tag:blogger.com,1999:blog-81297634407547438732024-02-19T06:27:47.694+01:00millimetroemezzoRacconti di gravidanza emozionale e spunti per una genitorialità accogliente
Scheggia Impazzitahttp://www.blogger.com/profile/08860491317540634762noreply@blogger.comBlogger165125tag:blogger.com,1999:blog-8129763440754743873.post-85192290329140891842021-01-05T13:16:00.004+01:002021-01-05T13:20:09.858+01:00in questo mare che è la vita<p>Cara Giorgia,<br />sono giorni indecisa su scrivere o meno un post finale, forse provvisorio, forse definitivo.<br />Ora ho riaperto il blog, dopo mesi. Un'assenza così lunga non c'è mai stata. Ma a volte la vita ti travolge, come un uragano e tu cerchi semplicemente di stare a galla. Tutto il resto viene lasciato da parte, non per poca importanza ma per semplice e pura necessità.<br /><br />Quell'uragano ha risvegliato in me una nuova creatività, una strana energia che vuole fuoriuscire e che devo capire come e dove canalizzare.<br />Diversi progetti che salvo in una cartella mentale, tanta voglia di metterli in pratica, uno per uno.<br />Tempo al tempo, disse qualcuno.</p><p>E tempo sia.<br />Riprendiamoci i nostri equilibri, le nostre abitudini e i nuovi ritmi di questo nuovo anno.<br />Lasciamoci trasportare dall'ispirazione e dalla passione per ciò che facciamo, che raramente ci fanno sbagliare tempi e modi.<br />Facciamoci guidare da ciò che abbiamo dentro, senza fretta, senza frenesia.</p><p>E' che io adoro vedere il compimento delle cose, non vedo l'ora di iniziare e di finire per vedere l'effetto che fa.<br />L'effetto su di me, sempre benefico.</p><p>La scrittura come autoterapia.<br />Raccontarsi e raccontare.<br />Ciò che a volte ti salva in mezzo all'uragano.<br />I remi a cui aggrapparti quando la corrente sembra portarti via.</p><p>No, io resto.<br />Galleggio e riprendo a nuotare in questo mare che è la vita.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgG3piKZUeeHKA7XT0stoFZJOuJ787FkyiRxIHFVbxoywQhJgCPBeR8LA2VPTBYbE3ZMmiqf3YT0-aGd7EY1rzqpRL-v2wVUKyV3ixxRfm8HFWV81Wl_MmBldYkJhzuhbhHaME-JdD-Vp4/s2048/in+questo+mare+che+%25C3%25A8+la+vita.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1424" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgG3piKZUeeHKA7XT0stoFZJOuJ787FkyiRxIHFVbxoywQhJgCPBeR8LA2VPTBYbE3ZMmiqf3YT0-aGd7EY1rzqpRL-v2wVUKyV3ixxRfm8HFWV81Wl_MmBldYkJhzuhbhHaME-JdD-Vp4/s320/in+questo+mare+che+%25C3%25A8+la+vita.jpg" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br />in questo mare che è la vita.<p></p>Scheggia Impazzitahttp://www.blogger.com/profile/08860491317540634762noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8129763440754743873.post-29634107722449379192020-05-21T23:39:00.001+02:002020-05-21T23:42:44.764+02:00DaD e non risultatiCara Giorgia,<br />
<div style="text-align: justify;">
la quarantena è finita, dopo 69 lunghi giorni di #iorestoacasa ma la libertà non l'abbiamo riacquistata, com'era prevedibile d'altronde. Rimane il distanziamento sociale, la mascherina, i guanti, i parco giochi chiusi e il divieto di assembramento. Una sorta di potete uscire ma restate comunque da soli. E mi rendo conto che ora che possiamo respirare l'aria fuori dalle solite quattro mura dovremo essere felici e contenti, festeggiare questo grande traguardo e gridare la nostra felicità. Invece no, non lo facciamo. Perchè di fatto non siamo felici, siamo solo liberi di uscire dalla porta di casa per poi stare attenti ad ogni passo che facciamo o che fanno gli altri. Attenti che le altre persone non si avvicinino troppo o addirittura vi accarezzino come viene spontaneo fare a molti, normale, umano. Attenti che non vi avviciniate agli altri bambini, attenti che questa limitata libertà non ci riporti nuovamente alla segregazione che abbiamo già vissuto e che conta già abbastanza danni a livello umano e sociale.</div>
<div style="text-align: justify;">
E poi penso alla scuola, alla sua assenza, alla sua mancanza.</div>
<div style="text-align: justify;">
Penso a come sarà a settembre e mi viene da piangere al solo pensiero che non possiate iniziare seduti tra i banchi di scuola a guardarvi in faccia mentre iniziate una nuova avventura, che non avrà di certo buon sapore visti i sei mesi di nulla.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non è vero, non c'è stato il nulla.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ah giusto, qualcosa c'è stato, per qualcuno, in qualche momento, con qualche dispositivo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Alcuni hanno potuto seguire le lezioni a distanza, alcuni hanno sempre fatto i compiti, alcuni hanno acquisito diverse competenze tecniche e curricolari, alcuni sono riusciti ad apprezzare gli aspetti positivi della DAD.</div>
<div style="text-align: justify;">
E gli altri?</div>
<div style="text-align: justify;">
No, ma quelli non contano, contano i risultati che si sono ottenuti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Vanno considerati anche i non risultati, compresa la mancanza della relazione e del contatto, la differenza tra chi ha i genitori che lavorano, chi li ha a casa e chi li ha che lavorano in smart working.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ma tutte queste cose si sanno, ne siamo tutti o quasi tutti consapevoli.</div>
<div style="text-align: justify;">
Si, ma allora che fare?</div>
<div style="text-align: justify;">
Bella domanda.</div>
<div style="text-align: justify;">
E qual'è la risposta?</div>
<div style="text-align: justify;">
Non lo so. So solo che non possiamo non fare. Occorre farci sentire, alzare la<a href="https://www.ufficiostampabasilicata.it/attualita/ministro-azzolina-ma-lei-sa-che-ancora-oggi-ci-sono-tanti-alunni-che-non-hanno-il-tablet/?fbclid=IwAR3aIDvlPoj-R-3np3aREWx9EKstk8YWRMGRFL9WsZLIxnFMmpYiNJvhK7k" target="_blank"> voce</a>, unirci e combattere per salvare il presente e il futuro dei nostri bambini. </div>
<div style="text-align: justify;">
Occorrono soluzioni importanti e risolutive, che pongano il bambino al centro, che ci proteggano dal covid19 ma anche dalle conseguenze traumatiche della DAD. Occorre che qualcuno si metta seriamente nei panni dei bambini e dei genitori, che viva ciò che vivono loro ogni giorno per far si che tirino fuori dal cilindro il coniglio con la soluzione che fa al caso nostro. Non è facile trovarla, ma chi ha pensato di avere le competenze per governare un paese ora può dimostrare di saperlo fare, in primis per chi è senza passato ma che sarà il nostro futuro.</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcbcu8OhIQiJejMicJws_wdEZPm06C1zySeosEbPHnkFmDzbc4FgALqxGW4gj-jV3vCUrVFyo6FOPiwjjvHFTyeJnpWZrNHrpWhsyY6aVTdGBXz53kJOZwoAXnHxVUumKazp372NVuD68/s1600/dad+e+non+risultati.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="427" data-original-width="640" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcbcu8OhIQiJejMicJws_wdEZPm06C1zySeosEbPHnkFmDzbc4FgALqxGW4gj-jV3vCUrVFyo6FOPiwjjvHFTyeJnpWZrNHrpWhsyY6aVTdGBXz53kJOZwoAXnHxVUumKazp372NVuD68/s320/dad+e+non+risultati.JPG" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<br />Scheggia Impazzitahttp://www.blogger.com/profile/08860491317540634762noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8129763440754743873.post-36988395631398119172020-04-07T17:11:00.003+02:002020-04-07T17:12:24.439+02:00senza conto alla rovesciaCara Giorgia,<br />
<div style="text-align: justify;">
la quarantena da #covid19 dura da quasi un mese e io non so davvero definire il nostro stato attuale. E' una continua altalena emotiva, un farsi traghettare dalle giornate che scorrono veloci cercando di tenere un equilibrio che talvolta è precario e sfocia in un pianto o in una discussione, per poi finire sempre con un abbraccio perché attualmente è l'unico modo possibile per far tornare il sereno. Non senza spiegazioni, sfoghi, pensieri forti e parole gridate a tutto volume. </div>
<div style="text-align: justify;">
Passerà, certo, prima o poi passerà.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ma nel frattempo viviamo tutto questo, dimenticandoci per qualche momento la segregazione forzata, presi da un film, da un gioco o dal cibo. Ma quando d'un tratto torniamo alla realtà la tristezza ha la meglio. So che ti mancano i tuoi amichetti e la scuola, le tue maestre, tutte le persone care che nella vita normale ti stavano sempre accanto. So che ti mancano le attività all'aperto, le passeggiate, l'andare a fare la spesa, i saltelli mentre vai a scuola, le corsette nei vicoli mentre torniamo a casa. So che ti manca tutto questo anche se a parole non riesci ad esprimerlo. Lo fai con i gesti quotidiani, con i tuoi no, con i capricci, con le tue richieste talvolta esagerate, con i pianti disperati e i momenti da mettersi le mani tra i capelli. E talvolta le metto, tiro quei capelli, li tiro così forte che vorrei strapparmeli ad uno ad uno, contandoli così come conto i giorni che passano chiusi in casa. Ma non si può fare il conto alla rovescia, e questa credo sia la cosa che fa più paura, a noi adulti ma anche a voi bambini.</div>
<div style="text-align: justify;">
Difficile gestire il tutto, contenere la rabbia, lo spavento, la tristezza.</div>
<div style="text-align: justify;">
Le lasciamo andare, le tiriamo fuori. Dentro starebbero strette e imploderebbero in un malessere ancor più grande.</div>
<div style="text-align: justify;">
Lasciamole libere e utilizziamole in modo diverso, trasformiamole in qualcosa che ci fa stare bene.</div>
<div style="text-align: justify;">
Scrivo, do' voce alla fantasia e alla creatività che è riapparsa prepotentemente, forse come terapia per affrontare tutto questo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Perché anche se ora ci sembra tutto più grande di noi, in mezzo qualche spiraglio io lo vedo e ci respiro dentro, anzi fuori.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-46iNWZ-odlwdV9eAk5tYW1eukzS2f_t487c1X5e7YnmAzSSSZ2yZLzZWsP8pOuPMMhNWxiXlvVNEq6VNaM20LMG4xYL0NYpoc6i3RzsRf_550FYtH-IAIBLJLx9PXS2hnkuJtozV06U/s1600/senza+conto+alla+rovescia.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="480" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-46iNWZ-odlwdV9eAk5tYW1eukzS2f_t487c1X5e7YnmAzSSSZ2yZLzZWsP8pOuPMMhNWxiXlvVNEq6VNaM20LMG4xYL0NYpoc6i3RzsRf_550FYtH-IAIBLJLx9PXS2hnkuJtozV06U/s320/senza+conto+alla+rovescia.jpeg" width="240" /></a></div>
<br />
<br />
<br />Scheggia Impazzitahttp://www.blogger.com/profile/08860491317540634762noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8129763440754743873.post-55973241038260555212020-03-12T22:51:00.003+01:002020-04-07T14:39:31.572+02:00#andràtuttobene<div style="text-align: justify;">
Cara Giorgia,</div>
<div style="text-align: justify;">
viviamo giorni difficili e surreali per quello strano ospite inaspettato chiamato coronavirus. Inaspettato ma conosciuto, ora più che mai. Di solito quando arriva un ospite si aprono le porte e lo si accoglie con allegria, ma non in questo caso. Con lui è tutto chiuso e l'allegria viene meno visto che dobbiamo restare a casa non si sa fino a quando. </div>
<div style="text-align: justify;">
Dicono che #andràtuttobene e io ci voglio credere, ma nel frattempo è molto dura. </div>
<div style="text-align: justify;">
Dicono che così abbiamo la possibilità di rallentare, di goderci ogni istante con voi. <br />
Dicono che così possiamo dare spazio alla creatività, creare, inventare.<br />
Dicono che così possiamo fare tutto ciò che non riuscivamo a fare nella vita normale con i ritmi frenetici della quotidianità.</div>
<div style="text-align: justify;">
Va bene tutto, ma quello che non dicono è che fare la mamma è pesante di base, fare la mamma in queste condizioni di segregazione è pesante al quadrato, anzi al cubo. Non ti rimane un briciolo di tempo per ritagliarti uno spazio per la tua persona, per le tue cose. Potresti averlo di sera, quando i bambini dormono, ma a quel punto anche tu, dopo aver letto le ultime news sull'andamento dell'isolamento, crolli all'istante mentre poggi la testa sul cuscino.</div>
