mercoledì 30 marzo 2016

per predicare bene bisogna razzolare bene

Cara Giorgia,
anche queste feste sono trascorse, tra uova di cioccolato, pranzi a tavola, pranzi al sacco, passeggiate, giochi in casa e giochi all'aria aperta, famiglia riunita, gita con gli amici, la primavera che ci fa cucù, il sole che bacia la nostra pelle, pisolini in luoghi insoliti, sorprese, km, stanchezza, orario nuovo e giornate più lunghe.
Adoro la primavera, adoro ogni singolo profumo e ogni suono della natura.
Adoro quando cambia l'orario e le giornate sono lunghe lunghe.
Tutto ha un aspetto diverso.
Anche le forze sono di più e c'è più voglia di fare alcune cose.
Cambia il modo di affrontare la giornata, gli impegni, gli appuntamenti.
Cambia il modo di guardare l'armadio, le finestre, il divano.
Cambia la prospettiva, ora guardiamo all'estate e agli eventi che ci accompagnano fino a quando non arriva. Aspettiamo la passeggiata ecologica, le feste campestri e l'evento "La Rue de la Folie".
Nel frattempo ci prepariamo per un'invasione poetica su Alda Merini. Leggiamo la sua biografia, le sue poesie, i suoi aforismi, le sue storie.
Lo so che non sono poi tanto adatte per una bambina della tua età, ma tu intanto mi vedi con il libro in mano, mi vedi interessata ad una storia o ad un qualcosa che trovo in quelle pagine, senti la mia sete di conoscenza e la mia passione per la lettura.
Mi guardi, mi osservi, mi imiti in tutto e per tutto.
Cerco di darti il buon esempio, perchè prima di tutto si educa con questo. Le parole vengono dopo, sono i gesti quelli più importanti.
E' inutile comportarsi in un modo e poi chiederti di fare in un altro, non ha senso, non c'è coerenza.
L'esempio è fondamentale, in tutte le cose.
Per insegnare rispetto occorre rispettare.
Per insegnare le buone maniere bisogna comportarsi in modo educato.
Per insegnare ad ascoltare occorre tendere le orecchie e lasciar parlare gli altri.
Per insegnare a non mentire bisogna dire la verità.
Per insegnare la non violenza occorre tifare per la pace, anche nelle piccole cose.
Per predicare bene bisogna razzolare bene.




martedì 15 marzo 2016

la vita inizia quando decidi di scegliere

Cara Giorgia,
tu cresci dolcemente e così in fretta che ogni giorno mi meraviglio di te, di ciò che fai, di come sei, di come ci guardi, di come ci imiti, di come ti relazioni a noi e agli altri.
Mi meraviglio e penso che Madre Natura è veramente meravigliosa perché con l'essere umano (dal concepimento alla nascita fino al suo completo sviluppo) ha creato la perfezione. 
Certo, lo so che la perfezione non esiste e so anche che, per fortuna, nessuno è perfetto.
La perfezione sta negli stadi della crescita, fin da quando l'essere umano è dentro la pancia.
Tutto segue una linea.
Una linea che poi ha diverse stampe e diversi colori, ma la linea è la stessa, salvo rare eccezioni.
In questa linea s'intersecano diversi elementi, tra cui le relazioni. 
Cosa sono?
Fiuuuu. E' difficile definirle, molto difficile.
Sono i rapporti tra gli esseri umani. Tra genitori e figli, tra compagni, tra amici, tra colleghi.
Rapporti umani che talvolta di umano hanno poco e niente.
Rapporti umani che non sempre sono positivi e felici.
Rapporti umani alle volte faticosi, incomprensibili, scioccanti, poveri, imbarazzanti.
Rapporti umani disumani.
Non possiamo andare d'accordo con tutti, è davvero molto molto difficile. I pochi che ci riescono non so davvero come facciano, forse si fanno scivolare tutto ma anche così ci vogliono tanta forza e volontà.
Io uso la forza e la volontà per scegliere.
Scelgo chi mi fa stare bene, chi mi fa trovare a mio agio, chi mi ascolta, chi mi parla con piacere, chi emana positività, chi mi da' qualcosa anche senza apparentemente darmi niente.
Filtro chi spara energia negativa da tutti i pori, chi parla parla parla e non conosce la parola "ascolto", chi prende e basta, chi cerca di seminare zizzania, chi dimostra gelosia e invidia anche con un semplice sguardo, chi cerca di avere il controllo su tutto e tutti, chi si offende in un batter d'occhio, chi racconta nient'altro che disgrazie, chi si oppone a prescindere, chi rimane fermo nelle sue decisioni senza minimamente pensare di mettersi in gioco.
Scelgo la positività.
Scelgo la vita.
Perché la vita inizia quando decidi di scegliere.  


mercoledì 2 marzo 2016

nemmeno per un minuto

Cara Giorgia,
l'avventura è finita, dopo un duro lavoro dietro e davanti alle quinte, dopo diversi spettacoli e diversi artisti che si sono esibiti nel nostro paese, dopo serate divertenti e riflessive, dopo eventi collaterali di tutti i generi, dopo varie cene con i visi stravolti e i corpi stanchissimi, dopo le tante sistemazioni e risistemazioni delle location, dopo viaggi e accoglienze, ma anche dopo tanta soddisfazione per come è andata l'intera manifestazione. Anche per te sicuramente non è stata una passeggiata.
Perdonami per tutto il tempo che ho rubato a noi due, ai nostri giochi, alle nostre passeggiate, alle ninne nanne serali, alle coccole, agli scherzi e ai risvegli senza pensieri.
So che mi perdoni, so che lo fai perché tu mi capisci.
Capisci che l'essere mamma include anche l'essere donna e l'essere una persona che lavora.
Capisci che se io e tuo padre non siamo con te la sera è per una giusta motivazione.
Capisci che ciò che facciamo ci ricarica e, nonostante la stanchezza, l'indomani ci ritrovi sorridenti e soddisfatti.
Capisci che la vita non è solo casa.
L'ultimo giorno capisci anche che diavolo stiamo combinando tutte le volte che ti lasciamo dai nonni per cena per poi rivederti l'indomani mattina al tuo risveglio.
Osservi tutto e tutti, curiosa.
Ogni tanto guardi lo spettacolo. Ridi, sorridi, cammini, corri avanti e indietro.
Stavolta ti portiamo con noi, ti mostriamo il nostro lavoro e ti presentiamo ai nostri amici venuti da lontano.
Ecco, ora è tutto più chiaro.
Eh già, le cose talvolta si capiscono solo alla fine.
Ma l'importante è capirle.
Ora ci riposiamo per qualche giorno, poi partiamo per una nuova avventura.
Tranquilla, è tutto sotto controllo.
Stavolta non ti lascio nemmeno per un minuto.