martedì 29 dicembre 2015

la vita è random

Cara Giorgia,
anche quest'anno giunge alla fine e passa il testimone al nuovo anno che nessuno sa cosa ci preserverà, per fortuna.
E' stato un 2015 pieno di cose nuove, come sempre.
Ma forse stavolta ci sono state più novità.
Avere un bambino piccolo vuol dire scoprire ogni giorno qualcosa, del bambino e di se stessi.
Avere qualcuno a cui dare tutte le attenzioni vuol dire tralasciare alcune cose di sé per poi recuperarle in futuro.
Avere una creatura che dipende totalmente da te vuol dire dimenticarsi di programmare qualsiasi cosa.
Ma in realtà il programmare è sempre relativo, c'è sempre qualcosa che rovina o migliora i piani.
L'ideale sarebbe non fare programmi, vivere alla giornata. Ma molto spesso si è costretti a pianificare, decidere, scegliere a lunga scadenza e allora ti fai contagiare da tutto questo pianificare, progettare, programmare. Arrivi anche a programmare se andare in bagno prima o dopo aver steso i panni.
C'è da impazzire.
E poi quando i programmi saltano ti accorgi che è inutile programmare.
Si, perché la vita è random, non c'è una scaletta da seguire.
Puoi provarci, ma poi devi sempre fare i conti con lei e con ciò che ti riserva.
Me lo ripeto ogni giorno, ma ripeterlo non me lo fa entrare bene in testa.
Forse anziché ripeterlo dovrei metterlo in pratica, anche nelle piccole cose.
Iniziamo dal 2016 (rimandare aiuta sempre).
Iniziamo insieme.
Affacciamoci a questo nuovo anno con sorpresa e lasciamoci guidare dagli eventi.
Guardiamo indietro per gioire di tutto ciò che di bello ci ha dato il 2015 e poi....1.....2......3.......via!
Che il nuovo anno abbia inizio :-)
Buon anno piccolina!!


(centesimo post!!!)


venerdì 11 dicembre 2015

#il25novembreèognigiorno

Cara Giorgia,
è passato un anno e più da quel magnifico giorno, ma è come se fosse ieri. Ogni attimo, ogni suono, ogni parola, ogni profumo, ogni gesto. Ho tutto qui, nella mente e nel cuore.
Un anno splendido ma anche faticoso e a volte difficile. Un anno ricco, colorato, tempestoso.
Un anno che noi festeggiamo fuori casa, oltremare.
Il 25 novembre siamo a Pavia, per dire #noallaviolenzasulledonne con lo spettacolo "Marcella".
Festeggiamo in modo un po' ambiguo, come primo compleanno.
Spegni la candelina sopra il palco, dove poco dopo entra in scena Marcella, una donna che per vent'anni ha subito violenza da parte del marito. Una donna che per vent'anni è stata annientata e sopraffatta. Una donna stanca che prende consapevolezza di ciò che le accade e cerca una possibile soluzione per raggiungere un traguardo bellissimo: la libertà.
Festeggiamo così, dando una speranza alle donne che vivono questa situazione, una possibile via d'uscita, uno spiraglio a cui aggrapparsi forte forte per evitare di cadere nel nulla e per rinascere come in un sogno.
I sogni prima o poi si avverano.
E' faticoso e difficile rincorrerli, ma quando poi si acchiappano la stanchezza e la sofferenza spariscono per fare spazio alla pace e alla serenità.
Festeggiamo così, tra risate iniziali, lacrime finali, sorprese e rose rosse.
Festeggiamo così, con chi è venuto a conoscere Marcella e con chi non ha voluto perdersi il tuo primo compleanno e ha preso il primo volo per farci una sorpresa.
Festeggiamo così, anche se molte persone a noi care sono lontane.
Festeggiamo così, con tuo padre, zia Anna e l'allegra combriccola dei Barbariciridicoli.
Festeggiamo così e tu sei felice come una Pasqua, riabbracci tuo padre e ti godi tutto ciò che di nuovo c'è in questa gita fuori porta.
La gita finisce, torniamo a casa.
Marcella continua il suo tour in Sardegna, perché #il25novembreèognigiorno.

mercoledì 18 novembre 2015

senza strisce, senza stelle, senza stemmi

Cara Giorgia,
questi sono giorni di tristezza e dolore. 
Eh si, ci sono anche questi giorni nei quali si guarda la tv e si piange anche per chi non si conosce.
Si piange per le vittime di una guerra nascosta con tante sfaccettature e tanti carnefici.
Si piange perché si perde la vita per arricchire i potenti.
Si piange perché ci sono vittime di serie A di cui tutti parlano per 1440 minuti al giorno e vittime di serie B di cui si parla un minuto la settimana o forse niente.
Tragedie che vengono oscurate da altre nuove tragedie che ci fanno dimenticare il passato.
Ma il passato è lì fermo, immobile, che ci guarda e ci dice "se mi pensi forse potresti evitare che riaffiori con altre vittime e altre lacrime".
Si, dovremo pensarci più spesso al passato, alla storia che ci ha portato fin qui.
Ma forse non basta.
I media ci imbottiscono di notizie, di quelle che vogliono loro e di chi sta in alto.
La maggior parte delle verità su ciò che succede forse non la sapremo mai.
Giudichiamo in base a ciò che leggiamo, sentiamo.
Ma alla fine che ne sappiamo?
Sappiamo solo che una marea di persone perde la vita ogni giorno, e non per malattia o per disgrazia.
Sappiamo che le persone che vengono uccise non hanno bandiera se non quella del mondo.
Le vittime della guerra sono tutte uguali.
Sono esseri umani, senza strisce, senza stelle, senza stemmi.
Esseri umani.


mercoledì 4 novembre 2015

comunque..

