile cercare gli errori che le cose positive.
Non lo so, a me viene meglio il contrario.
Poi gli errori si notano e magari si fanno notare, ma in tono costruttivo, per aiutare a migliorare.
Ma anche i complimenti aiutano a migliorare, a far sentire bene e a far capire il valore di chi sta lavorando.
A volte basta veramente poco.
E quel poco vale molto.


venerdì 10 ottobre 2014

l'autostima ha bisogno di nutrimento

Caro Millimetroemezzo,
oggi inizia la trentacinquesima settimana di gravidanza e noi festeggiamo con un post dedicato a tutti quelli che ci scrivono i loro commenti sul blog. Tutte queste persone meritano uno spazio tutto per loro.
I loro commenti nutrono la nostra autostima e si sa (ma forse non abbastanza) che l'autostima ha bisogno di nutrimento.

"Io adoro tutto ciò che è vita. Questa idea del diario è fantastica!
Riesce a trasmettere la bella persona che sei, la tua energia e la voglia di comunicare emozioni." (S.)

"Vale, che bello, che meraviglia! Sono felicissima per te! Auguri per questa avventura, gran bella avventura! Dai gli auguri anche a tuo marito perchè da che fai il test siete ufficialmente un padre e una madre, le gioie, le ansie, le preoccupazioni sono le stesse di quando nasce. Un bacio speciale lo devi dare a millimetrozero, solo tu puoi farlo, io continuerò a leggere di lui in questa pagina. Ah... dimenticavo... sarai una mamma speciale! Bacio! (G.)

"Senti tutta l'emozione di questo cammino che inizia con una lineetta e ti porta dove non sai ma con tanta voglia di percorrerlo." (F.) 

"Riesci a toccare temi e argomenti assai difficili con parole che toccano l'anima e con una semplicità e naturalezza disarmante! Hai ragione, insegna a Millimetroemezzo il valore della libertà e dell'universalità dei sentimenti e anche le parole sulla tristezza e sul fatto che tutto si sistema sono splendide. Mi piace leggere ciò che scrivi :-)" (S.)

"Complimenti per il blog!!! Sei una persona molto profonda... e tutto ciò che scrivi è reale e ponderato... i consigli che scrivi rivolti alla tua piccola sono preziosi anche per me che ho 26anni!!! Complimenti sono convinta che sarai una mamma fantastica! Una carezza dà parte mia al tuo bellissimo pancione (se mi posso permettere)! Auguri a te e al papà!! E in bocca al lupo per tutto!!!" (P.)

"Complimenti per il tuo blog, ben scritto ed esprime bei sentimenti e belle sensazioni." (A.)
"Auguri Valentina a te e tuo marito. La gravidanza è solo una piccola intensa premessa del bellissimo romanzo che state per scrivere." (M.)

"Complimenti anche a te Vale, ho saputo ieri dell'esistenza del tuo blog e ho iniziato a leggere i tuoi racconti, sei dolcissima e mi hai fatto rivivere i momenti belli della gravidanza. Perché è veramente l'esperienza più bella che vive la donna. Bravissima." (S.)

"Il tuo blog è una grande idea... per condividere emozioni, sentimenti, paure di cui nessuno mai si dovrebbe vergognare... il periodo dell'attesa per una mamma è il più dolce e il più intenso in assoluto... e non ci sarà volta che incrociando una pancia in giro e per caso non si risvegli magicamente il fruscio di farfalle generato dal primo movimento percepibile del proprio bimbo... chi accoglie la vita sceglie coraggiosamente di aggiungere colore al mondo... ammiro ciò che stai facendo... uno splendido dono a noi... alla tua piccola... e forse potrebbe essere un aiuto a chi ha paura di diventare mamma ...."(M.)
"Valeeeee... tantissimi auguroni sono sicura che la tua bimba sarà come te... una grande... un grosso bacio e un abbraccio!" (V.)

"Brava Valentina piacevolissimi i tuoi"articoli" o racconti, salutami millimetroemezzo." (M.) 

"Solo tu con la tua sensibilità potevi creare un blog del genere. Non finisci mai di stupirci. E' bellissimo, complimenti, una lezione di vita per tante persone, donne e uomini." (G.)

