venerdì 26 ottobre 2018

nuove vite

Cara Giorgia,
ora ci fermiamo sul serio per un bel po', ne abbiamo bisogno.
Abbiamo finito gli eventi in bellezza con un bellissimo incontro che parlava di malattie, doni e vita.
Lo scrittore Francesco Abate e l'attore Giacomo Casti ci hanno regalato una serata ricca di emozioni presentandoci il libro "Torpedone trapiantati".
Non è stata la solita presentazione dove qualcuno intervista l'autore, tutt'altro. Francesco che raccontava e Giacomo leggeva, il tutto con un feeling strepitoso da togliere il fiato. La storia di Francesco, di altri trapiantati, di Cinzia e della sua famiglia. Storie che s'intrecciano e creano altre storie, altre vite.
Abbiamo riso tanto, ma alla fine anche pianto.
Si parla di donazione degli organi.
Forse nessuno di noi pensa a fare questa scelta ma credo che sarebbe un dono non indifferente per chi purtroppo si trova a dover dipendere da un eventuale donatore. Affrontare la perdita di una persona cara non è mai facile ma sapere che questa persona può salvare altre vite potrebbe dare un senso a tutta la sofferenza che si prova quando qualcuno viene a mancare.
La storia di Francesco e Cinzia ha una potenza immensa che dovrebbe farci pensare.
Lo so piccolina che l'argomento non è ne leggero ne bello da sentire e che sarebbe meglio pensare ad altro, ma in questo caso basterebbe essere generosi e apporre una firma in Comune, sperando certo che quella firma serva il più tardi possibile o che non serva proprio perché ciò significa che avremo vissuto a lungo e che saremo invecchiati. Ma nella vita non si sa mai.
Ho ascoltato questa storia per la seconda volta con lo stesso spirito, con la stessa sete di sapere della prima sapendo che sarei stata arricchita di nuovi colori e nuove emozioni. E così è stato. Abbiamo conosciuto un nuovo mondo formato da nuove vite nate in sala operatoria anziché in sala parto.