Cara Giorgia,
come ogni lunedì anche stavolta guardo la trasmissione "Amore criminale". Si parla di storie tristi e da paura, ma ahimè sono reali e possono accadere a tutti noi, nessuno escluso.
La vita, come ti dico sempre, non è tutto rose e fiori, ma ci sono anche le spine.
Una di queste spine è la violenza, che fa male sia al corpo che all'anima.
Tutti possiamo esserne vittima, ma non c'è niente di cui vergognarsi o da nascondere.
Bisogna sempre parlarne con qualcuno perché parlarne è già un bel passo che ci fa sentire meglio.
E' difficile lo so, ma credimi che parlandone la sofferenza viene subito alleviata.
Prima se ne parla e meglio è.
Prima se ne parla e prima si risolve.
Eh già, tutto si può risolvere. L'importante è comunicare ciò che ci succede a qualcuno. Un genitore, un amico, un fratello, una sorella. Anche uno sconosciuto va bene.
Dire le cose a voce alta ce le fa vedere più reali. Se restano nella nostra mente ci rimbombano di continuo e ci creano un sacco di confusione.
Tiriamole fuori, anche se molto spesso non si sa come iniziare a parlare.
Va bene con qualsiasi parola. Per esempio "comunque...."... è una parola aperta alla quale l'altro ti chiede sicuramente di continuare a parlare. E si sa che per dire cose difficili a volte abbiamo bisogno di stimoli.
S'inizia con una parola, poi le altre scorrono prima lentamente e poi più veloci.
E' come qualsiasi costruzione, un puzzle. S'inizia con un pezzo, poi si aggiungono tutti gli altri.
L'importante è iniziare.



martedì 27 ottobre 2015

mentre viviamo

Cara Giorgia,
siamo a meno uno.
Inizia il conto alla rovescia e so già che questo mese volerà ancora di più.
L'anno scorso andava a rilento, chissà perché.
Parlo con un amico.
Raccontami qualcosa di bello di questa giornata.
Sono vivo, è già un risultato straordinario.
E che diamine! Che succede? Stai bene?
Si. Vivo alla giornata con grande entusiasmo.
Bellissimo.
Dovremo farlo tutti, ogni giorno.
Ma ci dimentichiamo, ci concentriamo talvolta su cose inutili, su battaglie contro i mulini a vento, su persone che non meritano il nostro tempo, su cose che non meritano la nostra attenzione, e magari anche sul futuro ( e non di certo pensieri leggeri...), o sul futuro prossimo (lista delle cose che devo fare domani...aiutoooooooo).
Stop.
Premiamo il freno.
Mettiamo un attimo la macchina a folle.
Solleviamo il volume dello stereo.
Osserviamo chi passa e uniamo i suoi movimenti alla musica che stiamo ascoltando.
Un bel film.
Un film che possiamo vedere qui ed ora.
Ora, mentre viviamo.


(Foto di Zia Annalisa Lande)

martedì 20 ottobre 2015

ma anche guardando il cielo

Cara Giorgia,
ripensavo alla danza della natura che ti ha portato da noi.
La danza continua anche fuori dalla pancia.
Continua in ogni tuo gesto, in ogni tuo sguardo, in ogni tuo passo.
Tutti i tuoi movimenti compongono una danza.
Certo, non è sicuramente una danza liscia ed elegante, ma una danza movimentata e buffa.
Una danza divertente.
Una danza che ogni giorno diventa sempre più sorprendente.
Piano piano alla danza si unisce anche il canto, con sempre più vocali e sempre più consonanti.
Eppure vorrei essere nella tua testa anche solo per un minuto, per capire cosa ti viene in mente quando ci guardi e ridi, quando fai gli occhi da furbetta, quando lanci ogni cosa per terra, quando ti togli la scarpetta (cosa che avviene 5387 volte al giorno!), quando osservi qualsiasi cosa al millesimo, quando scruti chiunque fino a quando non sparisce dal tuo raggio di osservazione, quando incontri altri bimbi e ridi tutta contenta, quando avvicini qualsiasi (e sottolineo qualsiasi) cosa alla tua boccuccia, quando giochi spensierata, quando ti sgridiamo e fai il musetto.
Si, ora inizi a capire molte cose e questo è solo l'inizio di quello che ti aspetta in questo splendido mondo tutto da scoprire.
Un mondo pieno di cose belle ma anche di cose brutte.
Un mondo dove si cammina stando attenti a dove si mettono i piedi ma anche guardando il cielo e le stelle.
Un mondo dove ci sono persone che ci vogliono bene ma anche persone che ci vogliono male o non ci vogliono proprio.
Circondati solo di chi ti vuole bene, di chi ti fa stare bene e ti da' serenità.
Il resto lascialo da parte, senza pensarci due volte.
Chi ti ama ti segua.
Chi ci tiene veramente a te sta dalla tua parte, ricordatelo sempre.


venerdì 9 ottobre 2015

solo in casi estremi

Cara Giorgia,
no no tranquilla, non ho smesso di scriverti. Diciamo che ultimamente ho avuto un bel po' da fare ma l'idea di scrivere qui sul blog c'è sempre. E' che talvolta tra il dire e il fare c'è di mezzo l'oceano.
Un oceano fatto di quotidianità, di cose da mamma, di cose da figlia,  di cose da donna, di cose da mamma che lavoricchia, di cose da essere umano insomma.
Tu nel frattempo cresci a vista d'occhio davvero. Ogni giorno che passa c'è qualche novità e ogni giorno penso a quanto è grande Madre Natura che ci ha fatto così meravigliosi.
Poi arriviamo noi adulti e la meraviglia a volte scompare.
Ma è difficile fare i genitori, dicono sia il mestiere più difficile del mondo.
Mi sa che hanno ragione, i detti non nascono mai per nulla.
E' difficile perché non c'è una scuola, un corso, qualcuno che t'insegni a farlo.
Puoi leggere libri, ascoltare consigli, cercare suggerimenti e consulenze. Tutte cose che servono.
Le metti in cartella e procedi.
Poi alla fine educhi col cuore. 
Col cuore e con la testa.
Col cuore perché è lui che molto spesso ti dice cosa è giusto fare.
La testa invece la usi per leggere quelle cartelle.
Ma non usarla mai da sola piccolina.
Da sola non ti fa vivere una vita piena di emozioni.
... Certo che puoi sbagliare, sei umana anche tu!
Ma, come dice una persona che conosco "non esiste una cosa giusta o sbagliata, l'importante è che ciò che fai lo fai con tranquillità".
Se mentre lo fai non sei tranquilla allora vuol dire che forse non vuoi farlo.
Non costringere te stessa ad andare contro di te.
Solo in casi estremi, anzi estremissimi.