<div style="text-align: justify;">
E quindi a questo punto ti fermi un istante e rifletti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Mi fermo, penso e scrivo un decalogo personale con disposizioni da seguire ogni giorno per sopravvivere in questo caos fin troppo calmo:</div>
<ol>
<li>Uscire a passeggio in vicinato con te e Nicolò stando a distanza da chiunque.</li>
<li>Spiegarti che vivere così è difficile per tutti ma che se facciamo un gioco di squadra è tutto molto più semplice.</li>
<li>Rilassarmi con te sul divano a guardare un film o cartoni animati.</li>
<li>Chiudermi in bagno per 5 minuti quando raggiungo l'apice del nervosismo, respirare e ritrovare la razionalità.</li>
<li>Abbracciarti ogni volta che mi dici un no.</li>
<li>Cantare e ballare.</li>
<li>Seguire andamento virus nei vari canali informativi ma senza alimentare ansia e panico.</li>
<li>Ricordarmi che l'importante è raggiungere l'obiettivo comune: cacciare via questo virus con la corona, come lo chiami tu.</li>
<li>Respirare e pensare che prima o poi tutto questo finirà perché come dice sempre nonno Toi "cada cosa ata unu cuminzu e un agabbu".</li>
<li>Guardarvi mentre ridete a crepapelle, ignari di tutto, ed essere felice di avere davanti a me uno spettacolo della natura.</li>
</ol>
#andràtuttobene<br />
<div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbDOHhTRxrWxeSbRmURJfWk26CdGCY-mMyayeUevzVGPUN0aUIZJZJrSCF26ev9kjBOmBzI-XarUl2Zq64peviJ5wdtVshxf_cFlFuf0xBOKgXQ30WQr52fm-Swfi9Tq-9sUj_fd5kFg4/s1600/%2523andr%25C3%25A0tuttobene.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1599" data-original-width="1200" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbDOHhTRxrWxeSbRmURJfWk26CdGCY-mMyayeUevzVGPUN0aUIZJZJrSCF26ev9kjBOmBzI-XarUl2Zq64peviJ5wdtVshxf_cFlFuf0xBOKgXQ30WQr52fm-Swfi9Tq-9sUj_fd5kFg4/s320/%2523andr%25C3%25A0tuttobene.jpeg" width="240" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="text-align: start;">#iorestoacasa</span></div>
<div>
<br /></div>
Scheggia Impazzitahttp://www.blogger.com/profile/08860491317540634762noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8129763440754743873.post-3486794321647238642020-02-06T10:58:00.001+01:002020-02-06T10:59:55.648+01:00educare al cambiamento, all'autonomia e alla libertà Cara Giorgia,<br />
<div style="text-align: justify;">
credo che una pausa così lunga nello scriverti non l'abbia mai fatta. Ci sono diversi cambiamenti e nuovi impegni e il tempo per scriverti è sempre meno. Ma non solo. Forse manca anche l'ispirazione, che oggi è tornata prepotentemente dopo aver ricevuto un regalo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Un libro che ha varcato il mare ed è arrivato fin qui, non senza un motivo. Un libro che ne ha subito richiamato un altro, oltre ad una bella chiacchierata sull'insegnamento legato all'autostima.</div>
<div style="text-align: justify;">
Si, perché insegnare non significa solo trasmettere contenuti, ma vuol dire anche far si che gli argomenti vengano capiti e collegati alla realtà in cui si vive.</div>
<div style="text-align: justify;">
Vuol dire anche far in modo che gli alunni credano in se stessi e non siano solo, purtroppo, soggetti da valutare.</div>
<div style="text-align: justify;">
Vuol dire anche aver fiducia in loro, incuriosirli ed ascoltarli, far in modo che si interessino agli argomenti, che abbiano voglia di approfondirli e di studiare non perché vengono minacciati o ricattati da un brutto voto ma perché credono nelle loro capacità e sete di conoscenza.</div>
<div style="text-align: justify;">
Vuol dire considerarli come persone e non come numeri, creare un'atmosfera accogliente e non di sfida, un clima sereno dove nessuno sta sopra nessuno, dove il docente non è un nemico da combattere o da fregare ma una persona che cammina insieme a loro nell'avventura che la scuola offre.</div>
<div style="text-align: justify;">
Vuol dire trasmettere con passione, educare al cambiamento, all'autonomia e alla libertà .</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
"Non è in base all'orientamento sessuale che si definisce una persona." (Sofia, 16 anni)<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
"E' grave che ci sia anche una sola persona razzista." (Simona, 17 anni)<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
"Uomo e donna possono sostenersi a vicenda, senza stare l'uno dietro l'altro" (Sofia, 16 anni)<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
"La ricchezza della diversità: essere tutti uguali sarebbe monotono." (Alice, 16 anni)<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
"Le quote rosa sono inutili perché aumentano la disuguaglianza di genere, anche se l'obiettivo dovrebbe essere il contrario" (Martina, 21 anni)</div>
<br />
<span style="text-align: justify;">"La nostra mentalità dovrebbe essere come l'universo: infinita e senza limiti" (Lisa, 18 anni)</span><br />
<span style="text-align: justify;"><br /></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigQp57yX_YEMhb35h0dnEmTe-2WVUs8Zzx2e3Ml_3c-hgt8zFxYgHa5KXfbLyLNLeNuMZlnAVKmWyT1eb5wM9JGN-j6uD7p4IBSg-HPe4v6_sjLye-ZwHOxYC1djFGjxZllVvbhhYk6Yg/s1600/educare+al+cambiamento%252C+all%2527autonomia+e+alla+libert%25C3%25A0%25C2%25A0.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1100" data-original-width="1148" height="306" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigQp57yX_YEMhb35h0dnEmTe-2WVUs8Zzx2e3Ml_3c-hgt8zFxYgHa5KXfbLyLNLeNuMZlnAVKmWyT1eb5wM9JGN-j6uD7p4IBSg-HPe4v6_sjLye-ZwHOxYC1djFGjxZllVvbhhYk6Yg/s320/educare+al+cambiamento%252C+all%2527autonomia+e+alla+libert%25C3%25A0%25C2%25A0.jpeg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />Scheggia Impazzitahttp://www.blogger.com/profile/08860491317540634762noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8129763440754743873.post-88406903957758323722019-11-06T22:10:00.002+01:002019-11-06T22:24:42.105+01:00chiudete gli occhi e ricominciateCara Giorgia,<br />
siamo nel bel mezzo di un reinizio e cerchiamo di trovare un equilibrio, di ricalibrare il tutto per vivere bene. La bellezza di questo momento sta nel rinascere un po' per volta, di osservare e capire, rispondere ai bisogni dell'altro e ascoltare i propri.<br />
<br />
Io i miei figli li tratto tutti allo stesso modo, sono tutti uguali.<br />
Non credo siano tutti uguali.<br />
Si, sono tutti miei figli, allo stesso modo.<br />
Ma sono tutti diversi. Ciascuno ha i propri bisogni, ciascuno ha necessità diverse in tempi differenti.<br />
No no, io non faccio figli e figliastri.<br />
Qui non si tratta di fare figli e figliastri, si tratta di rispettarli in base a ciò che sono e a ciò che provano, alle varie difficoltà che incontrano nella vita.<br />
No no.<br />
<br />
E quel no è una porta chiusa, sbattuta senza possibilità di riaprirla.<br />
E ogni tanto qualcuno si affaccia alle finestre, ma talvolta vengono chiuse anche quelle.<br />
Tutto sigillato in nome di uno schema prestabilito che non si cambia per nessuna cosa al mondo.<br />
<br />
Poi c'è chi sceglie di non proseguire con quello schema, di cambiare le carte in tavola, di cambiare mazzo e pescare nuove possibilità.<br />
C'è chi sceglie di imparare cose nuove, mettersi in gioco, formarsi per capire come migliorarsi, come stare meglio con se stessi e con gli altri e come crescere meglio i propri figli.<br />
<div style="text-align: justify;">
Poi alla fine gli errori si commettono, ma c'è differenza tra quelli che si commettono con la porta aperta e quelli che invece si fanno con la porta sigillata.</div>
<br />
<div style="text-align: right;">
"Chiudete gli occhi e ricominciate" </div>
<div style="text-align: right;">
A. Jodorowsky</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghXxyC5gFXZ62-DsBzG-Hn7F45MPNl-lLKsbHZVhdr0y5H7ZlDdGzbV38fFMbSUqRIni-sMBVHZ02T_x8FSp-jgZkhaYyjf7Wp5ro38zpLP_GdDNGMYZTTq-ODfUWE5XMQDzBBT2AlrxI/s1600/IMG_20191031_222914_174.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="864" data-original-width="864" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghXxyC5gFXZ62-DsBzG-Hn7F45MPNl-lLKsbHZVhdr0y5H7ZlDdGzbV38fFMbSUqRIni-sMBVHZ02T_x8FSp-jgZkhaYyjf7Wp5ro38zpLP_GdDNGMYZTTq-ODfUWE5XMQDzBBT2AlrxI/s320/IMG_20191031_222914_174.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
(Foto di zia Loredana)</div>
<br />Scheggia Impazzitahttp://www.blogger.com/profile/08860491317540634762noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8129763440754743873.post-78994115355929503542019-10-15T22:22:00.002+02:002019-10-15T22:22:26.515+02:00capidanne<div style="text-align: justify;">
Cara Giorgia,</div>
<div style="text-align: justify;">
inizia una nuova stagione: l'autunno.</div>
<div style="text-align: justify;">
Tempo di reset e rinizi .</div>
<div style="text-align: justify;">
Riprende la scuola, la routine, il tram tram quotidiano con tutti gli impegni settimanali dei grandi e dei piccini. Ci si sente più carichi dopo le vacanze estive e anche più motivati ad intraprendere nuove strade e nuovi progetti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Settembre.</div>
<div style="text-align: justify;">
Capidanne.</div>
<div style="text-align: justify;">
Anticamente in Sardegna si seguiva il calendario bizantino nel quale il Capodanno era a settembre, mese di inizio dei lavori agricoli.</div>
<div style="text-align: justify;">
Capidanne.</div>
<div style="text-align: justify;">
Per noi questo inizio è stato un po' lento ed è slittato ad ottobre.</div>
<div style="text-align: justify;">
Sarà che le vacanze non sono state esattamente riposanti, come per tutti i genitori presumo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Sarà che forse non eravamo pronti per ricominciare.</div>
<div style="text-align: justify;">
Sarà che forse per affrontare un lungo cammino bisogna partire piano piano per non affaticarsi troppo all'inizio per poi finire con un bello sprint.</div>
<div style="text-align: justify;">
Abbiamo rispettato i nostri tempi, e i vostri.</div>
<div style="text-align: justify;">
Abbiamo aspettato senza saperlo, in silenzio.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non c'è fretta, perché alcune decisioni hanno bisogno di tempo per lievitare.</div>
<div style="text-align: justify;">
E si sa che se non lievitano bene possono fare male.</div>
<div style="text-align: justify;">
Esiste sempre un tempo giusto, quello che arriva all'improvviso e ti guarda negli occhi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quello che ti chiede se stai bene e cosa potresti fare per eliminare ciò che ti fa stare male.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quello che bussa così forte alla tua porta che è inevitabile non aprire.</div>
<div style="text-align: justify;">
Io ho aperto, e non solo io.</div>
<div style="text-align: justify;">
Apriamo, facciamo entrare aria nuova, respiriamo a pieni polmoni e vada come vada non potremo mai dire di non aver scelto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Capidanne.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5LnuwnEa7iDTYyPSGzfJ_eor9h4e3gy9H-K5wPdsni_G5_nt73JBWB13_Wi-j2hyphenhyphenadZzukIZohlFLMqZGreYap711gdcViyhpYM27aGakny3ndSMCPDv-ggIza9fiopiDDNxsiROcktY/s1600/capidanne.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="480" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5LnuwnEa7iDTYyPSGzfJ_eor9h4e3gy9H-K5wPdsni_G5_nt73JBWB13_Wi-j2hyphenhyphenadZzukIZohlFLMqZGreYap711gdcViyhpYM27aGakny3ndSMCPDv-ggIza9fiopiDDNxsiROcktY/s320/capidanne.jpg" width="240" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Scheggia Impazzitahttp://www.blogger.com/profile/08860491317540634762noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8129763440754743873.post-38497566109195699592019-08-06T19:18:00.000+02:002019-08-06T19:24:50.192+02:00ho bisogno di<div style="text-align: justify;">
Cara Giorgia,</div>
<div style="text-align: justify;">
ti scrivo mentre penso a voi due che crescete all'impazzata, che cambiate numero di scarpe o taglia di pannolini. Voi con i vostri progressi e la curiosità che vi contraddistingue da quando vi alzate la mattina fino a quando andate a letto la sera, fino all'ultimo minuto, anzi all'ultimo secondo. Probabilmente fai domande anche mentre dormi e chissà se c'è qualcuno a risponderti. Spero di si, perché il desiderio di conoscenza bisogna sempre tenerlo vivo anche se talvolta è faticoso.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Giò indovina de ite apo bisonzu como?<br />
De silenzio.<br />
Brava!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Dopo svariatissime domande, mille perché e quant'altro la mia testa a volte non ce la fa più.<br />
E non mi vergogno di dire di cosa ho bisogno.<br />
Non mi sento in colpa a chiederti per favore un po' di silenzio, perché tutti prima o poi ne abbiamo bisogno. E le esigenze vanno ascoltate e condivise.<br />
Tutti abbiamo delle necessità, solo che a volte cresciamo convinti che possiamo farcela da soli, senza rispondere ai nostri bisogni o lasciandoli per ultimi. Prima quelli degli altri, soprattutto per noi donne.<br />
Educazione.<br />
Cultura.<br />
Chiamiamola come vogliamo.<br />
Ma forse è ora di cambiare alcune cose e iniziare ad utilizzare l'espressione <i>ho bisogno di.</i><br />
Senza paura, senza sensi di colpa.<br />
L'unica nostra colpa, se così vogliamo definirla, sarebbe quella di non volerci bene e di non ascoltarci.<br />
<br />
E ora io ho bisogno di un vostro abbraccio.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_od7PmdxmaJnfU7EW_LNOapdcgw0sFYFcecB8Bb39x9PFupIFGmMyo6X31-p9M2QZs2Y7uvZfIVo-H5G-gvDzbkjlae1q-aNKEt7BcclhOsM7v4dx9k4BUZHfj6hDixq_tR6FaiJN7Dg/s1600/ho+bisogno+di.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="336" data-original-width="448" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_od7PmdxmaJnfU7EW_LNOapdcgw0sFYFcecB8Bb39x9PFupIFGmMyo6X31-p9M2QZs2Y7uvZfIVo-H5G-gvDzbkjlae1q-aNKEt7BcclhOsM7v4dx9k4BUZHfj6hDixq_tR6FaiJN7Dg/s320/ho+bisogno+di.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<div style="text-align: center;">
(Foto fatta da te, artistica al punto giusto da poterla pubblicare)</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Traduzione:</div>
<div style="text-align: justify;">
Giorgia indovina di cosa ho bisogno adesso?</div>
<div style="text-align: justify;">
Di silenzio.</div>
<div style="text-align: justify;">
Brava!</div>
<br />Scheggia Impazzitahttp://www.blogger.com/profile/08860491317540634762noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8129763440754743873.post-49266962942753116232019-06-24T15:22:00.002+02:002019-06-24T23:01:32.604+02:00come fanno tutte le mamme non solo mammeCara Giorgia,<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
è ormai scientificamente provato che ho perso il ritmo. Che avere due bambini non è come averne uno ma tutto raddoppia o forse si moltiplica. Che il tempo a disposizione è veramente poco e il tempo libero non esiste. O forse esiste ma possiamo definirlo in modo diverso: tempo liberato. Lo ritaglio sottraendolo a tutto quello che c'è da fare nella quotidianità e rubandone un po' ai nostri giochi e al nostro stare insieme. Lo utilizzo poi per fare ciò che mi piace, per ricaricarmi e ricordarmi che non sono solo una mamma. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Vale ma come fai?</div>
<div style="text-align: justify;">
Come fanno tutte le mamme non solo mamme.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Vorrei riuscirci ancora di più dedicandomi a voi allo stesso modo ma attualmente non è possibile. Aspetterò. Bisogna sempre saper aspettare, avere pazienza e nel frattempo godersi il presente.</div>
<div style="text-align: justify;">
Difficilissimo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Questo potremo impararlo da voi che non pensate al passato ne tanto meno al futuro. Vivete qui ed ora. Ecco perché non capite la nostra fretta pensando al dopo e ai vari programmi che si sfaserebbero se perdessimo quel ritmo. Ecco perché il malumore per una caduta o un'offesa sparisce presto e ritrovate il sorriso molto più in fretta di noi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Vorrei che la vostra spensieratezza potessimo provarla anche noi, almeno una volta al giorno, per dieci minuti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Vorrei fare una qualsiasi cosa concentrandomi su di essa senza dover pensare a tutto ciò che devo fare poi.</div>
<span style="text-align: justify;">Vorrei svegliarmi ridendo come fa lui, anziché con l'indecisione se stendere i panni prima o dopo la colazione.</span><br />
<div style="text-align: justify;">
Vorrei non dover programmare niente e vivere alla giornata senza sapere nemmeno che giorno è.</div>
<span style="text-align: justify;">Vorrei tutto questo, ma non posso averlo.</span><br />
<div style="text-align: justify;">
Non posso perché l'età della fanciullezza l'ho oltrepassata da parecchio, perché sono mamma e ho grandi responsabilità nei vostri confronti, perché la spensieratezza non fa parte dell'età adulta.</div>
<div style="text-align: justify;">
E visto che non posso vivere questo posso almeno liberarmi un po' di tempo per seguire le mie passioni e fare ciò che mi fa stare bene.</div>
<div style="text-align: justify;">
Si, lo faccio, l'ho sempre fatto anche se non sempre allo stesso modo. Esistono ritmi diversi in base al periodo che si vive, all'età dei figli e all'ispirazione.</div>
<div style="text-align: justify;">
E' sempre una questione di equilibrio che a volte c'è e a volte è precario.<br />
Ora c'è?<br />
Non saprei, ora ho solo necessità di ricaricarmi.<br />
Allora prenditi un po' di tempo liberato.<br />
Ma manca l'ispirazione. Crisi artistica.</div>
<div style="text-align: justify;">
La crisi può essere sintomo di crescita.</div>
<div style="text-align: justify;">
E allora stop. Vivo la crisi, la accolgo, la ascolto.<br />
E se sono idee arriveranno.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6pJfGPSblRm2GM02gVRNghhKUh4xVXjYP423UQg0HhZLwsLmABmEFuXjYv1JSzrvARq83NKDvzqxFGLbfhYsL4Nnn_hik3dmNgkHolKUbVm6arrO_RWnulkE2MIW7MzejbVhu_qVJl8c/s1600/come+fanno+tutte+le+mamme+non+solo+mamme.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="498" data-original-width="480" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6pJfGPSblRm2GM02gVRNghhKUh4xVXjYP423UQg0HhZLwsLmABmEFuXjYv1JSzrvARq83NKDvzqxFGLbfhYsL4Nnn_hik3dmNgkHolKUbVm6arrO_RWnulkE2MIW7MzejbVhu_qVJl8c/s320/come+fanno+tutte+le+mamme+non+solo+mamme.jpeg" width="308" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Scheggia Impazzitahttp://www.blogger.com/profile/08860491317540634762noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8129763440754743873.post-77905534971550887432019-05-15T23:04:00.001+02:002019-05-15T23:04:23.025+02:00crescere e creareCara Giorgia,<br />
sono giorni di transizione tra impegni che finiscono e progetti in movimento.<br />
Una sorta di cambio stagione dell'armadio che stenta ad arrivare per vari motivi.<br />
Primo fra tutti: il tempo.<br />
Questo non basta mai.<br />
Vorremo il tempo per giocare con voi e quello per coccolarvi.<br />
Il tempo per leggervi le storie della buonanotte e quello per guardare insieme un film.<br />
Il tempo per inventare nuovi giochi o uscire fuori a giocare all'aria aperta.<br />
Il tempo per lavorare e per inseguire nuovi sogni.<br />
Il tempo per scrivere e per fare formazione.<br />
Il tempo per creare eventi e conoscere persone nuove.<br />
Il tempo per condividere i nostri pensieri e le nostre emozioni.<br />
Stanca solo ad elencare il tempo che occorre.<br />
Stanca perché il tempo è tiranno e forse è suddiviso male.<br />
Tolgo il forse.<br />Alla fine lo tolgo sempre.<br />Lo metto mentre rifletto, poi ci penso e lo tolgo.<br />
Ma va bene, si è sempre in tempo per cambiare le cose. Basta riavvolgere un po' il nastro, rivedere la scena dal di fuori, vedere quello che non va e pensarci su.<br />La notte porta pensiero, dicono.<br />
Ma anche il giorno lo porta.<br />
Il pensiero è sempre lì, dietro l'angolo. A volte lo vediamo, a volte non lo vogliamo ne vedere ne ascoltare. Ma in fondo in fondo sappiamo che c'è.<br />Il pensiero che forse ci fa male e ci ferisce, ma c'è.<br />Una realtà che ci porta malessere e momenti out.<br />
Ma anche questi sono necessari per crescere.<br />Si cresce con fatica, a tutte le età. E forse per chi aiuta a crescere qualcun'altro crescere è ancor più difficile.<br />
Dal latino: crescere dalla stessa radice di creare.<br />Si cresce e si crea.<div>
Chi non cresce resta fermo, immobile, fisso.</div>
<div>
E l'immobilità a lungo andare fa male, molto male.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Cresci, crea, sogna.</div>
<div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGlb7mFW_MFyTR1BUEyBq9HKhqxF7KM2QE2ealvGcLsNHFOqeGYCLRffV0ZGSUjji3YiY2YXqVrKBFnVGZJzMbl9OcImXr0MrMXpLsc2D4QWsOL8bJVcSLwuC6pkfW6ugPqRCn0myGQhw/s1600/crescere+e+creare.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="438" data-original-width="640" height="219" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGlb7mFW_MFyTR1BUEyBq9HKhqxF7KM2QE2ealvGcLsNHFOqeGYCLRffV0ZGSUjji3YiY2YXqVrKBFnVGZJzMbl9OcImXr0MrMXpLsc2D4QWsOL8bJVcSLwuC6pkfW6ugPqRCn0myGQhw/s320/crescere+e+creare.jpg" width="320" /></a></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<br /></div>
Scheggia Impazzitahttp://www.blogger.com/profile/08860491317540634762noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8129763440754743873.post-49363980066085893802019-03-27T17:03:00.000+01:002019-03-27T17:07:53.937+01:00chi si ferma è perduto o forse si riposaCara Giorgia,<br />
<div style="text-align: justify;">
è tornato il tempo delle novità. Sarà che è arrivata la primavera e piano piano ci spogliamo del grigiore dell'inverno e riprendiamo a respirare a pieni polmoni. Sarà che la creatività che era in letargo è finalmente uscita dalla tana e ora difficilmente si ferma a riposare.</div>
<div style="text-align: justify;">
La vita ci ha sorriso di nuovo regalandoci un nuovo cuginetto: Diego. E' nato di lunedì, di notte, in silenzio, regalandoci un bellissimo e dolce buongiorno al nostro risveglio.</div>
<div style="text-align: justify;">
E' iniziato poi il tempo delle gite, delle domeniche trascorse in compagnia a conoscere pezzettini di mondo. Iniziamo da Turri con l'evento "Tulipani in Sardegna". Luogo meraviglioso che ci porta a trascorrere una bellissima domenica in mezzo alla natura. </div>
<div style="text-align: justify;">
E ora, piano piano, apro le porte della mia seconda casa: il palcoscenico.</div>
<div style="text-align: justify;">
Lo faccio parlando di <a href="https://www.facebook.com/1425248791040537/photos/a.1425260954372654/2374932469405493/?type=3&theater" target="_blank">donne</a>, di mamme, con il <a href="https://www.facebook.com/CORO-Femminile-Intrempas-1425248791040537/" target="_blank">Coro Femminile Intrempas</a>.</div>
<div style="text-align: justify;">
Mi metto a lavoro con entusiasmo ed energia ritagliando vari momenti della giornata per scrivere, studiare e provare. E nonostante le interruzioni di tuo fratellino che ha fame, sonno, bisogno di essere cambiato e coccolato riesco poi a riprendere il filo del discorso e a creare ciò che mi piace e che spero trasmetta emozioni e riflessioni.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Vale ma come fai a riuscire a fare tutto?</div>
<div style="text-align: justify;">
In realtà non riesco a fare tutto ciò che vorrei, vado per priorità, ma vado.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Vado per la mia strada, quella che ho scelto, quella che mi porterà non so dove ma spero alla realizzazione di un sogno.</div>
<div style="text-align: justify;">
Vado incontro all'arte che stavolta mi ha chiamato senza che la cercassi poiché mi sembrava troppo presto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Vado dritta senza voltarmi indietro e senza pensare alla fatica che ormai fa parte di noi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Vado avanti tenendo sempre per mano te e Nicolò, grandi fonti di forza e ispirazione.</div>
