venerdì 20 marzo 2015

ciò che facciamo o che non facciamo

Cara Giorgia,
il tempo per scriverti ultimamente si è un po' ridotto a causa di vari impegni che prima o poi andavano ripresi.
Contenta di farlo ma allo stesso tempo parecchio stanca.
Ma fa parte del gioco e noi continuiamo a giocare.
Tu cresci dolcemente e ogni giorno fai una nuova scoperta.
Guardarti mentre ti sorprendi per ogni nuova conquista, mentre ridi per ogni cosa che ti diverte è veramente fantastico.
In qualche modo impariamo entrambe.
Io imparo ad osservarti, ascoltarti, capirti.
Tu impari a vivere.
Non sono mai stata una grande osservatrice, o meglio osservo solo ciò che m'interessa eliminando il superfluo.
Con te niente è superfluo, ogni minimo gesto, ogni minimo vocalizzo, ogni tipo di pianto mi comunica qualcosa.
A volte è un po' difficile capirti ma piano piano vedrai che ci capiremo alla grande.
A volte è difficile capire anche noi adulti, anche se sappiamo usare le parole.
A volte non le usiamo o perché in quel momento è difficile farlo, o perché nessuno ci ha mai insegnato a comunicare o perché pretendiamo che gli altri ci capiscano lo stesso.
E allora anche lì bisogna osservare, seguire la comunicazione non verbale, i gesti, i silenzi.
Tutto ciò che facciamo o che non facciamo comunica qualcosa.
Piano piano scoprirai che comunicare è veramente straordinario e che osservare e capire è meraviglioso.
Non avere mai paura di comunicare, di qualsiasi cosa si tratti.
Noi ti ascolteremo.
Noi ti capiremo.



Nessun commento: