lunedì 19 gennaio 2015

per andare dove?

Cara Giorgia,
ci chiamano per l'undicesimo incontro al Consultorio Familiare di Nuoro, forse l'incontro più atteso da tutte perché non ci sono più le pance ma ci siete voi bimbetti scalpitanti e pimpanti.
Arriviamo una dopo l'altra, carrozzina dopo carrozzina.
Tutte curiose di vedere i frutti della danza della natura, i ballerini e le ballerine che ora danzano fuori dalla pancia.
Siete veramente bellissimi, ciascuno con i suoi colori, ciascuno con i suoi ritmi, ciascuno col suo sguardo, ciascuno con la sua curiosità di vedere cosa succede.
Ci sediamo in cerchio, con Franca, la mitica Franca che ci ha seguito per dieci incontri accompagnandoci durante le ultime settimane e in qualche modo anche durante il parto.
Ciascuna racconta la sua esperienza: il travaglio, il parto, la permanenza in ospedale nei pochi giorni successivi al parto.
Esperienze diverse, racconti emozionanti, risate, pelle d'oca, sorrisi, immagini, sensazioni, ricordi, colori, nuove creature che si affacciano alla vita.
Nel frattempo qualcuno di voi mangia, qualcuno dorme, qualcuno piange, qualcuno cerca le coccole, qualcuno ha bisogno di essere cambiato.
L'atmosfera familiare consente di fare tutto ciò che avremo fatto a casa.
Un'atmosfera fantastica, ricca di colori e condivisione.
Un'atmosfera ricca di umanità e semplicità.
Due cose che molto spesso mancano.
Due cose che credo siano alla base di una vita serena ma che ogni tanto ci sfuggono perché stiamo rincorrendo chissà cosa.
Talvolta bruciamo le nostre energie nel fare tutto in fretta, tutto e subito. Chissà perché poi.
Forse quelle energie dovremo usarle per altro.
Forse quelle energie dovremo usarle per goderci la vita con più semplicità.
Così facendo, probabilmente, si vivrebbe meglio.
Si, perché alla fine stiamo sempre correndo, ma per andare dove?



(Portaoggetti realizzato da Zia Paola Sotgiu)

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