<div style="text-align: justify;">
Vado avanti, anche se un po' a rilento ma non mi fermo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Chi si ferma è perduto o forse si riposa.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il mio riposo mentale è questo.</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidBzpHaJ9z_16yjJuzIX73XRimPg0NlC_EmQ5JDO2w5SPo-NcbhS2IcmaFXuaIblFTI2vkXUwtzAnFgXB4ZqtqGnwUU-ioazDFrpp5cj73kxbUizcrbtabXIepAUBw8WI-aN0Pi4zX5ZY/s1600/chi+si+ferma+%25C3%25A8+perduto+o+forse+si+riposa.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="480" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidBzpHaJ9z_16yjJuzIX73XRimPg0NlC_EmQ5JDO2w5SPo-NcbhS2IcmaFXuaIblFTI2vkXUwtzAnFgXB4ZqtqGnwUU-ioazDFrpp5cj73kxbUizcrbtabXIepAUBw8WI-aN0Pi4zX5ZY/s320/chi+si+ferma+%25C3%25A8+perduto+o+forse+si+riposa.jpeg" width="240" /></a></div>
<br />
<br />Scheggia Impazzitahttp://www.blogger.com/profile/08860491317540634762noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8129763440754743873.post-25005950982207332622019-03-13T17:38:00.002+01:002019-03-14T14:51:09.806+01:00quel dannato tunnelCara Giorgia,<br />
finalmente riprendo possesso del mio computer e anche un po' del mio tempo per scrivere.<br />
Eppure settimane fa pensavo che non ci sarei mai riuscita, mi sembrava impossibile tornare ad occuparmi delle mie cose, del mio lavoro, dei miei impegni artistici. Mi sbagliavo, per fortuna. E' che un neonato assorbe gran parte del tempo di una madre, soprattutto se è il secondogenito. Ci si fa in quattro per stare dietro ad entrambi e talvolta lo sconforto vince alla grande.<br />
<br />
Mamma perché piangi?<br />
Perché sono stanca. Anche le mamme si stancano.<br />
Lo vuoi un abbraccio?<br />
Si!<br />
<br />
E le lacrime spariscono, lo scoraggiamento si attenua e si riprende in mano la situazione col sorriso.<br />
Ma non sempre è così facile.<br />
Ultimamente sento diverse storie di donne che soffrono di depressione, alcune da anni, fin da quando sono diventate mamme. <a href="https://www.dolceattesa.com/parto/depressione-post-partum-cosa-sapere_dopo-il-parto/" target="_blank">Depressioni post partum</a> non riconosciute, non affrontate e non seguite. Si, perché la depressione va innanzitutto individuata.<br />
E poi?<br />
E poi <a href="https://www.dolceattesa.com/parto/depressione-post-partum-ne-uscita-cosi_dopo-il-parto/" target="_blank">va curata</a>.<br />
E se non la si riconosce?<br />
In quel caso lei va avanti, sempre di più. A volte sembra sia sparita ma poi ogni tanto fa capolino.<br />
E' che ci si vergogna di averla, di curarla.<br />
Vero.<br />
Perché mai?<br />
E' un fattore culturale e sociale, sembra che le malattie possano essere solo fisiche, quelle mentali sono sintomo di pazzia.<br />
Invece no.<br />
Già. Ma se ne parla in questi termini, quando se ne parla, perché la maggior parte delle volte queste donne non ne fanno parola con nessuno, si tengono tutto per loro e in questo modo il malessere cresce sempre di più.<br />
E i padri?<br />
Loro talvolta non hanno gli strumenti per riconoscere la depressione, in altri casi se ne accorgono ma non sanno cosa fare. Altri ancora fanno finta di niente forse perché avere un partner depresso fa stare male, ci si sente impotenti e apparentemente la cosa più semplice è lasciar scorrere tutto.<br />
Non è facile.<br />
No, non è facile neanche per loro. E in alcuni casi loro possono soffrire di <a href="https://www.nostrofiglio.it/neonato/0-3-mesi/depressione-post-parto/depressione-post-parto-padri" target="_blank">depressione post partum paterna</a>. Sono casi più rari ma può capitare.<br />
<br />
Lo so, lo so. Non sono argomenti per niente felici, ma sono reali.<br />
Diventare mamma è una cosa bellissima, ma non sempre tutto va nel verso giusto, non sempre questa esperienza è come l'abbiamo immaginata, non sempre porta felicità. E qui il gatto inizia a mordersi la coda, ci si sente in colpa per non essere felici e più crescono i sensi di colpa e più si sta male.<br />
Tunnel, spaventoso e scuro.<br />
Ma possiamo accendere la luce no?<br />
Si, da fuori si, ma chi è dentro non vede l'interruttore. Osserviamo bene le mamme, guardiamole negli occhi per capire se sono dentro o fuori da quel dannato tunnel.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHB3P42wQwl1ZwTb8_Gav20378zsI8DPApo0_SfBdKvj32I7dMvxvF2-ZOrpXxI8ERz3T3jeFnLkIk05vLbiHKlwbuGa_nPKUzcYsQFXq0qGdCtD5yi8qu_MY2geIFmJG5kKCEkI5kPBQ/s1600/quel+dannato+tunnel.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="427" data-original-width="640" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHB3P42wQwl1ZwTb8_Gav20378zsI8DPApo0_SfBdKvj32I7dMvxvF2-ZOrpXxI8ERz3T3jeFnLkIk05vLbiHKlwbuGa_nPKUzcYsQFXq0qGdCtD5yi8qu_MY2geIFmJG5kKCEkI5kPBQ/s320/quel+dannato+tunnel.JPG" width="320" /></a></div>
<br />
<br />Scheggia Impazzitahttp://www.blogger.com/profile/08860491317540634762noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8129763440754743873.post-8862889083930826832019-02-13T17:12:00.000+01:002019-02-13T22:49:02.454+01:00 pensieri e formaggio, lotta e ricotta: da soli non si va da nessuna parteCara Giorgia,<br />
<div style="text-align: justify;">
ti scrivo ahimè dopo più di un mese. Come avrai visto con i tuoi occhi essere la mamma di un neonato è parecchio impegnativo e non lascia il tempo per tante altre cose. Minuti contati per preparare il pranzo, fare la doccia, prepararci per andare all'asilo. Insomma ben poco relax, ma vederti felicemente innamorata di Nicolò mi da la forza per affrontare tutta la fatica delle giornate e delle nottate insonni.</div>
Mi manca scriverti, raccontarti ciò che succede attorno a noi e lontano da noi.<br />
Oggi abbiamo vissuto un po' di storia, insieme.<br />
Zero scuola e tutti in piazza per solidarietà con i pastori.<br />
<br />
Tu andrai alla manifestazione?<br />
Certo!<br />
E tu?<br />
No, perché dovrei? I pastori si sono mossi quando hanno manifestato gli altri settori?<br />
E anche se così fosse perché dobbiamo ragionare in questo modo?<br />
Occhio per occhio, dente per dente.<br />
Ma così non si va da nessuna parte.<br />
Pazienza.<br />
Come pazienza? Forse questo è proprio il momento giusto per stare uniti e lottare tutti insieme per un possibile cambiamento, forse è proprio il latte, bene primario, che ci da la forza di combattere per ottenere il giusto riconoscimento del nostro lavoro.<br />
Si ma non siamo tutti pastori.<br />
Certo che non lo siamo, ma che importa? Da soli non si va da nessuna parte, nessuna.<br />
<br />
Si chiama solidarietà, unione.<br />
Stare uniti, combattere civilmente tutti insieme.<br />
Essere solidali ci fa bene e ci rende più forti.<br />
Avere tutti lo stesso obiettivo ci unisce, grandi e piccoli, pastori e non.<br />
Oggi abbiamo vissuto tutto questo durante la manifestazione a Orani.<br />
Ed è stato bellissimo vedere quel fiume di persone percorrere le vie del paese, arrivare in piazza e condividere pensieri e formaggio, unione e latte, lotta e ricotta.<br />
Quando sarai più grande capirai meglio cosa sta succedendo, per ora sappi di aver partecipato ad un bellissimo gesto comunitario dove tutti hanno contribuito con la loro presenza, senza se e senza ma, senza pensare al passato ma guardando al futuro, combattivi e positivi, insieme.<br />
#noistiamoconipastori<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzzzlWty8_BHqN1nCTD5MY8PS-kWcH6og3A-vDNnq7tzH431EhQRN5ac2WxrQZxZQ_CytM04lUBE3oekyoLnN_VOzE3G2nupj0zblOjIlWpujLDZkqvLN0BfBL6tZc17iz9labW91xz8M/s1600/pensieri+e+formaggio%252C+lotta+e+ricotta+da+soli+non+si+va+da+nessuna+parte.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="361" data-original-width="640" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzzzlWty8_BHqN1nCTD5MY8PS-kWcH6og3A-vDNnq7tzH431EhQRN5ac2WxrQZxZQ_CytM04lUBE3oekyoLnN_VOzE3G2nupj0zblOjIlWpujLDZkqvLN0BfBL6tZc17iz9labW91xz8M/s320/pensieri+e+formaggio%252C+lotta+e+ricotta+da+soli+non+si+va+da+nessuna+parte.jpeg" width="320" /></a></div>
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<br /></div>
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(Foto di madrina Annalisa)</div>
<br />
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<br />
<br />Scheggia Impazzitahttp://www.blogger.com/profile/08860491317540634762noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8129763440754743873.post-58233572954371162622019-01-09T14:02:00.000+01:002019-06-24T11:10:46.989+02:00la sindrome di Wonder Woman: il furto della libertàCara Giorgia,<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
finalmente trovo qualche minuto per dedicarmi alla scrittura, attività da me tanto amata ma che richiede un po' di tempo, silenzio e concentrazione. Cose che con un neonato in casa sono molto rare. Mi ritrovo a fare mille cose, a guardare l'orologio e vedere le lancette scorrere velocemente senza avere il tempo di fare tutto quello che vorrei fare. Ma forse è impossibile fare tutto. Tolgo il forse, è davvero impossibile e la sindrome di Wonder Woman è sempre in agguato. E cascarci è molto molto facile. Ed è per questo che a volte mi fermo un secondo, ragiono un attimo e stop. Ma non basta fermare il corpo, occorre fermare soprattutto la mente che nel frattempo continua a pensare alle cose non fatte che si accumulano alle altre in programma fino ad arrivare allo scoraggiamento totale. </div>
<div style="text-align: justify;">
Fiuuuu. Che fatica.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non lo so quale sia la soluzione per alleviare il carico mentale, so solo che lo ereditiamo dalle nostre mamme fin da quando siamo piccole. Le guardiamo fare un sacco di cose senza fermarsi un attimo, le imitiamo e finiamo per crescere in questo modo. E così farai tu se mi vedi con questa sindrome.</div>
<div style="text-align: justify;">
E così sarà nei secoli dei secoli.</div>
<div style="text-align: justify;">
Noooooooooooooooooooooooooooo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Possiamo fare qualcosa, dobbiamo fare qualcosa.</div>
<div style="text-align: justify;">
Però i figli maschi non ereditano questo modus operandi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Beh certo, perché imitano i padri che solitamente non hanno un carico mentale come il nostro. Si tratta sempre delle solite differenze di genere che nascono fin da subito attraverso l'educazione.</div>
<br />
<i>“Furto della libertà.</i><br />
<br />
<i>I maschietti, sos mascittos, sos pitzinnos, sos pitzinneddos.</i><br />
<i> Mezzi di trasporto, armi, costruzioni, calcio.</i><br />
<i> Bambole, cucina, pentole, passeggino, vestitini. Non si può. Non diventi uomo.</i><br />
<i> Non sono da maschietto, mascittu, pitzinnu, pitzinneddu.</i><br />
<i> Non piangere, sii forte, se ti feriscono difenditi, non stare lì in palato come una femminuccia.</i><br />
<br />
<i>Le femminucce, sas emineddas, sas pitzinnas, sas pitzinneddas.</i><br />
<i> Bambole, gioielli, vestitini, pentole, caffettiere, passeggino, carrozzina, ferro da stiro, aspirapolvere, mocio vileda baby, danza. Tutto in rosa, estremamente rosa. Gli altri colori non esistono.</i><br />
<i> Puoi piangere, sei sensibile, sesso debole, porgi l’altra guancia, prenditi cura degli altri prima che di te stessa e stai tranquilla che tuo fratello ti proteggerà, perché lui è un maschio.</i><br />
<br />
<i>Fiocco rosa, fiocco azzurro.</i><br />
<i> Fiocco che determina disparità di genere, conflitti, poteri e dispoteri.</i><br />
<i> Equilibrio mancato, apparente, inesistente, fetente, appestante.</i><br />
<br />
<i>Luca lascia stare quel passeggino, è un gioco da femmine.</i><br />
<i> Ma mamma….</i><br />
<i> Luca d’apo nau chi nono, michi tando di piccan in giru!</i><br />
<i> Ma….</i><br />