mercoledì 2 settembre 2015

oltre l'orizzonte

Cara Giorgia,
è arrivato settembre e con lui la fine delle vacanze e il ritorno alla vita quotidiana.
E' sempre strana la sensazione che si prova in questo periodo.
Una sorta di cocktail con vari ingredienti.
Tristezza perché le vacanze sono finite.
Energia perché ci si è ricaricati.
Creatività per cercare di fare qualcosa di nuovo.
Scoraggiamento a riprendere i ritmi quotidiani con orari e quant'altro.
Voglia di cambiare qualcosa per ripartire alla grande.
E qui si cerca la giusta ispirazione, che di solito vien da sola e per caso.
Si guarda oltre ciò che accade sotto i nostri piedi.
Si guarda lontano ma allo stesso tempo vicino.
Quest'anno m'ispiro al bellissimo progetto di tre ragazzi, tre frades che hanno realizzato il loro sogno credendoci e impegnandosi a creare una loro attività, originale e azzeccatissima mi sa!
Tre giovani fratelli di Orani che non conosco ma stimo moltissimo perché hanno osato, investito e sono riusciti a raggiungere il loro obiettivo.
Cosa non facile da fare in questo periodo di crisi.
Difficile ma non impossibile.
Quando ti senti scoraggiata e ti sembra che i tuoi sogni non siano realizzabili pensa a chi come loro sono riusciti nel loro intento.
Sicuramente non senza sacrifici, sforzi, momenti di scoraggiamento e battaglie da combattere.
Ma ci sono riusciti, ed è questo ciò che conta.

Guarda sempre lontano, oltre l'orizzonte.
Oltre l'orizzonte ci sono sempre bellissime sorprese da raggiungere.

(noi un anno dopo)

venerdì 28 agosto 2015

il nostro specchio

Cara Giorgia,
siamo a diciotto. Nove mesi in pancia e nove mesi di vita alla luce del sole, della luna e delle stelle.
In ognuno di questi giorni hai qualcosa di diverso, e noi cambiamo con te.
Non ce ne rendiamo conto ma se ci fermiamo un attimo a pensare è proprio così.
Cambiano le priorità, i modi di pensare, di ragionare, di porsi e di comunicare.
Cambiamo e lo vediamo grazie a te.
Sei tu che ci fai da specchio, che c'illumini su alcune cose, in modo naturale.
Come se Madre Natura avesse pensato a tutto.
Eh già, Lei non ha lasciato nulla al caso e non dà nulla per scontato.
La Madre di tutti, dei ricchi e dei poveri, dei fortunati e dei meno fortunati, dei sani e dei folli, dei bianchi e dei neri, dei buoni e dei cattivi, degli spericolati e dei fifoni, degli avventurieri e dei pantofola bill, dei realisti e dei sognatori, dei geni e degli sciocchi, degli onesti e dei delinquenti, dei duri e dei coccoloni.
Siamo tutti suoi figli.
E anche lei, come te, ci fa' da specchio.
Ciò che vediamo in natura è ciò che siamo noi.
A volte la rispettiamo, a volte la calpestiamo senza ritegno.
Anche nelle piccole cose, nei piccoli gesti quotidiani.
E lei se ne accorge.
Se la rispettiamo ci rispetta.
Se la calpestiamo ci calpesta.
Amiamola.

La terra è sacra.
La terra è energia.
La terra è vita.

(Foto di Zia Annalisa Lande)

mercoledì 12 agosto 2015

energia pura

Cara Giorgia,
qui le settimane volano all'impazzata e ci ritroviamo in piena estate a godere del sole e del mare.
Tu sei sempre più sorpresa e meravigliata di tutto ciò che ti circonda, di tutto ciò che per te è nuovo. Dalle piccole cose ai grandi paesaggi che incontriamo nelle nostre giornate.
Ci ricordi che non bisogna mai smettere di meravigliarsi, che ogni giorno possiamo guardare le cose con diversi occhi, che c'è sempre qualcosa da scoprire che fino a quel momento non ha catturato la nostra attenzione.
Osservi attentamente tutto e tutti, con pazienza e tanta fame di conoscenza.
Ti ammiro.
Ti guardo.
Mi emoziono.
Non so ben spiegarti ma emani energia pura, anche quando dormi.
Energia che ci serve per cercare di educarti al meglio, per affrontare le difficoltà con forza e sostegno, per cercare di capirti anche nei momenti più tosti.
Eh si piccolina, anche nelle cose belle ci sono i momenti difficili che a volte sembrano insormontabili. Ti sembra che stia per cascare il mondo, che tutto si fermi e che ci sia il patatrac. E più sei giù e più il patatrac ti sembra enorme.
Normale.
Poi quando rinsavisci da quello stato di malessere ti accorgi che il mondo è bello saldo ma non si ferma e che i problemi piano piano si risolvono.
Tutto sta nel vivere quel momento no, farlo passare e riprendersi.
Faticoso.
Ma poi si sta meglio.
L'importante è riprendersi e non rimanere in quello stato.
Siamo noi a dirigere l'orchestra.
Suona la musica che vuoi tu.



martedì 23 giugno 2015

Via. Stop. Via. Stop.Via. Stop.Via. Stop.