"Ciao Sa Sposa!.....è da tanto tempo che volevo scriverti...ma x chi sa quale motivo non l'ho mai fatto!!!...Allora piccolina tra un po' arriverai tra noi....e ne siamo molto contenti!!! Posso dirti di già milly che sei una bambina molto fortunata...e sai perchè??....perchè hai due genitori davvero fantastici....in questo anno milly mi sono stati tanto vicino e mi hanno aiutato davvero tanto....ognuno dei due a suo modo...ma sempre con tanto amore e rispetto. Credo che queste saranno due "parole" che guideranno il loro "essere genitore"....amore e rispetto!...con modalità diverse, perchè sono due persone diverse....e questa sarà per te una risorsa milly...perchè come spesso ti ha scritto tua mamma la diversità, sotto ogni forma, è ricchezza!...pensa che grigiore milly se avessimo tutti lo stesso colore della pelle, lo stesso colore degli occhi, dei capelli...se tutti vedessimo le cose della vita allo stesso modo...parlassimo la stessa lingua e avessimo un unico pensiero....no no.....forse milly in un mondo cosi non esisterebbe la fantasia, non esisterebbe la creatività, non esisterebbe la musica (magari ce ne sarebbe una sola)...non esisterebbero nemmeno i colori....forse in un mondo così non ci sarebbero nemmeno le emozioni, i sentimenti e le passioni. Forse milly in un mondo così non si potrebbe nemmeno giocare....ma....mia dolce milly...nel mondo che tu stai per visitare tutto questo non c'è!....molti ti diranno che è brutto anche questo mondo...e ultimamente milly l'ho pensato anch'io...sai tanti problemi...si chiamano cosi quelle cose che ti mettono in difficoltà...ma se ti fermi un pò...se osservi bene...se riesci ad andare oltre la superficie delle cose, a leggere le persone e i loro comportamenti oltre quello che appare...beh forse i problemi ti appariranno meno complicati...sicuramente avrai uno spirito maggiormente propositivo nell'affrontarli. Non sei sola piccolina....per ora oltre ai tuoi genitori, ai nonni e agli zii, hai tantissime altre persone accanto a te...e crescendo, nel tuo cammino, ne incontrerai molte altre....ecco piccolina io ti auguro questo...di conoscere...conoscere tanto....persone, luoghi, sapori, colori....conosci milly....e non fermare mai i tuoi sogni....ti aspetto piccolina...un bacio" (F.)

martedì 7 ottobre 2014

puo' sempre servire

Caro Millimetroemezzo,
dopo giorni di festa, grandi manovre per fare spazio alla tua futura cameretta e delirio tra web, radio e tv riprendo a scriverti.
Nonostante tutta la stanchezza fisica, nel mio corpo (e quindi anche nel tuo) scorre una bella quantità di adrenalina che mi accompagna in tutte le cose che faccio.
Fatica ma anche soddisfazione nel vedere che io e tuo padre abbiamo fatto proprio un bel lavoro.
Soddisfazione per aver recuperato un sacco di spazio dove potrai riposare, giocare e sognare.
Soddisfazione per essere riusciti a buttare un sacco di cose che alla fine non servono.
Si continua ad accumulare inutilmente una marea di oggetti pensando "può sempre servire". Ma poi arriva il giorno in cui devi scegliere, selezionare. E per fare questo devi essere molto severo e buttare senza ritegno, soprattutto se si tratta di cose che non sapevi nemmeno di avere.
Alla fine riusciamo pure a fare dei regalini a delle persone a noi care, cose che probabilmente loro riescono ad usare, anzichè lasciarle in una scatola a prendere polvere.
Depenniamo alcune cose della lista delle cose da fare prima del venti novembre, che ormai si avvicina.
Siamo alla trentaquattresima settimana di gravidanza.... ceeee... come vola il tempo!
Si, forse è arrivato il momento di rallentare i nostri ritmi.
Tolgo il forse.
Lo so piccolina, lo sto dicendo da settimane ma non mi sono ancora fermata a dovere.
Ti prometto che da oggi rallentiamo e riduciamo le catapulte.
Hai presente quando passo da una cosa all'altra senza avere il tempo di passarci anche mentalmente? Ecco questa sono le catapulte. Passare per esempio dalle pulizie allo scegliere la culla, dal corso preparto ad una riunione organizzativa di eventi, dallo spostare mobili ad una festa con gli amici.
Stop.
Ora la danza della natura ha bisogno di musica rilassante.
Ascoltiamola e facciamoci trascinare dalla bellezza di queste ultime settimane.