<i> Ma nudda, vieni che ti do un cioccolato, e non piangere che sei un piccolo uomo.</i><br />
<br />
<i>Sedati, convinti, frenati, persuasi, soffocati, raffreddati, smorzati.</i><br />
<br />
<i>Alice lascia stare quel camioncino, è un gioco da maschi.</i><br />
<i> Ma mamma…</i><br />
<i> Alice d’apo nau chi nono, masciariotto chi non ses atera.</i><br />
<i> Ma…</i><br />
<i> Ma nudda, vieni che ti faccio giocare con il cellulare.</i><br />
<br />
<i>Soffocate, represse, controllate, trattenute, schiacciate, oppresse.</i><br />
<br />
<i> Rosa, azzurro, rosa, azzurro, rosa, azzurro.</i><br />
<i> L’arcobaleno è sparito, scomparso, estinto, dileguato, dissolto.</i><br />
<i> Gli altri colori non esistono, non sono mai esistiti per il genere umano, o forse si, in un tempo assai remoto, lontano, distante, diverso.</i><br />
<br />
<i> L’ha uccisa perché era geloso.</i><br />
<i> Era una ragazza facile.</i><br />
<i> E’ una moglie succube, peggio per lei.</i><br />
<i> E’ stato un attimo di follia.</i><br />
<i> Ha perso la ragione.</i><br />
<i> Gelosi.</i><br />
<i> Folli.</i><br />
<i> Pazzi.</i><br />
<br />
<i>Etichette, targhette, cartellini, marchi.</i><br />
<i> Rosa, azzurro, rosa, azzurro, rosa, azzurro.</i><br />
<br />
<i>Crescono con idee apparentemente giuste, schematiche, probe.</i><br />
<i> C’è chi sta sopra e chi sta sotto, come un letto a castello.</i><br />
<i> E quando quel castello cade la rabbia prende il sopravvento.</i><br />
<i> Violenza, aggressività, durezza, prepotenza, coercizione, sopruso.</i><br />
<i> Ferite nella pelle, nell’anima, nella testa.</i><br />
<i> Ferite difficili da vedere, riconoscere, lenire, sanare, identificare, capire.</i><br />
<br />
<i>Ladrocinio, furto, truffa, razzia.</i><br />
<i> Subito, al terzo giorno, forse al quinto.</i><br />
<i> Quel fiocco, arma potente, pericolosa, dominante, forte.</i><br />
<i> Eppure apparentemente innocente, carina, simpatica, ingenua, candida pura.</i><br />
<br />
<i>Furto senza scasso.</i><br />
<i> Rosa, azzurro, rosa, azzurro, rosa, azzurro.</i><br />
<i> Furto armato.</i><br />
<i> Rosa, azzurro, rosa, azzurro, rosa, azzurro.</i><br />
<i> Furto corazzato.</i><br />
<i> Rosa, azzurro, rosa, azzurro, rosa, azzurro.</i><br />
<i> Furto distruttivo.</i><br />
<i> Bottino: la libertà.”</i><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
E anche stavolta il fiocco non è del colore dettato dalla nostra società.</div>
<div style="text-align: justify;">
Abbiamo accolto il piccolo Nicolò nella sua casa con un bel fiocco verde e giallo, lo abbiamo accolto donandogli la libertà di essere così come vorrà, senza nessuna etichetta, senza nessuna aspettativa di genere. Lo abbiamo accolto libero e gli auguriamo di rimanere sempre così.</div>
<div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbD_uMk4a7U57quH4haXrfBIYKHYre8iEUEza8rY3E50TDSPZh5Ga8c2t58FfDugDS3nsGBnUmSS6k5_h0Mv5m6f_xEH5ZQvrOpQ1qKSaVqAduNz3HOCuldSJUwFyTpqHZjNBokxFzJPA/s1600/furto+della+libert%25C3%25A0.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="480" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbD_uMk4a7U57quH4haXrfBIYKHYre8iEUEza8rY3E50TDSPZh5Ga8c2t58FfDugDS3nsGBnUmSS6k5_h0Mv5m6f_xEH5ZQvrOpQ1qKSaVqAduNz3HOCuldSJUwFyTpqHZjNBokxFzJPA/s320/furto+della+libert%25C3%25A0.jpeg" width="240" /></a></div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: center;">
Fiocco nascita realizzato da <a href="https://www.facebook.com/La-Babaiola-Creazioni-1100197900061926/">La Babaiola Creazioni</a> e ricamato da zia Michela Murru</div>
</div>
Scheggia Impazzitahttp://www.blogger.com/profile/08860491317540634762noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8129763440754743873.post-86860090806908207122018-12-17T11:57:00.000+01:002018-12-17T12:01:49.646+01:00benvenuto Nicolò<div style="text-align: justify;">
Cara Giorgia,</div>
<div style="text-align: justify;">
è giunto dicembre e con lui anche il dono più bello di quest'anno: Nicolò.</div>
<div style="text-align: justify;">
E' arrivato una mattina, mentre tu andavi a scuola con nonna Cesira, dopo essere stata catapultata tra le sue braccia in piena notte. </div>
<div style="text-align: justify;">
E' arrivato una settimana prima, come immaginavo viste le sensazioni e i messaggi del mio corpo degli ultimi giorni. Nicolò aveva fretta di conoscere questa splendida sorella maggiore, certo che lo avrebbe coccolato e amato fin dal primo giorno del suo arrivo tra noi. E così è stato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Grande emozione per tutti, in un modo o nell'altro. Per chi c'era quando è nato, per chi era in contatto con noi e ha vissuto questo evento a distanza, per chi ha ricevuto questa notizia dal vivo come te. Ed emozionarsi è sempre bello, anche se talvolta non sappiamo come gestire questa scossa, soprattutto se è di una grandezza che nemmeno immaginiamo. Questo piccolo esserino è entrato a far parte delle nostre vite con un piccolo vagito, baciato dal sole del mattino e da sua madre. E con il suo arrivo a casa ha segnato una nuova pagina del nostro libro familiare, o forse la copertina di un nuovo volume.</div>
<div style="text-align: justify;">
Pagine che ora verranno riempite dai momenti belli e felici e da quelli più faticosi alla ricerca di un nuovo equilibrio familiare e di vita. I ritmi rallentano parecchio, ci sono diverse priorità, suddivisioni di compiti, nuovi bisogni a cui rispondere e attenzioni da distribuire. Il tutto per accogliere in modo dolce e delicato il piccolo Nicolò, così come abbiamo fatto con te 4 anni fa. Ma c'è una piccola differenza che non possiamo non notare: Nicolò ha la fortuna di avere una sorella come te, pronta a coccolarlo, ad insegnargli tantissime cose, a giocare con lui, a consolarlo quando è triste, a ridere con lui, a litigarci se necessario perché anche questo fa crescere sani e forti. Ma il tutto accadrà piano piano, senza fretta, senza senso del dovere, senza stress, senza imposizioni. Sono sicura che accadrà.</div>
<div style="text-align: justify;">
Per ora godiamoci questo lieto evento, festeggiamo il suo arrivo, brindiamo alla vita.</div>
<div style="text-align: justify;">
Tu hai già iniziato i festeggiamenti con i tuoi compagnetti di classe e con le maestre.<br />
E non può che essere un bellissimo inizio la condivisione di una gioia con chi ci sta accanto.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhet8yB8G3hXL56qNqZvcVn4mM75GBeuiiLMY0p-IuqUpx7wFKzIi84VjOTjRCS1u0iyU2J9cPTZuniUtBr-jf7EjrcKrrLv8KTmILE58cSX2FEHvgL4uzCwmjNoSa2BC8BVoRjNAaTwG0/s1600/benvenuto+Nicol%25C3%25B2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="620" height="247" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhet8yB8G3hXL56qNqZvcVn4mM75GBeuiiLMY0p-IuqUpx7wFKzIi84VjOTjRCS1u0iyU2J9cPTZuniUtBr-jf7EjrcKrrLv8KTmILE58cSX2FEHvgL4uzCwmjNoSa2BC8BVoRjNAaTwG0/s320/benvenuto+Nicol%25C3%25B2.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
(Realizzato dagli splendidi bambini della Sezione B<br />
Scuola dell'Infanzia di Orani)</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Scheggia Impazzitahttp://www.blogger.com/profile/08860491317540634762noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8129763440754743873.post-21736475302634378792018-12-03T17:45:00.001+01:002018-12-03T21:36:20.429+01:00famiglia di artisti e autistiCara Giorgia,<br />
<div style="text-align: justify;">
ormai ci siamo quasi, stai per diventare sorella maggiore e stai per vivere una nuova avventura insieme a tutti noi. La data presunta si avvicina e ora siamo <a href="https://millimetroemezzo.blogspot.com/2014/11/pronti-pronti-pronti.html" target="_blank">pronti pronti pronti</a>, così come lo eravamo per te 4 anni fa. Abbiamo sistemato diverse cose e più o meno finito gli eventi, a parte il <a href="http://www.entemusicalenuoro.it/2018/11/25/concerto-di-natale/" target="_blank">Concerto di Natale</a> del <a href="http://www.complessovocalenuoro.it/" target="_blank">Coro Polifonico</a> nel quale canta tuo padre. </div>
<div style="text-align: justify;">
Io ho salutato il palcoscenico qualche giorno fa. Lo so, avrei dovuto farlo molto prima, ma la passione per il canto e per il <a href="https://www.facebook.com/corofemminilediorani/?jazoest=26510012153831191026952111756650861108787122751141048585104801171008810575497799112116118101677386838811481796558651001201101211021211228357551201031059072113559810473457775118535110710311111997102798086110861214911151112459881" target="_blank">Coro Polifonico</a> di cui faccio parte era troppo forte per mancare all'evento che preparavamo da mesi. E' stato un bellissimo finale pre maternità, un po' rischioso visto l'avvicinarsi della data del parto, ma ne è valsa la pena. E' in queste occasioni che sento una strana armonia tra noi, una sorta di magia che ci unisce nonostante tutte le diversità tra noi coriste. 31 donne con variegate personalità, caratteri, pregi e difetti. Siamo tante ma c'è qualcosa che ci unisce: la passione per il canto. E tu sai benissimo che quando un motore ha la passione come carburante quel macchinario che lo contiene non si ferma, va avanti sempre e comunque, talvolta scalando la marcia, talvolta accelerando. E stavolta il serbatoio era pieno zeppo. Ci siamo messe in gioco, siamo salite sul palco di un grande teatro indossando gli abiti nuovi e con in mano gli spartiti di tre bellissime canzoni. Abbiamo ricordato un <a href="https://www.facebook.com/events/561510337654028/" target="_blank">grande artista</a>, ci siamo agitate, commosse e infine divertite. Un bel finale.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Lo so, non siamo una famiglia normale.<br />
Famiglia di <a href="https://www.facebook.com/valentina.loche?lst=1270788862%3A1270788862%3A1543854812" target="_blank">artisti</a> e <a href="https://www.facebook.com/jennygoncc/" target="_blank">autisti</a>. Cambia solo una lettera, per il resto entrambe le categorie non hanno ne giorni ne orari di lavoro prefissati. Non ci sono giorni di festa sempre liberi da impegni lavorativi, non ci sono vacanze fissate sempre nello stesso periodo. Non c'è niente di prestabilito e a volte so che questo può essere molto pesante, soprattutto per te. Ma sappi che abbiamo scelto le nostre strade seguendo ciò che ci piace e che ci rende felici. E se la strada che percorri è quella giusta tutte le salite si trasformeranno in discese.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ora ci fermiamo sul rettilineo per qualche mese, ci godiamo un meritato riposo, insieme. Tra giochi, disegni, tutine che entrano nei cassetti, brillantini che colorano le tue opere d'arte, docce stancanti, schiena dolorante, pancione che continua a crescere, tanti chissà quando nasce e valigia pronta ad aprirsi.<br />
<br />
Chissà come sarà.<br />
Chissà come saremo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjY0VqYLi53JqThT-2e-k12rcvDhZsdC87bnuS3UFDQIDTYPtMn29eaXs7oKyIQAJNfpR3w3e_1z-HJ80sEW8gmO3Ol0bjOMkJjrrpzrMJbx8oNTxGbOKHcBXmlEqraLhlml4cgFMcdDU0/s1600/famiglia+di+artisti+e+autisti.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="507" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjY0VqYLi53JqThT-2e-k12rcvDhZsdC87bnuS3UFDQIDTYPtMn29eaXs7oKyIQAJNfpR3w3e_1z-HJ80sEW8gmO3Ol0bjOMkJjrrpzrMJbx8oNTxGbOKHcBXmlEqraLhlml4cgFMcdDU0/s320/famiglia+di+artisti+e+autisti.jpg" width="202" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: center;">
(Foto di Zia Angela Mureddu<br />
Abito confezionato dalla <a href="http://www.sartoriamodolo.com/" target="_blank">Sartoria Modolo</a>)</div>
<br />
<br />Scheggia Impazzitahttp://www.blogger.com/profile/08860491317540634762noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8129763440754743873.post-78770245202051740472018-11-25T00:04:00.000+01:002018-11-25T23:05:45.997+01:00un quadro dipinto di rosso e di neroCara Giorgia,<br />
siamo arrivati al tuo quarto compleanno e ci siamo arrivati in un batter d'occhio.<br />
Quando sei nata?<br />
A novembre.<br />
Ancora non hai memorizzato questo giorno, ancora ignara del suo significato.<br />