Cara Giorgia,
ogni tanto ci vuole uno stop da tutto e da (quasi) tutti.
No, non è egoismo. 
E' volersi bene, è amarsi.
E' ricaricarsi per poi riprendere la vita quotidiana con più energia.
E' rigenerarsi per poi affrontare tutto ciò che c'è da sistemare, fare e ricominciare.
A volte basta poco, un paio di giorni e la mente si ricarica.
Se poi i giorni sono di più ben vengano, why not?
Qualche giorno di stacco, di relax, di aria buona, di passeggiate sotto la luna e le sue amiche stelle, di brezza marina che ti fa addormentare dolcemente, di nuovi colori e nuovi profumi, di freschezza di idee, di novità anche se passeggere, di silenzio, di stop.
Ed è così che si va avanti.
Via. Stop. Via. Stop.Via. Stop.Via. Stop.
Ti immagini una vita di soli via? Una sudata tremenda, da impazzire.
E una vita di stop? Una noia incredibile.
Via. Stop. Via. Stop.Via. Stop.Via. Stop.
La giusta misura, come per tutte le cose.
Il nostro stop è giunto alla fine.
Pronta?
Viaaaaaa!!!


lunedì 15 giugno 2015

siamo chi siamo

Cara Giorgia,
in questo periodo di feste, eventi, mare e quant'altro ho tralasciato il blog e questo nostro dialogo via web. No, quello faccia a faccia è sempre più vivo, sempre più interessante e coinvolgente.
Eppure ogni volta che interagisco con te penso che voi bambini piccolissimi capite più di quanto si creda. Hai una capacità di osservazione e di ascolto immense, cose che noi grandi a volte non abbiamo. Mi guardi con quegli occhioni che esprimono tutte le tue emozioni. Non parli con la bocca ma con gli sguardi, i gesti, le espressioni del viso.
Voi comunicate, semplicemente lo fate su canali diversi e sta a noi sintonizzarci su quelli giusti.
Noi ci proviamo. Talvolta riusciamo, talvolta no.
Voi comunicate e capite.
Ecco perché non smettiamo di parlarti di tutto quello che succede attorno a noi.
Ti portiamo a diversi eventi e tu tutta contenta osservi tutto e tutti.
E' la volta della manifestazione, svoltasi a Orani, per dire no all'omofobia: mi prendo, mi porto...sono!
Arriviamo al raduno dove si respira già aria di festa.
Partiamo tutti insieme per il percorso itinerante.
Consapevolezza, reazione familiare, giudizi come pugnali, discriminazione, coming out.
Il manifesto della queeresima che ci fa da strada.
Performance divertente e che fa riflettere, genitori che si raccontano, le parole come finestre o come pugnali, l'essere, i custodi della libertà,  il raccontarsi, il coraggio di chi ha deciso di vivere la libertà,  il camminare tutti insieme per dire che semplicemente siamo, un  reportage fotografico ricco di messaggi da estrapolare e che emana una bellissima energia, un bel banchetto preparato con amore e sensibilità, musica, persone venute da vicino e da lontano, sorrisi, risate e quattro chiacchiere di confronto partecipato.
Si, perché alla fine quello che conta è partecipare, fare, creare, incontrarsi, confrontarsi, discutere, stare insieme a prescindere da chi e da come siamo.
In fondo siamo chi siamo.


mercoledì 27 maggio 2015

se non si prova come si fa a scoprirlo?

Cara Giorgia,
abbiamo raggiunto una tappa importante: i tuoi primi sei mesi e il cambio menù. 
Stop col menù fisso!
Ora usiamo il cucchiaino e alleniamo le papille gustative ad altri nuovi sapori.
La tua curiosità e il tuo spirito di adattamento ti aiutano a cambiare menù in modo molto naturale.
Se i cambiamenti hanno sempre questo effetto su di te sei fortunata.
Beh si, perché la vita è piena di cambiamenti ed è proprio questo il bello.
Immaginati a fare sempre le stesse cose. 
Noia immensa.
E la noia non porta da nessuna parte.
Per fortuna raramente ci si annoia e questo è un periodo di cambiamenti, non solo per te.
Come sempre per cambiare le cose servono le persone, le idee, le azioni.
Se non ci sono queste tre elementi i cambiamenti avvengono, ma in modo diverso.
Ma se si ha la possibilità di provare a cambiare qualcosa in meglio... perché no?
Certo, ci vuole tanto impegno, tempo e talvolta coraggio.
C'è chi si mette in gioco e si propone per cambiare le cose.
C'è chi sta a guardare.
C'è chi non è attivo ma incoraggia chi lo è.
C'è chi nemmeno guarda e giudica soltanto.
C'è chi sostiene il cambiamento ma non è parte attiva di questo.
C'è chi vuole il cambiamento e cerca di ostacolare chi prova ad apportarlo.
Certo piccolina, non è detto che questo avvenga, ma se non si prova come si fa a scoprirlo?

(Foto di Zia Annalisa Lande)

sabato 16 maggio 2015

stupore e nuove prospettive

Cara Giorgia,
il tempo non basta mai e mi ritrovo a riprendere il blog dopo un'assenza assai lunghetta. Ma l'importante è riprendere.
Siamo arrivati a maggio, il mio mese preferito.
Un mese con tante ricorrenze, feste, impegni, cose da fare e disfare.
Tra tutte le feste c'è anche la tua e forse non a caso abbiamo scelto questo mese.
Un mese pieno di sole così come te.
Un mese lungo lungo così come te.
Un mese colorato così come te.
Un mese profumato così come te.

Tu che ci sorprendi ogni giorno con nuove scoperte e nuovi modi di fare.
Non finisci mai di stupirci e ci fai capire che tutto è possibile.
Tutto può succedere, nel bene e nel male.
Lo stupore, bellissima espressione.
Il tuo stupore nello scoprire che quelle cose che si muovono davanti a te, oltre alle manine, sono i tuoi piedini.
Il tuo stupore nello scoprire che puoi acchiapparli.
Il tuo stupore nello scoprire che se gratti qualsiasi superficie produci un rumore bellissimo.
Il tuo stupore nello scoprire che ogni giorno i tuoi movimenti aumentano e ti puoi ritrovare in diverse posizioni.
E ogni posizione ti da una prospettiva diversa per osservare il mondo.
Una prospettiva diversa per pensare.
Una prospettiva diversa per esplorare.
Non smettere mai di stupirti e non smettere mai di cercare una prospettiva diversa.
Stupore e nuove prospettive.
Il bello della vita.


