sabato 10 giugno 2017

tutti esseri umani, chi più, chi meno

Cara Giorgia,
finora non era mai capitato, non così a lungo.
Sono due mesi che non ti scrivo, ma non perchè non abbia niente da raccontarti, anzi, ma semplicemente per mancanza di tempo e forse anche d'ispirazione.
Troppo impegnata a fare altro, a pensare a varie cose, faccende e facendette, troppo impegnata ad organizzare l'oggi, il domani, il dopodomani, il tra una settimana, il tra un  mese. Troppo davvero.
Rallento, per l'ennesima volta, sperando sia la volta buona, quella giusta.
Rallento e capisco che si può vivere anche senza riuscire a fare tutto, senza completare tutta la scheda prefissata per quel giorno o per quella settimana.
Rallento, mi ascolto, mi accolgo.
Mi ritaglio un po' di tempo per riposarmi dopo pranzo e ricaricarmi, un altro po' per portarti fuori in strada a giocare con gli altri bambini del vicinato, un altro po' per cucinare qualcosa di diverso.
Per ora va bene, non esageriamo. La gradualità è sempre la cosa migliore anche se non sono mai stata brava in questo. Ci provo, con tutta me stessa.
E mentre succede questo, proprio mentre decido di rallentare e alleggerire il carico che ho sulle spalle e sulla testa leggo di una donna che si dimentica la sua bambina di 18 mesi in auto, per un'intera mattina. E la bambina muore. Così, senza....senza.
Non ci sono parole, solo un abbraccio da parte mia che non le arriverà mai perchè non mi conosce.
A volte capiamo perfino chi conosciamo anche solo per nome, la capiamo innanzittutto non giudicandola ma pensando al suo dolore e piangendo insieme a lei, anche se da lontano.
Ennesimo caso in cui molte persone pensano di sapere, di esser certe che a loro non capiterebbe, persone che condannano un gesto che nasconde chissà quale vita, chissà quale carico mentale.
E allora mi chiedo che senso abbia condannare questa donna, scrivere brutti pensieri e parole offensive contro di lei, farla soffrire più di quanto già non soffra per aver perso la sua bambina in un modo così atroce.
Che senso ha?
Si sta forse meglio giudicando e puntando il dito?
Ci sentiamo migliori perchè a noi non è capitato?
Pensiamo di essere delle madri più amorevoli perchè pensiamo che a noi non possa succedere?
Non lo so che meccanismi si scatenano in questi casi, cosa pensano alcune persone che partono con l'insulto social e non social.
Non lo so, ma vorrei saperlo per cercare di capire. Da sola non ci arrivo davvero.
Eppure siamo tutti esseri umani, chi più, chi meno.