25 novembre: Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. <br />
Ben presto lo imparerai, non c'è fretta.<br />
Scoprirai che talvolta l'animo umano è disumano, che la violenza fa da contorno a molte famiglie e tante vite, che moltissime donne subiscono violenza dall'uomo che dovrebbe amarle e che talvolta questa violenza si conclude con un tragico finale.<br />
Immagino già che mi chiederai perché e io sarò lì a cercare le parole giuste per descriverti un quadro dipinto di rosso e di nero.<br />
Il rosso è il colore dell'amore, ma talvolta può essere coperto di macchie nere.<br />
Non sempre l'amore è quello sognato e atteso, quello che ci fa stare bene, quello che ci rispetta e ci accetta così come siamo. A volte cerca di cambiarci, di isolarci e di rovinarci la vita.<br />
E in questo caso come facciamo a riconoscerne i <a href="https://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2017/09/14/uomini-violenti-segnali-per-riconoscerli_BJ0wTGcGidWSPnKpnFtt7H.html" target="_blank">sintomi</a>?<br />
Bella domanda. Il problema è che quando si è coinvolti è difficile guardare con lucidità ciò che ti succede ed è difficile anche per chi ti sta vicino farti aprire bene gli occhi.<br />
Quindi come si può fare?<br />
Altra bella domanda. Non è facile aiutare chi è vittima di violenza domestica, non è facile per niente. Ma possiamo innanzitutto star loro vicini, anche se potrebbero cercare di allontanarci in diversi modi spinte dal loro partner. E' faticoso ma non dovremo mollarle per nessun motivo al mondo.<br />
E poi?<br />
E poi dovremo cercare un modo per far capire loro che sono cambiate, che non sono più le donne che conoscevamo noi, e che si tratta di un cambiamento in negativo.<br />
Beh basta dirglielo!<br />
No, ahimè non è proprio così. Se glielo dicessimo si sentirebbero tra due fuochi e vincerebbe di sicuro l'altro fuoco. Dobbiamo trovare un modo per farcele arrivare da sole. Noi possiamo dare degli imput, poi dovrebbero capirlo da loro. Devono sentirsi capite e non giudicate, devono potersi fidare di noi e sfogarsi senza paure. Non hanno bisogno di sentir parlare male del loro compagno ma hanno bisogno di sentirsi a loro agio, di sentirsi ascoltate e protette.<br />
Non è facile.<br />
Lo so. D'istinto ci verrebbe di condannare lui, è normale, ma così si troverebbero di nuovo tra due fuochi e questo non le aiuterebbe, anzi.<br />
E se la situazione è molto grave?<br />
Beh allora occorre l'<a href="http://www.casadonne.it/informazioni/vademecum-per-aiutare-una-donna-che-subisce-violenza/" target="_blank">aiuto di persone competenti</a> che ti consigliano su cosa fare e su chi chiamare.<br />
La violenza si può fermare.<br />
Il rosso può essere solo rosso.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEsXJ7RxZjIRXTBVUBpm4ytXYuKnKWIXL0psqL9BcOxC484zBmldDy8CmDPdV-PtIuOITVnGEEkEx7vtSWWRWsBHXJsI1UZxj5d2ZennJVqstI4HjUY7-UqamUqX0auzCmiitFrWfvjto/s1600/un+quadro+dipinto+di+rosso+e+di+nero.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="299" data-original-width="448" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEsXJ7RxZjIRXTBVUBpm4ytXYuKnKWIXL0psqL9BcOxC484zBmldDy8CmDPdV-PtIuOITVnGEEkEx7vtSWWRWsBHXJsI1UZxj5d2ZennJVqstI4HjUY7-UqamUqX0auzCmiitFrWfvjto/s320/un+quadro+dipinto+di+rosso+e+di+nero.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
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<br />Scheggia Impazzitahttp://www.blogger.com/profile/08860491317540634762noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8129763440754743873.post-56855707835512235862018-11-04T11:50:00.000+01:002018-11-21T11:54:32.779+01:00Fratellino in arrivo!Cara Giorgia,<br />
<div style="text-align: justify;">
ci siamo ripresi dall'ultimo evento e ora ci prepariamo ad affrontarne altri. Qui le manifestazioni non finiscono mai. Ma a breve dovremo fermarci. Ultimi colpi di coda e poi stop. Dobbiamo riposarci per l'evento più importante dell'anno: l'arrivo del tuo fratellino.</div>
Eh si, ora non vediamo l'ora di conoscerlo.<br />
<div style="text-align: justify;">
Chissà come cambierà la nostra vita quando ci sarà anche lui. Certo che sarà diversa, sarà più bella e più colorata ma non ti nascondo che ci sarà anche qualche difficoltà sia nella riorganizzazione delle nostre attività quotidiane che nel vivere serenamente questo grande cambiamento.</div>
Anche le cose belle vanno metabolizzate e affrontate in un certo modo perché anche queste possono provocare reazioni non proprio positive. Si rimette tutto in gioco, le relazioni, i rapporti, le abitudini e si ricerca un nuovo equilibrio. Ma tranquilla, non sei sola, dovremo farlo un po' tutti e se lo facciamo insieme facendoci guidare dal cuore e dalla pancia sarà tutto molto più semplice.<br />
Lo so, non dipende solo da noi ma da tutto il contorno che c'è attorno. E per questo ti anticipo già che ti sentirai dire diverse frasi di circostanza del tipo:<br />
- Me lo dai il fratellino? (Come se le persone si possano e si debbano dare come oggetti).<br />
- Fa da bravo il fratellino? (Come se noi, grandi e piccini, facessimo sempre da bravi).<br />
- Piange il fratellino? (Come se esistano neonati che non piangono).<br />
- Chi è più bravo tu o il fratellino? (Come se fare da bravi sia una gara per conquistare il podio dell'amore dei genitori o degli zii).<br />
Poi ci saranno quelli che s'impegnano fortemente per farti ingelosire con frasi del tipo:<br />
- Non mi dai un bacio? Allora glielo do al fratellino. (Come se il fratellino possa dire di no come te e scegliere se farsi baciare oppure no).<br />
- Se non vieni tu prendo il fratellino (Come se il fratellino possa decidere di non andare).<br />
Insomma ce la metteranno tutta ma non lo faranno per cattiveria o con intenzione. Sono frasi che si dicono giusto per dire qualcosa e per inserirti in un discorso nel quale c'è un nuovo personaggio: il tuo fratellino. Alcune le dicevo anch'io fino a qualche anno fa ma ora non più perché credo che si possano sostituire con altre meno stuzzicanti.<br />
Lo so che non posso proteggerti da tutto e che non posso evitarti diverse sensazioni spiacevoli ma sappi che il suo arrivo non cambierà l'amore che proviamo per te.<br />
Come vedi in questi mesi la mia pancia cresce sempre di più ma con lei cresce anche il nostro amore che poi verrà diviso tra voi due. Ci saremo sempre e comunque per entrambi ma non ci saremo allo stesso modo, per fortuna. Si perché sarete due persone diverse e distinte, ciascuno con i propri bisogni e le proprie necessità, vivrete le stesse tappe della vita ma in periodi diversi. E anche noi non siamo uguali a 4 anni fa quando sei nata tu, siamo più grandi, più maturi e già con un po' di bagaglio esperienziale da genitori. Ci sarà ancora tanta strada da fare, c'insegnerete tantissime cose che ora ignoriamo e in qualche modo cresceremo ancora, tutti insieme. Ci saranno dei momenti difficili, come per tutte le cose, ma ci saranno anche quelli bellissimi in cui ringrazieremo Madre Natura per averci donato un altro Millimetroemezzo d'amore.<br />
Ora godiamoci questi ultime settimane di pancione, accarezziamolo, facciamogli sentire che qui fuori c'è qualcuno pronto ad accoglierlo a braccia aperte, prepariamo il suo corredino e iniziamo a pensare al nome che gli daremo.<br />
Vedrai che anche questa sarà una bellissima avventura.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjy2qg5Uik85OSgqlunkoCCnX0CHN2VIm4Kg5uH1JfjQUBw8rhYspnl9MfIJxMRHjCl6nlo9o8WBN9CdS3ofRRvAg2GybneKrcxCBbRvbs4tYng9qkeqQ9fmN100ACYQbkPKPpnAQ5NQiI/s1600/fratellino+in+arrivo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjy2qg5Uik85OSgqlunkoCCnX0CHN2VIm4Kg5uH1JfjQUBw8rhYspnl9MfIJxMRHjCl6nlo9o8WBN9CdS3ofRRvAg2GybneKrcxCBbRvbs4tYng9qkeqQ9fmN100ACYQbkPKPpnAQ5NQiI/s320/fratellino+in+arrivo.jpg" width="320" /></a></div>
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<br />Scheggia Impazzitahttp://www.blogger.com/profile/08860491317540634762noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8129763440754743873.post-58127025986494069012018-10-26T22:04:00.000+02:002018-10-26T22:16:08.776+02:00nuove viteCara Giorgia,<br />
<div style="text-align: justify;">
ora ci fermiamo sul serio per un bel po', ne abbiamo bisogno.</div>
<div style="text-align: justify;">
Abbiamo finito gli eventi in bellezza con un bellissimo incontro che parlava di malattie, doni e vita.</div>
<div style="text-align: justify;">
Lo scrittore <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Francesco_Abate" target="_blank">Francesco Abate</a> e l'attore <a href="http://www.tuttestorie.it/ospiti-festival/giacomo-casti/" target="_blank">Giacomo Casti</a> ci hanno regalato una serata ricca di emozioni presentandoci il libro <a href="https://www.einaudi.it/catalogo-libri/narrativa-italiana/narrativa-italiana-contemporanea/torpedone-trapiantati-francesco-abate-9788806238261/" target="_blank">"Torpedone trapiantati</a>".<br />
Non è stata la solita presentazione dove qualcuno intervista l'autore, tutt'altro. Francesco che raccontava e Giacomo leggeva, il tutto con un feeling strepitoso da togliere il fiato. La storia di Francesco, di altri trapiantati, di Cinzia e della sua famiglia. Storie che s'intrecciano e creano altre storie, altre vite.<br />
Abbiamo riso tanto, ma alla fine anche pianto.<br />
Si parla di <a href="https://www.aido.it/" target="_blank">donazione degli organi</a>. <br />
Forse nessuno di noi pensa a fare questa scelta ma credo che sarebbe un dono non indifferente per chi purtroppo si trova a dover dipendere da un eventuale donatore. Affrontare la perdita di una persona cara non è mai facile ma sapere che questa persona può salvare altre vite potrebbe dare un senso a tutta la sofferenza che si prova quando qualcuno viene a mancare. <br />
La storia di Francesco e Cinzia ha una potenza immensa che dovrebbe farci pensare. <br />
Lo so piccolina che l'argomento non è ne leggero ne bello da sentire e che sarebbe meglio pensare ad altro, ma in questo caso basterebbe essere generosi e apporre una <a href="http://www.trapianti.salute.gov.it/cnt/cntDettaglioMenu.jsp?id=5" target="_blank">firma in Comune</a>, sperando certo che quella firma serva il più tardi possibile o che non serva proprio perché ciò significa che avremo vissuto a lungo e che saremo invecchiati. Ma nella vita non si sa mai. <br />
Ho ascoltato questa storia per la seconda volta con lo stesso spirito, con la stessa sete di sapere della prima sapendo che sarei stata arricchita di nuovi colori e nuove emozioni. E così è stato. Abbiamo conosciuto un nuovo mondo formato da nuove vite nate in sala operatoria anziché in sala parto.</div>
<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQAN2GT2zYMNyjP8vDgYZZOQ9-aNqBjYangO5pAsI0qUL4DWZ8kSFT-Ay6vbvIPflzPo4vGIv2Z7PBI_gGDL3N5X2hwgGlUqdWdx4yL_92nYeB9xRbfSYLXDALs3iJVe4A-Oo6iQSfTLk/s1600/nuove+vite.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="480" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQAN2GT2zYMNyjP8vDgYZZOQ9-aNqBjYangO5pAsI0qUL4DWZ8kSFT-Ay6vbvIPflzPo4vGIv2Z7PBI_gGDL3N5X2hwgGlUqdWdx4yL_92nYeB9xRbfSYLXDALs3iJVe4A-Oo6iQSfTLk/s320/nuove+vite.jpg" width="320" /></a></div>
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<br />Scheggia Impazzitahttp://www.blogger.com/profile/08860491317540634762noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8129763440754743873.post-29725035865792086592018-09-30T22:32:00.000+02:002018-09-30T23:00:45.471+02:00#LiberArteCiCara Giorgia,<br />
un'altra avventura è finita e non posso che trarne dei benefici sia emozionali che materiali. Un'avventura alla quale mentalmente ci pensavo già da mesi e che poi è diventata un progetto.<br />
É bastata un'idea e la persona giusta a cui proporla per poi poter sviluppare tutto ciò che è nato per <a href="https://sardegnainblog.it/13817/autunno-in-barbagia-orani/" target="_blank">Cortes Apertas a Orani </a>nella #Corte22.<br />