(bomboniera realizzata da Mamma, Nonna Cesira, Zia Annalisa e Zia Paola)




martedì 28 aprile 2015

prima di scoprire il resto del mondo

Cara Giorgia,
come promesso festeggiamo i tuoi 5 mesi di vita, nonché il 70^ anniversario della Festa della Liberazione, in mezzo alla natura con Agata, Sara, Leda e tante altre persone.
Tutti insieme a passeggiare con Madre Natura tra sole, risate, chiacchiere, merende, aria buona, bambini che corrono, qualche cane che abbaia, colori, profumi, racconti, territorio da scoprire, storia da ascoltare, momenti da immortalare, cultura da ammirare, attestati da conservare.
Voi piccoline che vi fate dondolare nel marsupio, fate la vostra pausa merenda, vi addormentate dolcemente, ridete, cantate e all'arrivo vi fate coccolare tra le nostre braccia.
Una bellissima giornata.
Una bellissima passeggiata.
Una bellissima organizzazione che ha pensato a tutti i particolari per grandi e piccini.
Eppure a volte ci vuole così poco per trascorrere delle ore sane e piacevoli.

Andrete alla passeggiata ecologica?
Si si.
Porterete anche Giorgia?????
E certo!

Ti abbiamo portato perché riteniamo che un evento del genere sia un toccasana per voi bimbi di qualsiasi età (e non sono per i bimbi naturalmente!).
Ti abbiamo portato perché sapevamo già che sarebbe stata una bellissima esperienza.
Ti abbiamo portato perché una giornata in mezzo alla natura ha sempre la sua magia.
Ti abbiamo portato perché vorremmo che tu conoscessi il tuo territorio prima di scoprire il resto del mondo.



mercoledì 22 aprile 2015

i nodi sono fatti da tanti capelli

Cara Giorgia,
qui si cresce dolcemente e tra un po' festeggeremo i tuoi 5 mesi con una bella passeggiata ecologica nel nostro territorio.
Un territorio ricchissimo di tante cose ma da noi spesso sconosciuto.
Iniziamo col fartelo conoscere e con te lo conosceremo anche noi.
Ci facciamo contagiare dalla tua curiosità.
Eh già, sei sempre più curiosa e ogni giorno per te è una scoperta.
No, non solo per te, lo è anche per noi che ti osserviamo e ti ammiriamo nelle tue piccole conquiste che per te così piccole non sono.
Seguiamo i tuoi ritmi, la tua splendida curiosità nell'osservarci in tutto ciò che facciamo.
Eh si, l'osservazione è reciproca.
Tutti noi osserviamo e veniamo osservati, anche se in modo diverso.
Ci sono quelli che osservano per capire.
Ci sono quelli che osservano per passare il tempo.
Ci sono quelli che osservano per poi riferire.
Ci sono quelli che osservano per captare gli errori degli altri.
Ci sono quelli che osservano per cercare ciò che di positivo c'è nell'altro.
Prova a indovinare?
Esatto piccolina, a me piace il primo e l'ultimo tipo di osservazione.
E forse anche il secondo.
Gli altri due non servono.
Non servono per vivere una vita serena e felice.
Servono ad altro.
Servono forse per tenere la mente occupata dai propri problemi concentrandosi sugli altri.
Ma tanto poi, o prima o dopo, tutti i nodi vengono al pettine.
E i nodi vanno sciolti, altrimenti diventano sempre più fitti e difficili da sciogliere.
Anche quando un problema ti sembra enorme, prendilo e dividilo in tanti piccoli problemi e affrontali uno per volta.
I nodi sono fatti da tanti capelli.


giovedì 16 aprile 2015

insieme tutto è più facile

Cara Giorgia,
finalmente è arrivata la tanto attesa primavera che ogni anno si fa attendere parecchio.
Ora le giornate sono più lunghe e più colorate.
Tutto cambia, anche le cose più faticose e per niente divertenti si fanno più volentieri.
Un esempio?
Mmmmm... vediamo un po'... per esempio le pulizie!
Non dico che sono uno spasso, però pulire con le finestre aperte e far entrare il sole e il caldo di questa splendida stagione è tutta un'altra storia.
E infatti io e tuo padre procediamo proprio oggi con queste faccende domestiche.
Tu dormi beatamente, ti svegli quando tuo padre sta passando la scopa in cucina.
Ti prendo in braccio, lo guardi interessata.
Ti spiego che è normale che un uomo collabori alla gestione della casa e che non dovrebbe essere una rarità.
E soprattutto si tratta di una collaborazione a due, non di un aiuto che l'uomo da' alla donna.
Prendi appunti piccolina.
Non credere a chi ti dice che alcune cose può e deve farle solo la donna.
Non credere a chi ti dice che l'uomo non è capace e se le fa le fa male.
Non credere a chi ti vuole convincere che la donna dev'essere la sola ad occuparsi della casa.
Non è così.
Lo è stato per molto tempo, anche quando lavoravano marito e moglie, ma non è giusto.
Alla pari.
Poi uno è più bravo in cucina piuttosto che in un'altra attività.
Di riflesso ci si organizza e ci si viene incontro.
L'amore è anche questo.
E insieme tutto è più facile.



martedì 7 aprile 2015

dipende da noi

Cara Giorgia,
e anche queste feste sono trascorse.
Tra gite, cioccolato, persone a noi care, pisolini in ogni dove, sorprese, regali, battello, coccole oh the road, giochi, pioggia, sole, vento, natura, nuovi colori, nuovi profumi, fuocherello, risate, vino, manicaretti, programmi e improvvisazione.
L'hai notato anche tu che le feste stancano un po'?
Eh già, oggi siamo tutti fusi, normale.
Fusi ma attivi comunque.
Come diceva nonna Tomasina dopo la festa c'è la tempesta.
Ma come dice Zia Jlo dopo la tempesta c'è di nuovo la festa!!
Quindi ora ci ricarichiamo.
La stanchezza fa parte del gioco.
L'importante è usare le energie in modo positivo e non sprecarle con qualcosa che poi non porta a niente di buono e che talvolta ci porta solo a cose negative.
Quando arrivi alla sera de-mo-li-ta chiediti se ne è valsa la pena.
Se la risposta è si non è stata fatica sprecata.
Se la risposta è no forse c'è qualcosa che non va.
Forse c'è qualcosa che si nasconde ma noi vediamo solo quello che emerge.
Se noi vogliamo facciamo emergere tutto.
Se noi vogliamo facciamo affondare tutto.
Dipende da noi.