giovedì 2 ottobre 2014

la vita è anche follia

Caro millimetroemezzo,
non sempre le giornate si svolgono come da programma, ma forse l'avrai già capito... un giorno pensi di rotolare a destra e poi ti sposti a sinistra, un giorno pensi di fare le capriole e invece ti alleni a fare streching allungandoti in tutte le posizioni, un giorno pensi di riposarti e invece non resisti e ti muovi dalla mattina alla sera provocando nella pancia tante dolcissime onde.
Si, capita proprio così.
Mi alzo con diverse idee da fare, ma poi la giornata si trasforma un po' e mi ritrovo in un turbinio di comunicazione all'interno del web.
Preparo un comunicato, super motivata a diffondere il nostro blog.
Chiedo consigli alla tua MadrinaWeb Eleonora, mi da le dritte, le seguo. Scrivo, invio.
Email inviata.
Email inviata.
Email inviata.
Email inviata.
Email inviata.
.......
E' fatta.
Firmo il comunicato, ormai ho deciso: mi butto.
Il pomeriggio trascorre sul pc.
Leggo le risposte ai comunicati, guardo i diversi siti in cui è stato pubblicato il link del nostro blog, sorrido, rido, penso, scrivo, leggo.
Strana sensazione.
Bellissima sensazione.
Si Vale, mi sa che stavolta ti sei proprio buttata.
La vita è anche follia.
La vita è anche buttarsi in ciò in cui si crede.
La vita è anche mostrarsi senza paura ne vergogna.
La vita è anche esprimere ciò che si ha dentro, così con spontaneità. 
La vita è anche credere in se stessi.
La vita è anche vivere la vita che si vuole.





mercoledì 1 ottobre 2014

errare humanum est

Caro Millimetroemezzo,
ci prepariamo per il secondo incontro del corso preparto. Stavolta parliamo di come abbiamo vissuto la gravidanza nei vari trimestri.
Ascoltiamo le altre fino al nostro turno. In alcuni aspetti mi ci ritrovo, in altri no.
Come sappiamo la gravidanza è super soggettiva.
Cambiamenti del corpo già dall'inizio, difficoltà nella digestione, nausea dalla mattina alla notte, olfatto stile segugio. Mi dicevano che al quarto mese tutto sarebbe passato. Ho contato i giorni, le ore, e alla fine il tutto si è avverato.
Secondo trimestre molto molto più tranquillo, a parte la stanchezza che credo mi accompagni fino al parto (e presumo anche oltre!) e l'umore un pò ballerino... la pancia che cresce e tu che ti fai sentire al momento giusto. Da quel giorno è uno spettacolo sentirti e vedere la pancia che si muove.
Mi godo questi tre mesi prima di iniziare il terzo trimestre dove la pancia inizia a pesare, la schiena a farsi sentire con dolori pesantini e tu che inizi a dare dei colpetti più forti, come se stessi spingendo per farti spazio.
Hey hey piccolina.... calma e sangue freddo... mancano ancora 7 settimane, continua a goderti il tuo sacchetto, continua a nuotare nel tuo piccolo spazio mentre cresci ancora un po' per poi essere pronta per affacciarti alla vita. Goditi ancora la tranquillità del mio grembo perché una volta che lo saluterai ci saremo noi adulti che ti coccoleremo e cercheremo di farti crescere sana e forte Fin qui nessun problema, ma ti avviso già che nel provarci commetteremo tanti errori.
Perdonaci quando non riusciremo a capirti, quando perderemo la pazienza, quando cercheremo di renderti perfetta sapendo comunque che la perfezione non esiste.
Perdonaci quando avremo fretta di vederti crescere.
Perdonaci perché errare humanum est.