Io e <a href="https://www.facebook.com/Mari.Iavlas" target="_blank">Mariaitria</a> (in arte <a href="https://www.facebook.com/Riciclarts/" target="_blank">M'Arts</a>) che mettiamo insieme le nostre passioni artistiche con un filo conduttore: la libertà.<br />
C'incontriamo, ci ritroviamo in diverse idee, punti di vista ed espressioni. Decidiamo di aprire questa corte insieme, per comunicare ciò che abbiamo dentro in diversi modi, con diverse tecniche materiali e virtuali. Dal legno al web, dai quadri al teatro.<br />
Espressioni artistiche che nascono dalla mente e dal cuore.<br />
E’ così che nasce #LiberArteCi: un cocktail di pensieri e colori, un viaggio verso la libertà di ogni essere umano.<br />
<br />
"Le vittime della guerra sono tutte uguali.<br />
Sono esseri umani, senza strisce, senza stelle, senza stemmi.<br />
Esseri umani."<br />
www.millimetroemezzo.blogspot.com<br />
(Uno degli slogan delle nostre magliette)<br />
<br />
Lavoriamo per settimane con una bellissima tempistica che ci affatica ma non più di tanto, diamo sfogo alla nostra creatività e creiamo ciò che volevamo: riflessioni ed emozioni.<br />
E alla fine del weekend, anche se la stanchezza è tanta, la soddisfazione e la felicità ci ripagano di tutto.<br />
<br />
E tu sei lì che ci segui e ci aiuti, che continui a parlare della Corte come fosse una cosa che dura per sempre ma ahimè è già tutto finito.<br />
Ci siamo buttate in quest'avventura per metterci in gioco e per comunicare diversi messaggi. L'obiettivo è stato raggiunto, ora facciamo tesoro di tutto e andiamo avanti con un nuovo bagaglio artistico ed emozionale.<br />
E come per ogni cosa ci restano i ricordi, dei bellissimi ricordi.<br />
E tu come ricordo hai voluto questa t-shirt.<br />
Indossala con amore, porta ovunque questo messaggio e non dimenticarti mai che siamo tutti esseri umani, nessuno escluso.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVuPqUsp6xdOac7YkZvoJ6RBWWFNnfGt2xNH5tMyEp6cvg2T_nWauLPp9tEcxUtIs4tVIzgpK517sa322kkUUDgLHthJgYZ-jejTAUzD5th_p_e4GkpPIO61v3wcJxe7S_ajb_x9GUvC4/s1600/20180929_133149.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVuPqUsp6xdOac7YkZvoJ6RBWWFNnfGt2xNH5tMyEp6cvg2T_nWauLPp9tEcxUtIs4tVIzgpK517sa322kkUUDgLHthJgYZ-jejTAUzD5th_p_e4GkpPIO61v3wcJxe7S_ajb_x9GUvC4/s320/20180929_133149.jpg" width="240" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://sardegnainblog.it/12591/autunno-in-barbagia-calendario/" target="_blank">#</a><a href="https://sardegnainblog.it/12591/autunno-in-barbagia-calendario/" target="_blank">autunnoinbarbagia18</a></div>
Scheggia Impazzitahttp://www.blogger.com/profile/08860491317540634762noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8129763440754743873.post-45078246437519759302018-08-31T11:35:00.001+02:002018-08-31T11:35:16.522+02:00new look<div style="text-align: justify;">
Cara Giorgia,</div>
<div style="text-align: justify;">
come sempre l'estate ci mette un bel po' ad arrivare e poi vola in un lampo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Lo so, non è ancora finita, ma è come se la fine delle vacanze fosse in qualche modo la fine della stagione. No, non è così. Qui in Sardegna si è in vacanza abbastanza a lungo per godere di tutte le bellezze che la nostra terra ci offre. Basta un sabato, una domenica, una borsa frigo, uno zaino, qualche km di pazienza e il gioco è fatto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ma nel frattempo iniziamo a pensare all'autunno, al lavoro, alle nuove idee che si trasformeranno in progetti. Siamo carichi e usiamo questa energia per creare qualcosa di nuovo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Adoro questo periodo di transizione dove qualcosa cambia e in qualche modo creiamo un new look per le nostre vite.</div>
<div style="text-align: justify;">
Riprendiamo i ritmi della vita quotidiana, superiamo il trauma da ritorno e ci buttiamo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Buttarsi è sempre un grande salto e non sappiamo mai dove atterreremo. Finora di salti ne abbiamo fatti parecchi, siamo atterrati in terreni buoni e meno fertili, con più o meno fatica. Ma l'atterraggio ci ha portato sempre qualcosa di positivo. </div>
<div style="text-align: justify;">
Continuiamo a saltare, prendendo spunto da te che non stai ferma un attimo. Oppure sei tu che prendi spunto da noi, non saprei. Probabilmente è tutto relazionale, come nei rapporti umani.<br />Approfittiamo di questa grinta che a volte sparisce per fare spazio alla nuvoletta che ci fa vedere tutto molto più grigio e più difficile. Ohi che fatica gestirla e tenerla a distanza, non darle importanza e aspettare che passi. Ma alla fine se ne va sempre, bisogna solo aver pazienza e non prendere decisioni importanti quando si è sotto la sua ombra.<br />
<br />
Ultimo giorno di agosto.<br />
Spezziamo la mattina con un caffè da un'amica e riprendiamo il nostro lavoro.<br />
Ci prepariamo per un nuovo evento: <a href="https://www.facebook.com/events/305558806691662/" target="_blank">Cabudanne de sos poetas</a>.<br />E pensare che fino a poco tempo fa io e la poesia eravamo due mondi lontani.<br />
E pensare che per me il mondo della poesia era qualcosa di misterioso e strano, molto molto strano.<br />E ora in qualche modo ci sono dentro, così, da un giorno all'altro, in modo inaspettato e sorprendente.<br />
Mi preparo per stasera, per lo <a href="https://www.facebook.com/events/1631093373664071/" target="_blank">Slam di Cabudanne</a>.<br />Un po' agitata, tesa, come per tutte le cose nuove che faccio. Ma anche entusiasta e felice di questa nuova avventura.<br />Mi butto, mi butto di brutto.<br /><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6Cr_DO-HWAgIL7QuU-Ojmf6IrK-RvuAO0PA9u3CRW1xNynZnrN-8kbvnww-FvYCyTPi_FlKWV7pGQL8JbPGJlGZtbJQsdqeQ-gZYq8rNIeGWn5OinvSrMVrHNWWOpqxn9DS-dE5OmatY/s1600/new+look.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1080" data-original-width="1080" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6Cr_DO-HWAgIL7QuU-Ojmf6IrK-RvuAO0PA9u3CRW1xNynZnrN-8kbvnww-FvYCyTPi_FlKWV7pGQL8JbPGJlGZtbJQsdqeQ-gZYq8rNIeGWn5OinvSrMVrHNWWOpqxn9DS-dE5OmatY/s320/new+look.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
(Foto di Zia Giada Rosa)</div>
</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Scheggia Impazzitahttp://www.blogger.com/profile/08860491317540634762noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8129763440754743873.post-74800187329592356112018-07-02T20:41:00.000+02:002018-07-03T07:43:29.826+02:00felicità artisticaCara Giorgia,<br />
<div style="text-align: justify;">
ti scrivo dopo due mesi molto faticosi e intensi tra lavoro, piccoli malesseri, eventi e ménage quotidiano da gestire con mille incastri e mille salti mortali. Sono state settimane molto dure in cui l'obiettivo era quello di godermi tutte le cose belle, farmi forza e aspettare luglio che alla fine è arrivato a farmi riposare e rilassare dopo una splendida chiusura di stagione artistica pre estiva.<br />
Chiudo questo capitolo in bellezza, con diversi mini reading all'interno del <a href="https://www.isoladellestorie.it/" target="_blank">Festival Letterario "L'isola delle storie"</a> a Gavoi. Leggo compare Ghandi, Nelson Mandela e Martin Luther King. Letture sulla Disobbedienza civile e sulla libertà, parola che io adoro sempre di più. Leggo da un balcone fiorito e da diversi palchi davanti ad uno splendido pubblico di lettori. Leggo con parecchia emozione e adrenalina cercando di tenere ferma la mano che sfoglia le pagine dei libri da me scelti. Per fortuna dietro le quinte ci sono diverse persone che alla fine mi sembra di conoscere da sempre e che in qualche modo smorzano tutta la tensione che ho dentro e fuori. </div>
<div style="text-align: justify;">
Eh Vale ma tu sei abituata a stare davanti al pubblico.</div>
<div style="text-align: justify;">
Parole che mi ripetono sempre e alle quali rispondo sempre allo stesso modo.<br />
Non ci si abitua mai al palcoscenico, ogni volta l'emozione è diversa, più o meno intensa in base alla tipologia dell'evento. Nel momento in cui non ci sarà più questa magica adrenalina vorrà dire che mancherà qualcosa di molto importante. </div>
<div style="text-align: justify;">
Sapevo che stavolta sarebbe stato più difficile ed emozionante del solito, ma c'era qualcuno con me che mi faceva forza e m'infondeva coraggio.<br />
Talvolta questi due elementi servono anche per affrontare le cose belle, quelle che poi ti fanno stare bene per giorni e giorni, quelle che ti regalano grandi soddisfazioni ed una bellissima sensazione di felicità. Al #GavoiFest è successo questo, e io lo avevo previsto. Ci si ritrova immersi in una splendida atmosfera dove si respira cultura a 360°, dove ci si saluta e si chiacchiera anche se non ci si conosce, dove i sorrisi sono all'ordine del giorno solo perché si condivide l'amore per la lettura e per le cose belle che l'arte può regalarci. Un clima di festa che dura 4 giorni e che ti fa entrare in una dimensione ricca di positività e cose nuove da scoprire. Mi lascia sempre una bellissima sensazione e la voglia di tornare anche l'indomani. E' successo anche stavolta, sono tornata da spettatrice, con te.</div>
<div style="text-align: justify;">
Certo che non puoi capire tutto quello che viene detto e raccontato nei vari incontri, ma intanto respiri aria di cultura che fa sempre bene. <br />
Torniamo a casa stremate, ma felici e arricchite di ciò che ci ha dato questa nuova esperienza. E questa è la stanchezza che preferisco, quella data dal condividere una parte del mio mondo con te e quella data dalla felicità artistica.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYmhTDdFIpVl1o9yRU3trzyZaK0g7fRpTpZWHK-EuOGbfMn-IcalBoMXr017HMgsn2LA89ACShTRx8rmSUb9gH3JxmbcuYHj3uzC9mmxUIr8uZCOI_6lkRHIUUffQbOh4VtSFjiGM4Ru4/s1600/felicit%25C3%25A0+artistica.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="480" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYmhTDdFIpVl1o9yRU3trzyZaK0g7fRpTpZWHK-EuOGbfMn-IcalBoMXr017HMgsn2LA89ACShTRx8rmSUb9gH3JxmbcuYHj3uzC9mmxUIr8uZCOI_6lkRHIUUffQbOh4VtSFjiGM4Ru4/s320/felicit%25C3%25A0+artistica.jpg" width="256" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
(Foto di Enrico Lai - Gavoi)</div>
<br />Scheggia Impazzitahttp://www.blogger.com/profile/08860491317540634762noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8129763440754743873.post-53760270066143312522018-05-07T10:56:00.001+02:002018-05-07T22:27:01.973+02:00solo quando provi a spiccare il voloCara Giorgia,<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
oggi proprio non ho nessuna voglia di lavorare e stavolta mi ascolto e mollo tutto, senza pensarci due volte che non si sa mai che cambi idea. Mi dedico ad altre cose che sono pur sempre da fare e che m'ispirano di più. Il blog per esempio, che ho trascurato per diverse settimane per mancanza di tempo e forse anche di ispirazione.</div>
<div style="text-align: justify;">
Sono state settimane dedicate inaspettatamente ad un'attività che non ho mai amato, o meglio non ho mai conosciuto da vicino: la poesia.</div>
<div style="text-align: justify;">
Mi ritrovo in una strana follia senza nemmeno rendermene conto, e piano piano ci prendo pure gusto.</div>
Partecipo al primo <a href="https://www.facebook.com/events/1762669630706695/" target="_blank">Poetry Slam</a> e poi di seguito ad un altro, e un altro ancora.<br />
Vale devi venire anche stavolta, ci sono le finali del nuorese.<br />
Non ce la posso fare.<br />
E mentre pronuncio questa frase sto già pensando alla poesia da scrivere.<br />
<div style="text-align: justify;">
E non so come mi ritrovo in finale a <a href="https://www.facebook.com/ospitalitagavoi/" target="_blank">Gavoi</a> e scrivere poesie diventa praticamente un impegno fisso che non mi aspettavo davvero. Trovo l'ispirazione per caso, non cerco i temi ma sono loro che trovano me.</div>
<br />
<br />
Rallenta<br />
<br />
Forti, potenti, robuste, energiche.<br />
Tante cose, impegni, mestieri, appuntamenti.<br />