giovedì 26 marzo 2015

versione on the road

Cara Giorgia,
eccoci a quattro mesi da quella splendida alba.
I ritmi sono a giorni tranquilli, a giorni un po' incalzanti per via di vari impegni lavorativi e non.
Ti portiamo sempre con noi, in ogni dove.
Anche se ci sono tanti km da fare, tu sei con noi.
Anche se talvolta non puoi restare con me per una o due ore non importa, tuo padre nel frattempo ti porta a passeggio e tu sei felice come una Pasqua.
Non lo so se lo spirito di adattamento sia una cosa innata o derivi totalmente dall'esperienza.
Forse c'è una predisposizione e il resto viene da ciò che facciamo.
In ogni caso pensiamo che questo spirito sia molto importante per vivere bene, per non avere limiti quando si vuole fare qualcosa e inseguire i propri sogni.
Cerchiamo di trasmettertelo in ogni modo, cerchiamo di farti vedere gli aspetti positivi di tutti i nostri spostamenti e vivere ogni trasferta come una gita.
Tu sembri capire quando devi svegliarti presto per partire, quando devi aspettare poichè noi non possiamo rispondere immediatamente ad un tuo bisogno, sembri capire i nostri bisogni come noi capiamo i tuoi.
Sei una grande, non c'è che dire.
Questa tua versione On The Road ti farà arrivare lontano, ne sono certa.


venerdì 20 marzo 2015

ciò che facciamo o che non facciamo

Cara Giorgia,
il tempo per scriverti ultimamente si è un po' ridotto a causa di vari impegni che prima o poi andavano ripresi.
Contenta di farlo ma allo stesso tempo parecchio stanca.
Ma fa parte del gioco e noi continuiamo a giocare.
Tu cresci dolcemente e ogni giorno fai una nuova scoperta.
Guardarti mentre ti sorprendi per ogni nuova conquista, mentre ridi per ogni cosa che ti diverte è veramente fantastico.
In qualche modo impariamo entrambe.
Io imparo ad osservarti, ascoltarti, capirti.
Tu impari a vivere.
Non sono mai stata una grande osservatrice, o meglio osservo solo ciò che m'interessa eliminando il superfluo.
Con te niente è superfluo, ogni minimo gesto, ogni minimo vocalizzo, ogni tipo di pianto mi comunica qualcosa.
A volte è un po' difficile capirti ma piano piano vedrai che ci capiremo alla grande.
A volte è difficile capire anche noi adulti, anche se sappiamo usare le parole.
A volte non le usiamo o perché in quel momento è difficile farlo, o perché nessuno ci ha mai insegnato a comunicare o perché pretendiamo che gli altri ci capiscano lo stesso.
E allora anche lì bisogna osservare, seguire la comunicazione non verbale, i gesti, i silenzi.
Tutto ciò che facciamo o che non facciamo comunica qualcosa.
Piano piano scoprirai che comunicare è veramente straordinario e che osservare e capire è meraviglioso.
Non avere mai paura di comunicare, di qualsiasi cosa si tratti.
Noi ti ascolteremo.
Noi ti capiremo.



domenica 8 marzo 2015

forti ma non immortali

Cara Giorgia,
oggi è un giorno importante che ci ricorda che tutti i giorni sono importanti e preziosi.
Oggi è la festa della donna.
E' un'occasione per ricordarci quanto siamo grandi e forti.
Le donne che amano, che soffrono, che subiscono, che tradiscono, che s'innamorano, che si dedicano alla famiglia, che lavorano, che lottano, che si preoccupano, che si dedicano esclusivamente agli altri, che si fermano, che si ammalano, che vivono giorno per giorno, che vorrebbero ricominciare ma che ancor prima devono capire che vorrebbero finire una storia, che vorrebbero diventare madri, che piangono in silenzio, che ballano, che fingono di essere felici, che ridono, che non lavorano, che cercano aiuto, che rompono, che impazziscono d'amore, che fanno finta di niente, che combattono, che sclerano, che non si decidono, che si sorprendono, che iniziano la dieta il lunedì e la finiscono il martedì, che non parlano, che abortiscono, che amano il sole, che diventano madri, che hanno tanto coraggio, che seducono, che mollano, che mordono, che vanno sempre di fretta, che scuotono la testa, che fuggono, che raccontano, che sopravvivono ma non vivono, che ottengono ciò che vogliono, che non vanno mai dal medico quando stanno male, che si pentono, che si vendono, che si curano di loro stesse, che festeggiano.
Che ne dici piccolina di dedicare questo post a tutte le donne e in particolare alle donne che stanno male, che pensano di non farcela, che pensano non ci sia una via d'uscita?
Si, so che saresti d'accordo e forse mi diresti di dire loro che una soluzione c'è sempre, che le cose si possono risolvere, che tutto si sistema. L'importante è non tenersi tutto dentro, parlare con qualcuno della situazione che si vive, non vergognarsi, tenere duro ma anche crollare e farsi aiutare.
Siamo forti, ma non siamo immortali.



mercoledì 4 marzo 2015

continuiamo a essere donne

Cara Giorgia,
qualche giorno fa hai compiuto tre mesi...ora sei grande!
Non so perché ma le settimane volano, trascorrono troppo in fretta.
Ci ritroviamo alla fine del congedo di maternità.
Ci ritroviamo a riprendere quello che qualche mese fa abbiamo lasciato in sospeso.
Ci ritroviamo a calcare le scene.
Portiamo anche te.
Mi vedi recitare.
Mi aspetti.
Tuo padre ti porta in camerino.
Mangi, ti guardi allo specchio mentre ti cambio.
Si, l'ho sempre immaginato così il palcoscenico con te.
Diverso.
Dicono che quando diventi mamma la tua vita cambia.
E' vero, cambia parecchio.
Cambiano i ritmi, le giornate, le esigenze.
Cambiano le priorità, i pensieri, le scelte.
Cambiano molte cose, ma alcune è bene che rimangano le stesse, almeno in parte.
Alcune ci servono per vivere serenamente.
E' bene riprendere a occuparci di noi, fare ciò che ci piace senza nulla togliere a voi figli .
Pensare esclusivamente all'essere mamma credo che prima o poi faccia impazzire.
Continuiamo a essere donne.
Non scordiamocelo mai.
Non scordarlo nemmeno tu piccolina, se e quando anche tu vorrai vivere questa bellissima avventura.




