Cara Giorgia,
viviamo giorni difficili e surreali per quello strano ospite inaspettato chiamato coronavirus. Inaspettato ma conosciuto, ora più che mai. Di solito quando arriva un ospite si aprono le porte e lo si accoglie con allegria, ma non in questo caso. Con lui è tutto chiuso e l'allegria viene meno visto che dobbiamo restare a casa non si sa fino a quando.
Dicono che #andràtuttobene e io ci voglio credere, ma nel frattempo è molto dura.
Dicono che così abbiamo la possibilità di rallentare, di goderci ogni istante con voi.
Dicono che così possiamo dare spazio alla creatività, creare, inventare.
Dicono che così possiamo fare tutto ciò che non riuscivamo a fare nella vita normale con i ritmi frenetici della quotidianità.
Dicono che così possiamo dare spazio alla creatività, creare, inventare.
Dicono che così possiamo fare tutto ciò che non riuscivamo a fare nella vita normale con i ritmi frenetici della quotidianità.
Va bene tutto, ma quello che non dicono è che fare la mamma è pesante di base, fare la mamma in queste condizioni di segregazione è pesante al quadrato, anzi al cubo. Non ti rimane un briciolo di tempo per ritagliarti uno spazio per la tua persona, per le tue cose. Potresti averlo di sera, quando i bambini dormono, ma a quel punto anche tu, dopo aver letto le ultime news sull'andamento dell'isolamento, crolli all'istante mentre poggi la testa sul cuscino.
E quindi a questo punto ti fermi un istante e rifletti.
Mi fermo, penso e scrivo un decalogo personale con disposizioni da seguire ogni giorno per sopravvivere in questo caos fin troppo calmo:
- Uscire a passeggio in vicinato con te e Nicolò stando a distanza da chiunque.
- Spiegarti che vivere così è difficile per tutti ma che se facciamo un gioco di squadra è tutto molto più semplice.
- Rilassarmi con te sul divano a guardare un film o cartoni animati.
- Chiudermi in bagno per 5 minuti quando raggiungo l'apice del nervosismo, respirare e ritrovare la razionalità.
- Abbracciarti ogni volta che mi dici un no.
- Cantare e ballare.
- Seguire andamento virus nei vari canali informativi ma senza alimentare ansia e panico.
- Ricordarmi che l'importante è raggiungere l'obiettivo comune: cacciare via questo virus con la corona, come lo chiami tu.
- Respirare e pensare che prima o poi tutto questo finirà perché come dice sempre nonno Toi "cada cosa ata unu cuminzu e un agabbu".
- Guardarvi mentre ridete a crepapelle, ignari di tutto, ed essere felice di avere davanti a me uno spettacolo della natura.
#iorestoacasa
