giovedì 26 marzo 2015

versione on the road

Cara Giorgia,
eccoci a quattro mesi da quella splendida alba.
I ritmi sono a giorni tranquilli, a giorni un po' incalzanti per via di vari impegni lavorativi e non.
Ti portiamo sempre con noi, in ogni dove.
Anche se ci sono tanti km da fare, tu sei con noi.
Anche se talvolta non puoi restare con me per una o due ore non importa, tuo padre nel frattempo ti porta a passeggio e tu sei felice come una Pasqua.
Non lo so se lo spirito di adattamento sia una cosa innata o derivi totalmente dall'esperienza.
Forse c'è una predisposizione e il resto viene da ciò che facciamo.
In ogni caso pensiamo che questo spirito sia molto importante per vivere bene, per non avere limiti quando si vuole fare qualcosa e inseguire i propri sogni.
Cerchiamo di trasmettertelo in ogni modo, cerchiamo di farti vedere gli aspetti positivi di tutti i nostri spostamenti e vivere ogni trasferta come una gita.
Tu sembri capire quando devi svegliarti presto per partire, quando devi aspettare poichè noi non possiamo rispondere immediatamente ad un tuo bisogno, sembri capire i nostri bisogni come noi capiamo i tuoi.
Sei una grande, non c'è che dire.
Questa tua versione On The Road ti farà arrivare lontano, ne sono certa.


venerdì 20 marzo 2015

ciò che facciamo o che non facciamo

Cara Giorgia,
il tempo per scriverti ultimamente si è un po' ridotto a causa di vari impegni che prima o poi andavano ripresi.
Contenta di farlo ma allo stesso tempo parecchio stanca.
Ma fa parte del gioco e noi continuiamo a giocare.
Tu cresci dolcemente e ogni giorno fai una nuova scoperta.
Guardarti mentre ti sorprendi per ogni nuova conquista, mentre ridi per ogni cosa che ti diverte è veramente fantastico.
In qualche modo impariamo entrambe.
Io imparo ad osservarti, ascoltarti, capirti.
Tu impari a vivere.
Non sono mai stata una grande osservatrice, o meglio osservo solo ciò che m'interessa eliminando il superfluo.
Con te niente è superfluo, ogni minimo gesto, ogni minimo vocalizzo, ogni tipo di pianto mi comunica qualcosa.
A volte è un po' difficile capirti ma piano piano vedrai che ci capiremo alla grande.
A volte è difficile capire anche noi adulti, anche se sappiamo usare le parole.
A volte non le usiamo o perché in quel momento è difficile farlo, o perché nessuno ci ha mai insegnato a comunicare o perché pretendiamo che gli altri ci capiscano lo stesso.
E allora anche lì bisogna osservare, seguire la comunicazione non verbale, i gesti, i silenzi.
Tutto ciò che facciamo o che non facciamo comunica qualcosa.
Piano piano scoprirai che comunicare è veramente straordinario e che osservare e capire è meraviglioso.
Non avere mai paura di comunicare, di qualsiasi cosa si tratti.
Noi ti ascolteremo.
Noi ti capiremo.



domenica 8 marzo 2015

forti ma non immortali

Cara Giorgia,
oggi è un giorno importante che ci ricorda che tutti i giorni sono importanti e preziosi.
Oggi è la festa della donna.
E' un'occasione per ricordarci quanto siamo grandi e forti.
Le donne che amano, che soffrono, che subiscono, che tradiscono, che s'innamorano, che si dedicano alla famiglia, che lavorano, che lottano, che si preoccupano, che si dedicano esclusivamente agli altri, che si fermano, che si ammalano, che vivono giorno per giorno, che vorrebbero ricominciare ma che ancor prima devono capire che vorrebbero finire una storia, che vorrebbero diventare madri, che piangono in silenzio, che ballano, che fingono di essere felici, che ridono, che non lavorano, che cercano aiuto, che rompono, che impazziscono d'amore, che fanno finta di niente, che combattono, che sclerano, che non si decidono, che si sorprendono, che iniziano la dieta il lunedì e la finiscono il martedì, che non parlano, che abortiscono, che amano il sole, che diventano madri, che hanno tanto coraggio, che seducono, che mollano, che mordono, che vanno sempre di fretta, che scuotono la testa, che fuggono, che raccontano, che sopravvivono ma non vivono, che ottengono ciò che vogliono, che non vanno mai dal medico quando stanno male, che si pentono, che si vendono, che si curano di loro stesse, che festeggiano.
Che ne dici piccolina di dedicare questo post a tutte le donne e in particolare alle donne che stanno male, che pensano di non farcela, che pensano non ci sia una via d'uscita?
Si, so che saresti d'accordo e forse mi diresti di dire loro che una soluzione c'è sempre, che le cose si possono risolvere, che tutto si sistema. L'importante è non tenersi tutto dentro, parlare con qualcuno della situazione che si vive, non vergognarsi, tenere duro ma anche crollare e farsi aiutare.
Siamo forti, ma non siamo immortali.



mercoledì 4 marzo 2015

continuiamo a essere donne

Cara Giorgia,
qualche giorno fa hai compiuto tre mesi...ora sei grande!
Non so perché ma le settimane volano, trascorrono troppo in fretta.
Ci ritroviamo alla fine del congedo di maternità.
Ci ritroviamo a riprendere quello che qualche mese fa abbiamo lasciato in sospeso.
Ci ritroviamo a calcare le scene.
Portiamo anche te.
Mi vedi recitare.
Mi aspetti.
Tuo padre ti porta in camerino.
Mangi, ti guardi allo specchio mentre ti cambio.
Si, l'ho sempre immaginato così il palcoscenico con te.
Diverso.
Dicono che quando diventi mamma la tua vita cambia.
E' vero, cambia parecchio.
Cambiano i ritmi, le giornate, le esigenze.
Cambiano le priorità, i pensieri, le scelte.
Cambiano molte cose, ma alcune è bene che rimangano le stesse, almeno in parte.
Alcune ci servono per vivere serenamente.
E' bene riprendere a occuparci di noi, fare ciò che ci piace senza nulla togliere a voi figli .
Pensare esclusivamente all'essere mamma credo che prima o poi faccia impazzire.
Continuiamo a essere donne.
Non scordiamocelo mai.
Non scordarlo nemmeno tu piccolina, se e quando anche tu vorrai vivere questa bellissima avventura.