domenica 22 febbraio 2015

succo pera o succo pesca

Cara Giorgia,
finalmente riesci a dormire dopo lunghe battaglie (non per niente sei una piccola guerriera!), dopo vari riflessi di Moro che ti spaventano durante i pisolini, dopo vari rigurgiti.
Strano ma vero oggi ancora niente singhiozzo.
Non ancora.
C'è ancora tempo.
Dormi qui vicino a me, avvolta nella copertina e abbracciata dal cuscino che ci ha accompagnato fin da quando eri dentro la pancia.
Forse è diventato il mio oggetto transazionale.
A ciascuno il suo.
Oggi è' una giornata strana.
Apparentemente da passeggio si è rivelata poi da pantofola bill.
Apparentemente da spirito carnevalesco si è trasformata poi da fuocherello e casuccia.
Si, i programmi possono sempre cambiare.
Bisogna sempre essere pronti al cambiamento, poiché è sempre lì dietro l'angolo.
Bisogna avere uno spirito di adattamento molto alto se si vuole vivere bene.
Adattamento alle cose, alle persone, ai luoghi e agli eventi.
Poi si filtra, si seleziona, si sceglie.
Si sta con chi ci fa stare bene.
Si fa ciò che ci fa piace.
Si va dove preferiamo andare.
Si, non sempre si può scegliere, ma quando ti è permesso fallo sempre piccolina.

Succo pera o succo pesca?
E' uguale.
Beh no, hanno due sapori diversi.
E' uguale.Fai tu.
Beh se puoi scegliere perché non farlo?
Pera.



mercoledì 11 febbraio 2015

oggi si

Cara Giorgia,
oggi giornata di lunghe passeggiate, di sole e di numerosi incontri, di mercatino e di visita ad un amico, di sonnellini all'aria aperta e di nuovi sguardi, di pranzo pronto e di caffè da un'amica, di selfie con nonna e di addormentarsi in un posto e svegliarsi in un altro.
Una giornata colorata insomma.
Adoro questi giorni variopinti.
Rientro stanca ma felice.
I panni ancora da stendere possono aspettare.
Le cose da sistemare possono aspettare.
La casa da rassettare può aspettare.
Tutto ciò che si può fare dentro casa può aspettare.
Ci godiamo il sole, quest'inverno mascherato da primavera per un giorno (d'altronde siamo a Carnevale!).
Ci godiamo le persone, l'aria pulita.
Ci godiamo la vita così come viene.
Si, oggi si.
Stop ai pensieri.
Stop alle preoccupazioni.
Stop allo scoraggiamento causa crisi.
Stop per qualche ora.
La mente ha bisogno di riposare.
Per qualche ora vesto i tuoi panni, spensierata e contenta.
Un bel gioco.
Si, oggi si.
Oggi siamo in relax.
Oggi siamo alla pari.


(Foto di Zia Annalisa Lande)

martedì 3 febbraio 2015

fame di conoscenza

Cara Giorgia,
è arrivata la neve, e con lei anche il freddo gelido. No, non ci scoraggiamo.
Il sole la scioglie e tu puoi uscire a passeggio con tuo padre.
Ossigeniamo i polmoni e anche la mente.
Ossigeniamo le idee e i pensieri.
Ossigeniamo tutto ciò che è un po' in tilt, tutto ciò che è un po' arrugginito e fermo da un po'.
Forse è tempo di riprendere le redini un po' di tutto.
Forse è tempo di buttarsi nuovamente in qualcosa di nuovo, in qualcosa di stimolante e creativo, in qualcosa di produttivo.
Il tempo è veramente poco, l'autonomia assai ridotta.
Ma credo che se uno voglia veramente qualcosa riesca a trovare tempo e forze per cercare di ottenerlo.
Tu assorbi molto del nostro tempo e molta della nostra energia, ma poi basta un tuo sorriso per ricaricarci l'anima.
Ti portiamo dappertutto.
Ti portiamo in posti nuovi e a conoscere nuove persone.
Per te ogni volta è una festa, se stai dormendo puntualmente ti svegli come se non volessi perderti un attimo di tutto ciò che per te è nuovo.
Si, direi che la curiosità è una tua caratteristica.
Ne sono contenta, la curiosità ti farà andare lontano.
La curiosità ti farà conoscere tante cose.
La curiosità guiderà il tuo essere.
Noi proveremo a saziare la tua fame di conoscenza, promesso.




martedì 27 gennaio 2015

semplicemente vivendola

Cara Giorgia,
è arrivata un'altra cuginetta, la piccola Leda (piccola si fa per dire visti i suoi quasi 4 kg!!) :-)
Un'altra bimba che porta gioia e amore.
Un'altra bimba che si affaccia alla vita.
Un'altra bimba che colorerà le nostre vite.
Cosa sarebbe una vita senza colori, una vita senza voi bimbetti?
Sarebbe una vita in bianco e nero.
Voi che con la vostra spontaneità ci ricordate che la vita è anche e soprattutto improvvisazione.
Poi da grandi la spontaneità ahimè si perde e ci si dedica alla programmazione, progettazione su cosa fare e talvolta anche su cosa dire.
Si, è triste, però piccolina ti svelo un segreto.
Alcune persone grandi hanno nascosto una parte di spontaneità e la custodiscono con cura utilizzandola quando si lasciano andare alla situazione, quando si fanno guidare dagli eventi, dalla vita.
A volte è bello lasciarsi andare, vivere la vita così come viene, senza se e senza ma.
Semplicemente vivendola.
Dovremo farlo almeno per un'ora al giorno, giusto per assaporarla fino in fondo.
Semplicemente vivendola.


lunedì 19 gennaio 2015

per andare dove?

