martedì 30 gennaio 2018

e la si trova insieme

Cara Giorgia,
stasera posso dedicarmi al blog, ai miei pensieri, alle cose che vagano nella mia mente alla ricerca di una posizione, di un numeretto che decide quando è il turno di approfondire una cosa piuttosto che un'altra. Ultimamente leggo molto, romanzi, saggi, tutto ciò che mi viene suggerito e mi sembra interessante o ciò che vedo e m'ispira al primo impatto. Leggo ed entro in dimensioni straordinarie con personaggi pazzeschi che mi tengono col fiato sospeso ad ogni pagina, che a poco a poco diventano una droga, una vera dipendenza. Li porto con me quando vado da qualche parte sperando di avere sempre tempi morti per poterli aprire e leggere. Ed è sempre un piacere conoscere storie per me nuove, diversi punti di vista, diverse prospettive dalle quali si guarda alla vita in modi variegati e talvolta anche un po' strani.
Insomma, lo ammetto.
Mi chiamo Valentina, ho 39 anni e non leggo da qualche ora.
I ritagli di tempo che posso dedicare a questa attività non sono tanti e non sono nemmeno tra quelli che trascorro con te. Forse più avanti potremo farlo insieme, ciascuno con i propri libri.
Mi chiamo Valentina, ho 39 anni e non leggo da qualche ora.
Si, è una dipendenza, ma è una bella dipendenza che non nuoce alla salute e che anziché rovinare la vita la può migliorare.
Proprio in questi giorni ci sono diversi incontri sulle varie dipendenze in età giovanile: tossicodipendenze, ludopatia, alcol. E ci si chiede come fare per prevenire che voi giovani non cadiate in queste trappole. E non c'è una risposta, non c'è la certezza che questo non succeda. Noi possiamo guidarvi, spiegarvi i rischi che si corrono, spiegarvi i meccanismi che si innescano quando si inizia a far uso di sostanze stupefacenti e a giocare d'azzardo, poi sta a voi usare la testa, sta a voi non vergognarvi se per caso e per qualsiasi motivo avete a che fare con queste attività, sta a voi non vergognarvi e confidarvi con noi per risolvere le cose. Si, perché prima si cerca una soluzione e prima si risolve il problema.
Non nascondetevi, non abbiate paura di noi, abbiate paura del male che vi fate con queste dipendenze e che a lungo andare vi distruggeranno.
C'è sempre una soluzione, e la si trova insieme.



martedì 16 gennaio 2018

se una mamma è felice lo sono anche i figli

Cara Giorgia,
ecco il primo post del 2018. Un anno iniziato un po' così, che giorno dopo giorno è peggiorato per poi riprendersi non so come, non so quando, non so perchè. Ma di fatto ci speravo, pensavo che potesse solo migliorare e così è stato. E' migliorato con la pazienza, l'attesa, lo sfogo, le grida, l'ascolto di se stessi, lo stringere i denti per poi lasciarsi andare ad una dolce carezza che arriva come un balsamo per lenire tutta la stanchezza, lo stress e il malumore di alcuni giorni forse da dimenticare.
Mi riprendo, non mi riposo ma vado avanti per la mia strada, proseguiamo il nostro tour con grinta e con l'energia che abbiamo conservato dentro di noi per l'occasione.
Senis, Fonni, Oristano, Cagliari, Nuoro. Ogni tappa ha la sua bellezza, il suo pubblico, la sua atmosfera. Ogni spettacolo mi lascia addosso una bellissima sensazione, il piacere di conoscere persone nuove e di rivedere alcuni vecchi amici.
Arrivo al traguardo di 500 spettacoli, 500 palchi, 500 emozioni. Me ne accorgo per caso, compilando un file che aggiorno molto raramente. Lo apro, aggiungo i dati e... wow!
Succede alla quarta tappa, a Oristano. La patria di Donna Eleonora, icona che io adoro. Città che finora ci ha portato fortuna per diversi motivi. Incrocio le dita, festeggio, mi ricarico, certa che anche stavolta succederà qualcosa di bello.
E poi accade a Nuoro con lo spettacolo a favore di una raccolta fondi per l'Associazione Alzheimer Nuoro, una serata per ricordarci chi dimentica.
Stavolta vuoi venire anche tu, me lo chiedi espressamente. Io sono titubante, non vorrei che mi chiamassi o che tu piangessi mentre sono in scena. Tuo padre dice che forse il Teatro Eliseo è proprio la location giusta per farti vedere lo spettacolo. Ok, lo ascolto, forse ha ragione, anzi tolgo il forse. Ha ragione. Ci organizziamo per farti venire.
La tua felicità è immensa. Ridi, ti emozioni dalla contentezza, non vedi l'ora.
E finalmente capisci cosa faccio quando vado a lavorare, finalmente sai come trascorro le ore rubate ai nostri giochi, alle nostre attività, alle nostre chiacchierate.
Sono ore che utilizzo per le mie passioni, il mio lavoro e l'essere persona oltre all'essere mamma. Ore che mi fanno sentire viva nonostante sia distrutta dalla stanchezza. Ore che mi danno parecchie soddisfazioni dopo un intenso lavoro che dura ormai da mesi. Ore che mi portano a costruire una professione che non ho ancora definito ma che sento che è quella giusta.
Perdonami se a volte non sono presente, se non ci sono quando talvolta hai bisogno di me, se qualche giorno non mi vedi arrivare alla scuola materna per portarti a casa, se ti addormenti senza darmi la buonanotte. Perdonami e ricordati che io sono sempre con te, anche quando sono lontana. Ci sono sempre, ogni volta che hai bisogno di qualcosa. Ci sarò quando commetterai degli errori che ti sembreranno irreparabili, quando ti caccerai in situazioni scomode e ingarbugliate. Io ci sarò, sempre.
Perchè se una mamma si realizza anche come persona è più felice.
E se una mamma è felice lo sono anche i figli.


(Foto di Madrina Annalisa)