Figli, casa, lavoro, panni sporchi, piatti da lavare, giochi da sistemare, camicie da smacchiare, mail da inviare, post da scrivere e inventare.<br />
Spesa, detersivi, verdure, frutta, carne, pesce. <br />
Tram tram quotidiano, solito, identico, schiacciante.<br />
Forti, potenti, robuste, energiche.<br />
Fermati. Si, ora mi fermo. Ma prima devo andare, tornare, caricare, fare, scaricare, portare, accompagnare, consolare, asciugare, ricordare, accendere, mettere, aggiungere, spegnere.<br />
Ora mi fermo. Stremata, distrutta, divelta, demolita, svigorita, annullata.<br />
Devi fermarti prima.<br />
Si dai, la prossima volta mi fermo prima.<br />
Dopo aver fatto, disfatto, assemblato, sistemato, eseguito, creato, lavorato.<br />
No, prima, prima, prima.<br />
Non posso.<br />
Si che puoi.<br />
Forse non voglio.<br />
Si che vuoi.<br />
Sveglia all’alba, colazione in silenzio. Bambini assonnati, affamati, da lavare, spogliare e vestire.<br />
Rallenta, rallenta, rallenta.<br />
Pietanze da organizzare, preparare, cucinare.<br />
Vieni per un caffè. Non posso, devo fare, disfare, disporre, stabilire, pianificare.<br />
Rallenta, rallenta, rallenta.<br />
Febbre alta, vomiti, dolori addominali.<br />
Non posso stare a letto, devo allestire, preparare, programmare, fare e disfare.<br />
Rallenta, rallenta, rallenta.<br />
Testa pesante, pensieri violenti, slegati, negativi, prepotenti, duri, confusi. <br />
Idee malsane, nocive, dannose. <br />
Memoria affollata, piena, stipata, zeppa. Neuroni bruciati, sconfitti, sfiniti.<br />
Rallenta.<br />
Perché sei così pallida?<br />
Hai una faccia stanca.<br />
Non ti reggi in piedi.<br />
Dovresti, potresti, fermati o sarà troppo tardi.<br />
Non ho tempo per fermarmi, tutto dipende da me.<br />
Indispensabili, insostituibili, necessarie.<br />
Rallenta.<br />
Forti, potenti, robuste, energiche.<br />
Si, ma non immortali.<br />
Non posso cadere.<br />
Si che puoi.<br />
Non voglio cadere.<br />
Ma puoi.<br />
<br />
Stonf. <br />
<div>
<br /></div>
<div>
<br /></div>
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<div style="text-align: justify;">
E grazie a questa poesia ed altre ancora incontro persone favolose, vivo una bellissima avventura, conosco un mondo per me nuovo molto colorato e variopinto, rido, sorrido, mi commuovo, salto, mi meraviglio, sogno.</div>
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E come sempre penso che qualsiasi cosa non si conosca non si possa mettere da parte a prescindere, ma solo dopo averla conosciuta e vissuta.</div>
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Amplio il mio bagaglio artistico e umano, inserisco un nuovo reparto e lo riempio con tutto ciò che mi ha dato questo bellissimo viaggio, felice di averlo vissuto.</div>
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Cerca sempre nuovi orizzonti piccolina, non smettere mai di stupirti e vola sempre più lontano, anche quando pensi di non avere le ali perché queste talvolta escono fuori solo quando provi a spiccare il volo.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGjmYd_TVhwMwK_B1ZYR3_m7GZljrS-uoKeryExsyedXcnvDlqxbjUBOCfTggI7mcXeEUdYl0_1RddgmXZgbWThgbWLqWtY1f7Fi14gPpTR_5f6QwYbFzTwP1ziNhGYApw2__IECdMzP8/s1600/solo+quando+provi+a+spiccare+il+volo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1010" data-original-width="1070" height="302" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGjmYd_TVhwMwK_B1ZYR3_m7GZljrS-uoKeryExsyedXcnvDlqxbjUBOCfTggI7mcXeEUdYl0_1RddgmXZgbWThgbWLqWtY1f7Fi14gPpTR_5f6QwYbFzTwP1ziNhGYApw2__IECdMzP8/s320/solo+quando+provi+a+spiccare+il+volo.jpg" width="320" /></a></div>
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(Foto di Ivan Urru, componente del Fan Club)</div>
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Scheggia Impazzitahttp://www.blogger.com/profile/08860491317540634762noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8129763440754743873.post-63251399233505289202018-03-28T14:22:00.000+02:002018-03-28T20:09:29.545+02:00anche se a volte è buio io vedo lontanoCara Giorgia,<br />
si avvicinano nuove feste, nuovi pranzi in famiglia e nuove vacanze.<br />
Non amo tanto queste ricorrenze, non so perché. L'unica cosa bella è che di solito ci si riunisce in famiglia e si trascorre un po' di tempo insieme, per il resto non adoro le aspettative cerimoniali.<br />
Ma blocchiamo il panico, se così si può definire. Manca ancora qualche giorno di vita quotidiana, di lavoro, di routine. Continuo ad occuparmi dei miei progetti cercando di inventare sempre cose nuove, di ampliare le idee da presentare per realizzare ciò in cui credo. Sono giorni faticosi in cui le ore volano inesorabili e mi ritrovo a dover spegnere il pc senza aver ancora finito il lavoro che mi ero preposta. <br />
Continuo domani, ora ci sei tu.<br />
Continuo domani, ora devo occuparmi di.<br />
Continuo domani, c'è qualcuno che.<br />
Continuo domani, loro hanno bisogno di.<br />
Ed è un continuo smettere per altre cose e riprendere l'indomani mattina quando mi ritrovo da sola, davanti al fuocherello e forse ad un buon caffè, e forse un bel panino, e forse un buon dolcetto. Tolgo tutti i forse, per lavorare si ha bisogno di carburante.<br />
E finalmente finisco in tempo per poi potermi dedicare a te durante le vacanze.<br />
Finisco i <a href="https://www.youtube.com/watch?v=4iuqrkn9xi4&list=PL1_R5wFbtkZnlq2O9DUlP2cTl-V3OHU5g" target="_blank">trailer</a> dello spettacolo, inizio a pubblicarli e a condividerli. E' tutto un gioco di comunicazione, condivisione, passaparola. Un gioco in cui ci sono diverse carte che ho deciso di giocare una per una.<br />
Mi raccontano di <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Grazia_Deledda" target="_blank">Grazia Deledda</a>, unica donna italiana ad aver vinto il Premio Nobel per la letteratura. Nata nella città di tuo padre, a Nuoro, nel 1871. Ha lottato contro tutto e contro tutti, ha scritto a diversi letterati, giornalisti ed editori credendo in ciò che faceva, sicura del fatto che i suoi scritti avevano un grande valore. E' riuscita nel suo intento di far conoscere i suoi manoscritti, con passione e determinazione diventando così una scrittrice famosa. Avrei voluto conoscerla, davvero.<br />
La stimo da lontano perché a quell'epoca, per una donna nata nel cuore della Sardegna non era per niente una passeggiata anche solo provare a diventare una scrittrice. Lei ce l'ha fatta, alla grande.<br />
La stimo e la prendo come esempio per arrivare al mio traguardo.<br />
Un traguardo che non segna una fine, ma uno dei tanti inizi a cui posso aspirare.<br />
Io aspiro in alto, senza vergogna.<br />
Io aspiro in alto perché credo in me.<br />
Io aspiro in alto perché anche se a volte è buio io vedo lontano.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRWCRyLWfyEj87iyJSnCGBasqGUKGZYgJmXUIDt9QhRoUjCPqt6Rhshn39S-_FhRK-UHsG9_7dHFBsWrcv4GDFxTTVSw924N6UZJ4noQLSlfEttsnp4CmGsaKpOZ1XjyF-wWo2_eQQO5E/s1600/anche+se+a+volte+%25C3%25A8+buio+io+vedo+lontano.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="427" data-original-width="640" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRWCRyLWfyEj87iyJSnCGBasqGUKGZYgJmXUIDt9QhRoUjCPqt6Rhshn39S-_FhRK-UHsG9_7dHFBsWrcv4GDFxTTVSw924N6UZJ4noQLSlfEttsnp4CmGsaKpOZ1XjyF-wWo2_eQQO5E/s320/anche+se+a+volte+%25C3%25A8+buio+io+vedo+lontano.JPG" width="320" /></a></div>
<br />Scheggia Impazzitahttp://www.blogger.com/profile/08860491317540634762noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8129763440754743873.post-52438721305696300652018-03-02T16:39:00.000+01:002018-08-29T18:07:49.416+02:00quello sano, quello puro<div style="text-align: justify;">
Cara Giorgia,</div>
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mi spiace riprendere ogni tanto questo argomento ma è necessario, purtroppo.</div>
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Se ne parla sempre di più, ma molto spesso usando parole sbagliate e fomentando forse le azioni violente degli uomini contro le donne.</div>
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E ci si chiede perché un uomo arrivi a fare certe cose alla sua compagna.</div>
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E ci si chiede perché un uomo arrivi a fare certe cose ai suoi figli.</div>
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Non lo so, non riesco ad immedesimarmi, stavolta non ci riesco davvero.</div>
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So solo che se una donna è vittima di violenza non ha nessuna dannata colpa.</div>
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So che se una donna rimane col suo compagno che la maltratta, la picchia e la distrugge psicologicamente non è perché a lei va bene così ma perché è veramente difficile prenderne consapevolezza, uscirne e non aver paura.</div>
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So che se una donna sopporta una serie di violenze da parte del compagno anche in presenza dei figli è perché talvolta si sente sola e non sa come uscire da questo tunnel apparentemente senza via di fuga.</div>
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So che se se una donna vuole mettere la parola fine ad una relazione che la fa stare male deve poterlo fare senza aver paura di essere uccisa.</div>
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So che la paura talvolta ci blocca ma a volte ci da la spinta giusta per cambiare qualcosa. Ma quella spinta non basta, bisogna avere qualcuno dalla nostra parte che ci <a href="https://www.1522.eu/" target="_blank">protegga</a>, che ci stia accanto, che ci sorregga, che ci faccia capire che non abbiamo nessuna colpa da espiare.</div>
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E quando ci parlano di amore malato ricordiamoci che l'amore non uccide ma dona la vita, che amare significa volere il bene dell'altro e non farlo soffrire o morire.</div>
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L'amore malato non esiste, se è malato non è amore.</div>
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Ma noi cosa possiamo fare?</div>
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E' una bella domanda. Potremo iniziare con l'educare i nostri figli alla parità di genere, al rispetto, alla libertà. E il tutto con amore e pazienza, gentilezza e comprensione anziché con ricatti, violenza, punizioni e minacce. Potremo iniziare col volerci bene e l'ascoltarci in modo che loro ci imitino. Potremo iniziare con tante cose seppur difficili soprattutto per noi educati con quella che io chiamo la <a href="https://www.facebook.com/permalink.php?id=485879464768971&story_fbid=790768117613436" target="_blank">"pedagogia del terrore"</a>.</div>
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L'obiettivo dell'educazione non è l'obbedienza, ma percorrere insieme il cammino della vita guidando i nostri figli e talvolta facendoci guidare da loro. In questo cammino può esserci uno scambio reciproco, dobbiamo solo trovare la strada giusta, con amore, quello sano, quello puro.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitBrRllcRGKYoAbBiae7QXoKhX-g-cwVyT20EjN8xLeXkQmprT5izUfYZbsXXlfkjAeFXQyZ5X8TK41SqST9A94-exC2EdMfvybBwfuuRl9SQLM2oLXdLy0uF83BD0YKU8haq5x7b0NOA/s1600/quello+sano%252C+quello+puro.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="427" data-original-width="640" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitBrRllcRGKYoAbBiae7QXoKhX-g-cwVyT20EjN8xLeXkQmprT5izUfYZbsXXlfkjAeFXQyZ5X8TK41SqST9A94-exC2EdMfvybBwfuuRl9SQLM2oLXdLy0uF83BD0YKU8haq5x7b0NOA/s320/quello+sano%252C+quello+puro.jpg" width="320" /></a></div>
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Milano - <a href="http://27esimaora.corriere.it/articolo/contro-la-violenza-sulle-donneun-muro-di-bambole-griffate/" target="_blank">il muro delle bambole</a></div>
(Foto di Madrina Annalisa)<br />
<br />Scheggia Impazzitahttp://www.blogger.com/profile/08860491317540634762noreply@blogger.com