Cara Giorgia,
ci chiamano per l'undicesimo incontro al Consultorio Familiare di Nuoro, forse l'incontro più atteso da tutte perché non ci sono più le pance ma ci siete voi bimbetti scalpitanti e pimpanti.
Arriviamo una dopo l'altra, carrozzina dopo carrozzina.
Tutte curiose di vedere i frutti della danza della natura, i ballerini e le ballerine che ora danzano fuori dalla pancia.
Siete veramente bellissimi, ciascuno con i suoi colori, ciascuno con i suoi ritmi, ciascuno col suo sguardo, ciascuno con la sua curiosità di vedere cosa succede.
Ci sediamo in cerchio, con Franca, la mitica Franca che ci ha seguito per dieci incontri accompagnandoci durante le ultime settimane e in qualche modo anche durante il parto.
Ciascuna racconta la sua esperienza: il travaglio, il parto, la permanenza in ospedale nei pochi giorni successivi al parto.
Esperienze diverse, racconti emozionanti, risate, pelle d'oca, sorrisi, immagini, sensazioni, ricordi, colori, nuove creature che si affacciano alla vita.
Nel frattempo qualcuno di voi mangia, qualcuno dorme, qualcuno piange, qualcuno cerca le coccole, qualcuno ha bisogno di essere cambiato.
L'atmosfera familiare consente di fare tutto ciò che avremo fatto a casa.
Un'atmosfera fantastica, ricca di colori e condivisione.
Un'atmosfera ricca di umanità e semplicità.
Due cose che molto spesso mancano.
Due cose che credo siano alla base di una vita serena ma che ogni tanto ci sfuggono perché stiamo rincorrendo chissà cosa.
Talvolta bruciamo le nostre energie nel fare tutto in fretta, tutto e subito. Chissà perché poi.
Forse quelle energie dovremo usarle per altro.
Forse quelle energie dovremo usarle per goderci la vita con più semplicità.
Così facendo, probabilmente, si vivrebbe meglio.
Si, perché alla fine stiamo sempre correndo, ma per andare dove?



(Portaoggetti realizzato da Zia Paola Sotgiu)

martedì 13 gennaio 2015

un bellissimo errore

Cara Giorgia, 
nel frattempo che cresci le cicogne portano i loro fagotti.
Ti portiamo a conoscere la piccola Sara.
La famiglia si allarga, la vita da' nuovi frutti, un'altra bimba che da' amore e felicità.
Ora hai un mese e mezzo, eppure sembra l'altro ieri che sei venuta al mondo.
Dicono che dopo il parto la mamma dimentica tutto, il dolore e quant'altro di non proprio piacevole.
Mi sa di no, mi sa che le mamme non dimenticano.
Mi sa che le mamme ricordano, ma pur ricordando capiscono che tutto il dolore, la fatica e i vari fastidi post partum hanno comunque portato un bellissimo regalo :-)
O forse capiscono che la vera fatica non è portare in grembo una creatura per nove mesi e farla nascere ma bensì farla crescere.
Farla crescere in questo mondo così difficile.
Farla crescere in questo mondo pieno di tante cose belle ma anche di odio, rabbia e tristezza. 
Farla crescere facendole capire che la vita è bella, che la vita a volte è faticosa ma colorata, che la vita è piena di momenti no da dimenticare ma anche di bellissimi momenti da ricordare.
Farla crescere sicura di se', delle proprie scelte, dei propri gusti, delle proprie passioni.

Escursione al fiume Nilo: 5 ore di viaggio all'andata e 5 per il ritorno.
Vale ma ci vuoi andare davvero?
Certo!
Ma sono 10 ore di pulman! Non ne vale la pena.
Ho sempre sentito parlare di questo fiume sin dalla scuola elementare, ora che posso vederlo non mi spaventano di certo dieci ore di viaggio.
Ma ti assicuro che non ne vale veramente la pena.
Io ci vado, se poi sarà una delusione avrò comunque sbagliato con la mia testa e non con la tua.
Il fiume Nilo: un bellissimo errore.

Eh si piccolina, sbagliare con la propria testa è sempre meglio che non ascoltare se stessi e sbagliare seguendo i consigli degli altri.
I consigli altrui si ascoltano, però poi siamo noi a pensare, a ragionare su cosa è meglio fare per noi in quel momento.



mercoledì 7 gennaio 2015

noi siamo con voi

Cara Giorgia,
le feste sono finite, l'epifania se le ha portate tutte via.
Sono state feste diverse dal solito, la tua presenza le ha rese decisamente più belle, più vive.
Ma non avevamo dubbi.
Un bimbo in casa porta sempre gioia e felicità.
Certo piccolina, non è una passeggiata accudire un neonato.
E' un grosso impegno, sia fisico che emotivo.
Ma noi non siamo soli.
Dal giorno in cui sei nata non c'è giorno in cui non penso a chi è sola nell'affrontare quest'avventura, a chi ha un compagno assente, a chi ha un compagno violento.
Noi abbiamo la fortuna di avere accanto persone splendide che si prendono cura di noi e ci danno una mano in tutto e per tutto.
Dai giorni in cui eravamo in ospedale a quando siamo tornati a casa, fino ad oggi, fino a domani, un domani lontano.
Chi col catering, chi con la lavanderia della tua biancheria, chi col sostegno morale, chi con l'ascolto dei nostri sfoghi nei momenti un po' scoraggianti, chi con i suoi sorrisi, chi con la sua presenza al momento giusto in cui tu sei un po' irrequieta e la mia stanchezza non ti aiuta di certo, chi con l'aiuto nelle faccende di casa, chi col semplice amore nello starci vicino anche se lontano.
Non lo so come si faccia da soli, non riesco proprio ad immaginarlo.
Finora non ho mai dedicato un post a nessuno.
Questo lo dedico a tutte quelle donne che si ritrovano da sole.
A tutte quelle donne che giorno dopo giorno trovano la forza per andare avanti.
A tutte quelle donne che non si arrendono mai.
A tutte quelle donne che lottano per dare ai propri figli un futuro migliore.
Forza donne, non siete sole.
Forza donne, noi siamo con voi.